*Capitolo 11*

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Ho guardato Steve e gli ho preso i fogli da mano
-Bene, sono stati veloci allora- ho detto
-L'hai...chiamata Ryn-
-Si, avevi detto fosse bello no?-
-Si- ha detto sorridendo
-Io sono stanco, vado a sdraiarmi-
-Si...oh quando glielo vuoi dire?-
-Non lo so, voglio prima farla calmare da tutto-
-Si, hai ragione, beh...umh...notte allora-
-Si...notte Steve-
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Mi sono svegliato sentendo un buonissimo odore proveniente dalla cucina, dove mi sono subito recato trovando Steve
-Steve, seriamente, prima i pancake e ora i biscotti?-
-Nat mi ha insegnato qualche ricetta, e poi ai bambini piacciono-
-Vero- ho detto mangiandone qualcuno
-Non sono per te, sono per Ryn-
-Non può mica mangiare tutta la teglia-
-No, ma di questo passo la mangerai tutta tu-
-Si, certo, beh vado a controllare se sta bene-
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Freddo.
Dolore.
Non sentivo altro.
Sentivo una forte pressione alla testa.
E la mia schiena era distrutta.
Non riuscivo a muovermi.
Ma men'ero accorta solo ora.
Una mano che mi accarezzava delicatamente la testa.
Ho provato ad alzarmi, ma quella mano mi ha delicatamente spinta sul cuscino e mi ha rimboccato le coperte fino alla testa.
-Piccola, torna a dormire, va tutto bene- ha detto una voce gentile.
Era Tony.
Mi sono rilassata di nuovo.
Lui non era come loro.
Non mi avrebbe fatto del male.
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Sono andato a controllarla dormiva, aveva le ali semi aperte ai fianchi.
Devono far male, o almeno è quello che ha detto Bruce.
Mi sono avvicinato di più e le ho appoggiato una mano sulla testa, stava tremando, penso avesse freddo, così l'ho coperta e sono tornato di sotto da Steve
-Allora? Sta bene?-
-Si, dorme, ed è la prima volta che la vedo dormire così pacificamente-
-Mi fa piacere..sai, mi sono accorto che è il 20 dicembre, tra 5 giorni è natale-
-Già?!- ho detto controllando il calendario
-Si, e stavo pensando, oggi potremmo comprare le decorazioni-
-Si, mi sembra un'ottima idea-
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Eravamo in macchina che ci stavamo dirigendo al centro commerciale.
Lei era seduta dietro che guardava curiosamente in giro.
Le abbiamo dovuto mettere un giubbotto molto largo per nasconderle le ali, è meglio che per ora nessuno lo sappia.
Quando siamo arrivati nel centro commerciale siamo entrati e lei si era bloccata così mi sono inginocchiato davanti a lei.
-Piccola, cosa c'è che non va?-
Lei si è guardata intorno e poi ha guardato me
-Persone...- ha sussurrato
-Non ci sono cattivi qui, ok? E pure se c'è ne fossero ti proteggeremo ad ogni costo- ha detto Steve accovacciandosi accanto a lei
Lei si è guardata intorno titubante, penso che non fosse sicura e io ho guardato Steve che mi ha fatto un'occhiolino
-Hey, voglio farti vedere una cosa, ma prima devi fidarti di me ok?- le ha detto
Lei ci ha pensato e ha fatto un piccolo cenno con la testa e Steve l'ha presa in braccio e ha iniziato a camminare e io li ho seguiti cercando di capire cosa volessero fare.
Steve ha continuato a camminare e siamo arrivati al centro del negozio fino ad arrivare ad un enorme albero di Natale che lei ha subito guardato con occhi curiosi
-Ti piace? È un albero di Natale- le ho detto
Lei ha continuato a guardarlo e ha indicato i regali sotto l'albero
-Quelli sono i regali che porta Babbo Natale-
-Chi è?-
Io e Steve ci siamo guardati, non mi meravigliava che non avesse ma festeggiato il Natale.
Steve poi ha camminato verso una capanna dove stava un signore travestito da Babbo Natale e che aveva in braccio un bambino
-Quello è Babbo Natale, i bambini gli scrivono lettere con dei desideri e lui la notte di Natale li esaudisce-
A quel punto i suoi occhi si sono illuminati
-Vuoi scrivergli qualcosa?- le ho chiesto e lei ha annuito e io le ho preso un foglio e una lettera
-Vuoi che la scriva io per te? Devi solo dirmi cosa vuoi che scriva- ha detto Steve
A quel punto lei ha guardato me e poi si è girata verso Steve e gli ha sussurrato qualcosa, dopodiché l'ho visto sorridere e scrivere qualcosa e ha messo la lettera nella cassetta delle lettere.
-Ok, ora ti va di comprare qualcosa per fare anche noi un'albero?- gli ho chiesto e ha annuito
Steve l'ha preso in braccio e ci siamo diretti verso i negozi
-Cosa ti ha chiesto di scrivere?- gli ho sussurrato
-Non posso dirtelo- ha detto sorridendo
-Cosa? Perché?-
-Me lo ha detto lei, vuole vedere se Babbo Natale lo esaudisce-
-Steve non so se lo sai, ma Babbo Natale non esiste-
-Lo so-
-Allora se non so cosa vuole come faccio a darglielo-
-Vedrai- ha detto sorridendo

Lo so che dovevo aggiornare ieri ma mi ero dimenticata 😅
Votate e fatemi sapere se vi sta piacendo la storia ^^

E ALL'IMPROVVISO ERAVAMO IN DUE -TONY STARKDove le storie prendono vita. Scoprilo ora