Capitolo 12

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"Vai a rifarti una doccia troietta"
"Si daddy" dissi mentre sentii i miei liquidi colare lungo le labbra vaginali.
"Domani cosa fai?"
"Vado in spiaggia, c'è molto caldo"
"Vai per loro vero?"
"No voglio divertirmi e basta" dissi mettendomi al seno l'asciugamano.
Improvvisamente bussarono alla porta, mi invase il panico.
"Amore! Apri sono io"
"Arrivo mamma!" Lo guardai negli occhi e lo feci nascondere in bagno.
"Chiudi la porta" sussurrai mentre mi diressi ad aprirle.
"Tesoro mio! Come stai?"
"Tutto bene grazie tu?"
"Splendidamente! Ti stavi per fare la doccia?"
"Si esattamente" dissi cercando di essere il più rilassata possibile.
"Bene bene e hai visto Jonathan?"
"No mi spiace, che succede?"
"Lana non lo trova per tutto l'hotel"
"Magari è uscito"
"Credo che... Abbia l'amante, poverina non se lo merita affatto" disse incazzata "si dice che sia persino più giovane di lui, è un vero porco"
"Già... Chi mai potrebbe andare con quello?"
"Si infatti. Tesoro voglio che tu stia lontana da quella sottospecie di uomo. Uno così meglio perderlo che trovarlo!"
"Stai tranquilla, ho la mia compagnia e mi piace un ragazzo" sorrisi
"Si!? Chi è cara?"
"Un ragazzo della spiaggia, si chiama Theo"
"Bravissima amore! Godiamoci quest'estate! Ora vado da Lana, ci vediamo a cena" mi diede un bacio sulla fronte e se ne andò.
Dietro di me apparve Jonathan.
"Quindi è così eh? Ti piace uno e mi reputi un porco?"
"È quello che sei in fin dei conti e si l'innamoramento non era previsto" spiegai
"Sei una puttanella in calore che ama solo farsi sbattere dal primo cazzo che passa, quando lo hai dentro non direi che mi consideri "porco"
"Beh ma ci provi con me"
"Tu ci stai"
"Comunque sia, lasciami sola, devo prepararmi per cena"
"Sono solo le 17:00, lascia che ti tenga compagnia" sorrise malizioso
"Davvero non serve"
"Dai cucciola, rilassati, ho una sorpresa per te"
"Per me?" Domandai stranita
"Si si, ti piacerà"
Mi fece sedere sul materasso mentre andò ad aprire la porta.
"Ti fidi di me?"
"Si"
"Come si dice?"
"Si... Daddy"
"Molto bene scricciolo"
La porta si spalancò rivelando un uomo sulla trentina d'anni che fece segno ad altri di entrare. Mi ritrovai sola nella mia camera d'albergo, circondata da cinque uomini.
"Cosa sta succedendo?" Chiesi
"Loro sono miei amici, so che ti interessano queste cose e ho voluto accontentare la mia piccola"
"Stai scherzando?" Domandai incredula
"No affatto. Buon divertimento ragazzi" disse sedendosi su una poltrona presente nella stanza.

LUSSURIADove le storie prendono vita. Scoprilo ora