Capitolo 9

3.5K 120 4
                                    

Mi svegliai grazie a qualcuno che mi teneva la mano molto stretta.
"Che è successo?" Mi chiese Wrath.
"Niente, solo un brutto sogno." Lasciai andare la mano di Wrath, credendo che Fabian potesse entrare da un momento all'altro. Wrath mi guardò incuriosito.
"Stai meglio?" Mi chiese preoccupato.
"Si tranquillo, ieri devo aver mangiato qualcosa che mi ha fatto stare male." O magari ho ascoltato delle parole che mi hanno fatta stare male, disse la vocina dentro di me.
"Mio padre rimarrà per un po' di giorni, vuole indagare su questo stronzetto di Huston."Ehy piano con le parole, stai parlando di mio padre.
"Sono contenta che avete trovato il colpevole, cosa gli faresti se lo invontrassi?" Chiesi innocentemente.
"Beh, per prima cosa ucciderei sua moglie proprio davanti ai suoi occhi, poi lo lascierei andare e ucciderei tutti coloro che lui ama." Disse guardandosi le unghie come se stesse parlando di capelli o di abiti.
"E cosa faresti ai suoi figli?" Dissi con un po' di timore.
"Perchè lo conosci?"
"Mai visto o sentito prima in tutta la mia vita." Mentii, conoscevo fin troppo bene quell'uomo.
"Se ha dei figli li uccido, uccido anche i nipotini e le mogli dei figli, se ha delle figlie le stupro." Disse con con voce indifferente.
"Ma avete scoperto che ruolo ha lui in tutto questo? Che cosa ha fatto di preciso?" La mia curiosità stava aumentando, stavo parlando senza neanche accorgermene.
"Si dice che abbia ordinato lui la morte di nostra madre, non so perchè." Disse.

Mi allontanai cautamente da lui, come se non dovessi far rumore.
"Dove vai?" Disse osservandomi.
"A farmi una doccia perchè?" Dissi prendendo i vestiti dall'armadio.
"Sei sempre dietro a farti delle doccie, non credi di farne un po' troppe?" Chiese lui ridendo.
"Scusami se ci tengo alla pulizia, a differnza tua." Dissi, lui alzò gli occhi al cielo.

Mi prese per mano e mi portò in un posto dietro la casa che fino a quel momento non avevo nemmeno notato. C'era una piccola casetta in vetro, e dentro di essa vi era una piscina, con scivolo, cascata e luci led che la illuminavano. In quell'istante volevo trovarmi lì con Fabian e non con Wrath. Lui mi sorrise dolcemente, sembrava un'altra persona, ma poco dopo tornò il solito bastardo di sempre. Si tolse la maglietta e mi spinse in acqua. La camicia bianca che indossavo cominciò ad aderire al mio corpo diventando semitrasparente.
"Uhuh che bella vista." Disse Wrath avvicinandosi a me.
"Vaffanculo." Dissi spingendolo lontano.

In un attimo tornò da me e mi spinse contro il bordo della piscina, mi stava abbracciando da dietro e sentivo che stava chercando di tirare su la maglietta.
"Che stai facendo?!" Chiesi nervosa.
"Sono un principe e ti ordino di spogliarti." Disse sicuro di sè.
"Cosa?" Dissi ridendo.
"Spogliati, non puoi rifiutare un ordine dal principe." Disse quasi arrabbiato.
"Tu stai male." Diventai rossa e mi misi a ridere.
"Passerai dei grossi guai se non fai ciò che ti dico." Disse arrabbiato.
"Cosa potrebbe esserci di peggio che stare qui con te?" Dissi arrabbiata.

Lui mi prese di forza e mi tolse la maglietta, stava cercando i miei pantaloni per togliere anche quelli. Vidi Anna la cameriera dirigersi verso la piscina con degli asciugamani in mano.
"Anna! Aiuto!" Urlai. Ma lei non si degnò neanche di girarsi per guardarmi.
"Lei non può fare niente, è solo una stupida serva." Disse Wrath cominciando a baciarmi il collo, sentivo di nuovo quei brividi, quel senso di colpa, la rabba, l'eccitazione e un altro sentimento a me sconosciuto scorrermi nelle vene, nel corpo e nel cuore.

Wrath cominciò ad accarezzarmi il corpo con cautela, quasi fossi un oggetto di vetro che si potrebbe rompere a momenti. Mi maneggiava con cura, mi toccava con cura. D'un tratto sentì la porta di vetro aprirsi e vidi Fabian entrare. Mi prese per un braccio e mi tirò via dalle braccia di Wrath, aveva visto tutto, era rosso dalla rabbia e i suoi occhi diventarono vuoti.

Guardò Wrath e disse: "con te ci faccio i conti dopo."

mi trascinò in camera mia e si chiuse dentro con me, stava tremando dalla rabbia.
"Che diavolo ci facevi in piscina mezza nuda con Wrath?!" Disse furioso.
"Mi ha costretta, ho provato a respingerlo in tuti i modi, ma lui è molto più forte di me. Mi ha anhe costretta usando il suo titolo da principe." Dissi.

Mi guardò, i suoi occhi diventarono due fessure, si girò e uscì dalla stanza chiudendomi dentro. Rimasi sbalordita, quando si arrabbiava si arrabbiava veramente, era incontrollabile. Pensai a Wrath e a cosa Fabian gli avrebbe detto. Ma scacciai subito il pensiero pensando che qualsiasi romandina Fabian gli avrebbe fatto non sarebbe bastata, appena lo avrei rivisto gli avrei tirato una sberla con contorno di insulti. Tirai un pugno al muro pentendomi subito perchè mi ero fatta male. Mi misi il pigiama e andai a dormire incazzata.

Rapita dalla mia vita.Where stories live. Discover now