Him.

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Ed è vero che iniziamo a pregare solo nel momento del bisogno: preghiamo quando abbiamo paura, quando abbiamo bisogno di un aiuto e, anche quando stiamo per morire.

Da piccolo i miei genitori mi obbligavano ad andare a messa con loro, ma io sapevo che quel prete stava dicendo solo una marea di cazzate.

Se Dio esistesse davvero non permetterebbe che tutto ció accada, no?

Ero nel panico totale.

Riprovai a partire ma la macchina non si muoveva.

L'antifurto continuava a suonare, sempre più forte, avvicinando altri zombie.

Erano ormai diventati una trentina.

Quando il vetro del bagagliaio si ruppe senti degli spari.

Degli spari?

I colpi continuavano, mentre due vaganti entravano nel veicolo.

Conficcai il coltello nel cranio di uno.

Quando stavo per uccidere l'altro mi accorsi che tutti gli zombie attorno a me erano spariti.

Quello entrato dal bagagliaio venne tirato fuori per i piedi e un altro colpo di pistola echeggiò insieme all'antifurto della macchina.

Uscii dalla vettura e vidi davanti a me un ragazzo, in carne ed ossa.

Vivo.

- Dobbiamo andarcene da qui, l'antifurto ne sta chiamando altri.-

La sua voce.

Mi portò nel bosco, senza parlare.

Era basso, capelli castani, occhi azzurri.

Un angelo.

-È da stamattina che ti seguo, sai?- Si mise a ridere.

-Come..-

-Dovevo scoprire che tipo sei.-

Dio, non riuscivo a distogliere lo sguardo da lui. Probabilmente si sentiva un po' in imbarazzo ma in quel momento non mi importava.

Ero completamente assorbito dalla sua bellezza irreale e non avevo intenzione di smettere di guardarlo.

- Grazie.- dissi in un sussuro, con il capo chino, ripensando a come mi aveva salvato la vita.

-Comunque sono Louis, Louis Tomlinson.

- Harry Styles.-

La mia più grande morte oggi era stata lui.

-Dove sei diretto, Harold?-

Harold? Odiavo più di qualsiasi altra cosa quel nome ma qualcosa mi diceva che l'avrei improvvisamente amato.

-Washington.-

-Washington? A far che?-

-C'è il Terminus, Louis, chi arriva sopravvive.-

-Ah si, ne avevo sentito parlare, pensavo fosse solo una cazzata.- si avvicinò -cos'hai nello zaino?- Me le levò di dosso senza neanche chiedermi il permesso e ne esplorò il contenuto.

-Potresti ridarmelo?- chiesi con tono cupo.

-Non ti incazzare, amico.- Rise ed io non potei fare altro che ridere a mia volta.

La sua risata era troppo dolce e contagiosa per me.

-E con cosa ti difendi, Harry?-

Perchè non mi ha chiamato Harold? Ho fatto qualcosa di male? Un attimo, ma a cosa sto pensando?

Tirai fuori il coltello e glielo mostrai.

Scoppiò a ridermi in faccia -Mi stai dicendo che tu sopravvivi con quel giocattolino?-

Tirò fuori dal suo zaino delle pistole -Due Beretta 92SB, se vuoi te ne dó una!-

Le rimise all'interno e prese da dietro le spalle un fucile. -E questo! Un ..-

-Una Winchester!- Lo interruppi. - Dammene una.-

-Cosa?-

-Dammi una pistola.-

-Non penso che un cantante sappia usare una pistola.-

-Allora ti sbagli.-

-Tieni.- Mi lanciò una beretta -Colpisci quello zombie.- m'indicò un vagante alla nostra destra.

Mirai e premetti il grilletto.

La pallottola si conficcò nel cranio dello zombie mettendolo subito KO.

-Non male, Styles.-

Riprendemmo a camminare e arrivammo davanti ad un cavallo.

Louis salì in sella e mi porse la mano per aiutarmi.

Ero dietro di lui e mi stringevo alla sua vita.

Avevo davvero paura di cadere, e gli indicavo la strada con la mappa tra le mani.

Welcome to the new ageDove le storie prendono vita. Scoprilo ora