-Capitolo 16-

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T/N pov
Presi un respiro profondo, e misi gli avambracci davanti al viso, con una gamba più avanti all'altra.

Rivaille si scaglió contro di me, ma io lo evitai, e gli misi un braccio intorno alla gola, buttandolo a terra.

(la mossa di Annie in pratica)

Lui diede due colpetti a terra, segno che si era arreso.

Lo lasciai andare e mi pulì le mani, tirando un respiro di sollievo.

<<Quindi, riguardo al nostro patto...>> dissi convinta di averla vinta.

<<Sarai una cameriera e se non ti va bene non me ne frega >> disse rimettendosi la maglia.

Appena uscito dalla cella fu abbracciato dalla ragazza.

<<Stammi lontano>> disse spingendola via.

Scoppiai a ridere vedendo quella scena, e la bionda mi guardó male.

<<Lo sai chi sono io?! >> mi chiese afferrandomi per un polso.

<<No? >> chiesi sorridendo.

<<Io sono la principessa d'Inghilterra Ichigo Yagami! >> mi urló.

<<Buono a sapersi, ora se non ti dispiace me ne vado>> dissi andandomene lasciandola lì impalata.

Mentre mi allontanavo una ragazza dai capelli castani raccolti in una cosa di cavallo mi fermó un attimo.

<<WOOOOOO!!! HAI BATTUTOO RIVAILLE! >> urló lei con gli occhi che le si illuminavano.

<<Sì>> risposi semplicemente io.

<<come ti chiami? >> mi chiese mettendomi una mano sulla spalla.

<<Hange lo sai come mi chiamo >> risposi io.

<<Cosa intendi? >> mi chiese confusa.

Afferrai per il colletto il mio interlocutore.

<<Non so chi tu sia ma non prenderti il privilegio di toccarmi >> le dissi per poi spingerla via, facendola rimanere di stucco, ma ben presto capì.

Queste erano le prime parole che ci eravamo scambiate, e lei lo aveva notato.

<<T-T/N? >> chiese lei alzandosi e mettendosi le mani davanti alla bocca.

<<La sola e unica >> dissi facendole il pollice in su.

Lei scoppiò a piangere e mi abbracció.

<<non ci credo, non ci posso credere, sei tu davvero >> disse.

<<Rivaille sembrava così vuoto senza di te. Non sai quando sono contenta>> disse staccandosi da me asciugandosi le lacrime.

<<Hange, comunque preferirei che non ne facessi parola con Rivaille >> dissi seria.

<<Non preoccuparti, sono sicura che troverai il momento giusto >> rispose sorridendomi gentilmente.

<<Comunque puoi darmi quella specie di... Completino? >> le dissi indicando quello che stava indossando.

Lei si soffermó a pensare un attimo, e poi mi tiró per un polso.

Arrivammo in una stanza abbastanza grande, con vestiti di tutti i tipi.

Lei mi porse quello giusto e lo indossai.

Era una maglia nera con dei ricambi bianchi, una donna che arrivava alla coscia, con delle calze abbastanza lunghe e bianche, e infine delle scarpette nere.

<<Non mi sarei mai aspettata di vederti vestita così, stai molto bene se devo essere sincera >> mi disse esultando contenta.

<<Comunque quando sarà il matrimonio? >> chiesi curiosa.

<<Tra tre mesi circa, e credo che quella ragazza sarà la rovina di Rivaille >> disse sospirando.

<<Concordo, è davvero insopportabile >> dissi disgustata.

<<Forse è meglio non stare a spettegolare, è l'ora di pranzo>> disse uscendo dalla stanza, venendo ovviamente seguita da me.

<<Cosa dobbiamo fare? >> chiesi dopo all'incirca un minuto di silenzio.

<<Niente, solo guardare >> disse semplicemente lei mettendosi composta, e io non potevo fare altro se non imitarla.

Il tempo pomeridiano passó abbastanza velocemente, anche se sentivo qualcosa di strano quando Rivaille mi guardava, era come se mi soffocasse con lo sguardo.

Mentre era vicino a me decise di iniziare una conversazione.

<<Senti, anche se ho perso il combattimento e c'è da ammetterlo, però potresti dirmi dove si trova T/N?>> mi chiese impaziente, sperando vivamente che lo dicessi.

<<I Patti erano patti, Ackerman >> risposi dandogli un pugnetto sulla spalla.

<<Ho bisogno di rivederla, e non mi dispiacerebbe affatto salutarla. Mi manca un sacco >> rispose lui sospirando.

<<Rivaille ma lei... Lei ti piaceva? Insomma cosa provavi per lei? >> gli chiesi curiosa.

Non mi sono mai posta davvero questa domanda, quindi non saprei dire da dove viena tutta questa curiosità, so solo che anche a me è mancato vederlo.

<<Non penso che si possa definire amore ciò che provavo per lei. È stata la mia luce, e io probabilmente l'ho persa. >> rispose con tono malinconico guardandomi.

<<Non è detto, potresti ancora rivederla >> dissi cercando di consolarlo.

<<Già, potrei se tu mi dicessi dove si trova >> esclamó accusandomi, se così si può dire.

<<Fatto sta, che sono sicura tornerà da te >> conclusi scompigliandogli i capelli.

<<Non ne sarei così sicuro, probabilmente è morta o che ne so >>

<<Perché non mi dici che tipo era? >>

Lui esitó un attimo, colto alla sprovvista.

<<Vedi, è unica. Non è quel tipo che ha bisogno di un ragazzo per vivere, se sai cosa intendo >>

<<Poi? >> dissi curiosa.

<<Beh, devo dire che una piccola simpatia per lei l'ho avuta, ma durante quest anno sono andato oltre, consapevole che ormai non la rivedrò mai più >> disse scoraggiandosi.

Arrossì lievemente a quelle parole.

<<Mi ha anche dato questa collana >> disse tirando fuori un ciondolo dalla tasca.

<<Perché non te la metti al collo? >> chiesi curiosa.

<<Perché ogni volta che la guardo mi viene in mente >> esclamó rimettendosi la catenina in tasca.

Mi sarebbe piaciuto che Rivaille mi avrebbe confessato queste cose, o forse ci stava provando ma io ero così presa da me stessa, dal mio ego e dal mio orgoglio che non riuscivo a rendermene conto.

Cosa siamo?

Forse è meglio non dire cosa siamo, ma cosa potremmo essere.

Dopo qualche minuto di silenzio, Rivaille si decise a parlare.

<<E se devo dire la verità, anche tu mi ricordi lei >>

Angolo autrice
Chi viene con me a uccidere la tizia?

La vita da un'altra prospettiva ❤︎Levi x Reader ❤︎Onde histórias criam vida. Descubra agora