Capitolo 7

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Yera quasi titubante entrò in quella che era diventata la camera dell'umano. Non sapeva ancora se fidarsi completamente di lui e non averlo trovato nella sala centrale lo aveva leggermente preoccupato. Okay, era stato lui a dirgli di tornare nella sua camera ma il ragazzo poteva essere sceso nuovamente sulla spiaggia.

Il drago fu felice quando vide il moro seduto nella sua camera anche se si era nuovamente rannicchiato su se stesso.

-ti ho portato da mangiare- disse Yera attirando lo sguardo lucido di Taye su di se che dopo aver osservato il pezzo di carne che si trovava in mano al drago gli si avvicinò gattonando.

Yera si sedette poi difronte al principe e gli porse il cibo che il ragazzo iniziò a mangiare, non si era minimamente accorto del fatto che avesse così tanta fame.

-come stai?- chiese Yera, non sapeva il perché ma si sentiva in colpa per quello che era successo. Anche volendo lui non poteva portare via di li quel ragazzo. Taye lanciò un'occhiataccia al drago e continuò a mangiare in silenzio.

-dove sono gli altri draghi? Non li ho visti- disse Taye una volta finito di mangiare tutta la carne che il rosso gli aveva portato.

-perché lo vuoi sapere?- chiese Yera che non voleva rivelare troppe cose al moro. Una volta fatto lo scambio avrebbe potuto rivelare troppe cose importanti.

-per capire come muovermi. Non voglio continuare a stare rinchiuso in questa camera, non per il resto della mia vita. Che ti costa rivelarmi un'informazione così misera?- disse invece Taye andando verso la parete nella quale aveva messo un cuscino per poi sedersi li.

-sono l'ultimo drago rimasto- rivelò Yera che con lentezza si andò a posizionare al fianco del moro.

-e come mai? Cosa ha ucciso gli altri?-

-voi umani- Yera guardò male il moro sospirando, ormai il danno era fatto -voi e le vostre stupide idee di supremazia e di sterminio. Mio padre non aveva fatto niente di male e quegli umani lo hanno ucciso senza pensarci due volte-

-in un modo sei pure nato tu no?- chiese Taye che comunque era dispiaciuto per il drago ma sapeva come nascevano i loro cuccioli.

-e allora? È solo una vita umana, non vi abbiamo sterminati- si difese Yera -e poi in un modo dobbiamo pure continuare la nostra discendenza-

-per te può essere solo una vita ma per quegli umani che hanno perso una persona cara no. Non avete altri modi per concepire cuccioli? Sai che noi umani non briciamo le donne per far nascere i bambini?-

-ciò non impone a voi umani di sterminarci tutti. Non mi hanno ucciso solo perché mi sono nascosto. Avevo sette anni, ho vissuto la mia intera vita da solo-

Yera sgranò gli occhi a quella frase, non si era immaginato una cosa del genere. Vivere da soli per lui era una cosa impensabile e bruttissima. Nessun bambino doveva essere separato dai suoi genitori.

-non so come voi umani concepite i bambini, ma di sicuro con noi non funzionerebbe- rispose poi Yera sospirando. Era assurdo come si stava aprendo con quell'umano. Era assurda come cosa visto che odiava da morire gli umani.

-non ci hai nemmeno provato- sospirò Taye -potreste risolvere moltissime cose facendo in questo modo sai?-

-parli al plurale ma sono rimasto solo io qui. La discendenza dei draghi dipende solo da me e questa cosa mi mette una pressione che non puoi immaginare. E l'averti qui mi fa solo capire quanto io sia inutile. Sei un uomo e non una donna quindi non posso avere una discendenza fino a quando qualcuno non canterà nuovamente quella stramaledetta canzone, cosa che di sicuro non faranno per tantissimo tempo dopo quello che è successo- Yera stava sbraitando arrabbiato con se stesso e non con Taye, ma il moro si sentiva comunque colpevole. E la sua unica colpa era stata quella di essere stato preso dal padre. Se solo suo padre avesse preso un'altra delle sue sorelle Yera avrebbe avuto la sua discendenza e lui avrebbe continuato a vivere a palazzo ignaro di tutta quella sofferenza che stava provando.

Se suo padre non avesse usato lui come scambio non avrebbe mai capito che non lo consideravano parte della famiglia. Avrebbe vissuto la sua vita nell'ignoranza più assoluta ma sarebbe stata migliore di quella.

-per quanto vale, mi dispiace- sussurrò poi il moro -sono sempre stato inutile e nemmeno in questo caso posso fare qualcosa per aiutarti-

-un umano non potrà mai aiutarmi- disse Yera con un sorriso amaro sulle labbra.

-uccidimi e basta, davvero. Non ci guadagni niente a tenermi qui- sussurrò Taye.

-potresti anche essere inutile per quanto riguarda ottenere una discendenza, ma almeno parlo con qualcuno ogni tanto- rivelò Yera. Era felice, stranamente dopo molto tempo, di aver qualcuno con cui parlare.

-ti va bene parlare con me? Ma se sono uno stupido umano!- disse Taye che non credeva alle sue orecchie, era troppo assurdo per essere vero.

-credimi stare da solo per un'intera vita non è la cosa più bella del mondo-

-quindi quando ti stancherai di me mi ucciderai, semplice come ragionamento- disse Taye che non voleva più continuare a vivere. Che senso aveva? Doveva essere solo un passatempo per Yera e la cosa non gli andava per niente a genio.

-ci tieni a morire- rise Yera. In quel momento si era appena aperto al ragazzo e lui continuava a dire di voler morire, la cosa non poteva essere più comica.

DragonWhere stories live. Discover now