Un giorno infernale

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Stavo guidando da un pezzo sotto a quella pioggia che sembrava infinita ormai. Quella conferenza stampa è stata una vera rottura, non facevano altro che parlare di tutte le cose che avevo fatto e non, e alla fine? E alla fine mi hanno fatto fuori dalla squadra. Invece che starmi vicino per la morte di Pepper e Morgana si mettono contro dime...che roba.

I miei pensieri sono stati interrotti quando improvvisamente ho visto una sagoma apparire davanti la macchina e ho frenato subito nonostante la pioggia. Era una...bambina? No, non sembrava, era strana.
Sono sceso dalla macchina e l'ho guardata meglio, mi guardava con fare minaccioso, aveva i capelli color nocciola brillante anche se erano ricoperti di fango e gli occhi erano bianchi, ma avevano una sfumatura azzurrina; addosso aveva un camice da ospedale e si potevamo notare delle macchie di sangue. Quando l'ho riguardata in faccia la sua espressione minacciosa aveva lasciato posto ad un espressione triste, disperata quasi.  -Piccola...stai bene?- si vedeva che non stava bene ma è l'unica cosa che mi è venuta in mente, mi sono guardato in torno, ma non c'era traccia di nessuno e in fondo non potevo lasciarla li da sola anche se il mio cervello mi diceva di andarmene e far finta di nulla;

Ero, no, eravamo tornati a casa, avevo deciso di portarla con me. Le avevo dato da mangiare e ha iniziato a strafogare, chissà da quanto non mangiava. Forse potrei chiamare S.H.I.E.L.D.? Meglio di no. Gli Avengers? Mi riattaccherebbero il telefono in faccia. Dovevo vedermela da solo come ho sempre fatto tra l'altro.
-Hai famiglia?- nessuna risposta
-Come ti chiami?- scena muta

L'ho guardata meglio e mi sono accorto di un segno sul suo braccio, all'interno del polso specificamente, senza dirle nulla l'ho afferrato ed era il simbolo di Hydra. Ha subito ritirato il braccio e ha iniziato a piangere, a questo punto non sapevo che fare. Era piccola, aveva massimo 4 anni, ma non di più, sono salito di sopra e le ho preso una mia felpa, poi cercando un po in giro ho anche trovato un vecchio peluche a forma di lama; sono sceso e le ho dato una ripulita e poi sul divano le ho preparato una space di letto con un cuscino e due coperte
-Non ho idea se tu mi capisca o no ma: se hai bisogno del bagno è accanto alle scale e se hai freddo in quell'armadio ci sono delle coperte e per qualsiasi altra cosa sono di sopra, non esitare a svegliarmi- le ho detto

Dopodiché sono salito di sopra, ho fatto una doccia e mi sono messo sotto le coperte stremato. Questa giornata è stata un inferno e domani sarà sicuramente una lunga giornata.

Salve a tutti, ho deciso di ripubblicare questa mia vecchia fanfiction revisionando tutti i capitoli che avevo scritto e riscrivendone di nuovi.
Fatemi sapere con un commento cosa ne pensate 😉

E ALL'IMPROVVISO ERAVAMO IN DUE -TONY STARKDove le storie prendono vita. Scoprilo ora