Capitolo 3

2.2K 12 0
                                    

Venne presto sera e mia madre si affrettò a scegliere il vestito ideale per ballare sul cubo con Lana. Odio queste cose, le trovo volgari e forzate, donne di 43 anni che cercano di imitare le ragazzine, osceno, visione oscena.
"Che fai sta sera tesoro? Esci con noi?"
"Non lo so... Non credo proprio, lo sai che quello non è il mio mondo. Starò qui a leggere qualcosa"
"Sei una palla al piede" mi disse
"Ho solo una diversa concezione di divertimento mamma! Non vado a fare la puttana in giro" urlai
"È questo quello che pensi di tua madre? Mi hai delusa"
"Mi dispiace, non volevo dire..."
"No certo, sei come tuo padre! Stronza!"
Se ne andò sbattendo la porta alle sue spalle.
Mi misi sul letto e iniziai a piangere non capendo perchè mia madre non mi accettasse per quello che sono, una ragazza semplice, forse particolare ma semplice.
Dopo qualche minuto mi misi a studiare per un esame universitario, preparai libri, quaderni, pennarelli, computer e in una serata riuscii a terminare il mio Powerpoint prima dell'arrivo di qualcuno che bussò alla mia porta.
"Ciao Mia"
"Jonathan... Non dovresti essere qui"
"Perchè no? Ho sentito sbraitare e mi chiedevo se fosse tutto apposto" disse guardando dentro la mia camera
"Come vedi, sto bene"
"Tua madre?" Chiese
"È uscita con tua moglie" dissi sottolineando l'ultima parola.
"Moglie si... Certo. Ormai è come se fosse una sconosciuta, sempre per feste, uomini, alcool... È tutto finito"
Sta facendo la vittima con me. Cosa vuole la mia compassione?
"Non è un bel momento ma tutto si aggiusterà, ne sono sicura" risposi pur sapendo che non fosse vero.
"Non credo. Non sta volta" disse
"Scusami ma ora dovrei rientrare, devo finire un lavoro"
"Vieni giù quando hai finito"
"Giù dove?" Chiesi confusa
"Nella hall dell'hotel, ti porto a fare un giro in auto"
"Non serve davvero" risposi
"Non accetto un rifiuto, sia chiaro" disse per poi andarsene.
Questa potrebbe essere l'occasione per provare a menare un uomo oppure quella di smetterla di essere una santa, mi sono forse stufata di questo titolo?

LUSSURIADove le storie prendono vita. Scoprilo ora