Capitolo 6

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Apro lentamente gli occhi e noto che le mie amiche hanno letteralmente ridotto il mio spazio nel letto, prendo il telefono e -merda sono le 7:15-  mi butto giù dal letto e inizio a gridare che è tardi molestando le mie amiche affinchè si svegliano,ci sbrighiamo dato che alle 8 dobbiamo essere a scuola e dobbiamo darci una mossa.

Ci vestiamo velocemente, prendiamo lo zaino e ci dirigiamo di corsa in macchina, arriviamo 5 minuti prima al suono della campana fortunatamente e prendiamo un caffè alla macchinetta, dopodiche ci dirigiamo nelle classi.

Le prime due ore avevamo italiano e le ultime due ore storia, sarebbe stata dura ascoltare con molta attenzione ma ce l'avremo fatta, Jennifer mi guarda ogni tanto e ci scappa sempre da ridere, oggi abbiamo la liscia. Io nelle piccole pause che ci lascia il professore,continuo a scrivere sul mio diario riguardo Robert, non so cos’altro scrivere a parte parlare di lui.

Alla fine delle prime due ore mi arriva un messaggio da Maryka che diceva "Anna oggi dovrò rimanere a scuola fino le 16:30 per le lezioni di canto e moda  quindi tu vai a casa,ci sentiamo più tardi" le rispondo subito "Ok va bene ci vediamo a casa allora, e ti raccomando cerca di farmi un nipotino con Harry" mi diverto ad istigarla, dopo ciò che è successo in discoteca. Dopo 5 minuti mi arriva un altro messaggio "Ma  sei scema " . Poso il telefono divertita e mi concentro sulla lezione.

Finite le lezioni andai a prendermi un'altro caffè alle macchinette e Jennifer se ne andò a casa del suo ragazzo. Mi incamminai verso casa non vedevo l'ora di sdraiarmi un pò, sono stanca.

Arrivata a casa cerco le chiavi. Dopo svariati tentativi di cercale mi rassegnai e mi ricordai che oggi le chiavi le aveva prese Maryka -adesso che faccio?- decisi di andare a mangiare qualcosa al bar e appena arrivai mi sedetti e presi un panino. Finito di mangiare pagai e uscì per andare da Jennifer e stava pure piovendo, dopo qualche minuto che stavo camminando mi resi conto che Jennifer era con il suo ragazzo così camminai con sopra la testa lo zaino perchè non avevo l'ombrello, oggi tutto alla grande sta andando.

All'improvviso sentì una macchina accanto che rallentò ma non mi girai, poteva essere un maniaco così feci finta di nulla, poi si abbassò il finestrino.
Robert: "sali sbrigati" sentì la voce del mio prof e non esitai a salire in macchina.
Io: "grazie mi hai salvata".
Robert: "menomale che ci sono io tesoro" disse sorridendo soddisfatto.
Io lo guardai un pò male...
Robert: "dove abiti?" chiese curioso.
Io: "veramente non posso andare a casa.. le chiavi le ha la mia amica e adesso è a scuola".
Robert: "ah.. allora ti porto da me e appena la tua amica torna ti riaccompagno".
Io: " oh no no.. non vorrei disturbare... poi c'è tua moglie..lasciami qui tranquillo aspetterò in un bar" dico un pò triste ma mostrando un finto sorriso.
Robert: "Non ti lascerei mai da sola ad aspettare in un bar... e non sono neanche sposato puoi restare quanto vuoi" dice facendo un sorriso a 32 denti e guardandomi negli occhi in cui lentamente mi perdo
Io: " ok va bene".
Come mai un uomo così attraente non fosse ancora sposato? Mentre ero concentrata nei miei pensieri notai che fra noi c’era un silenzio tombale, distinto mi voltai a guardarlo.

Lo guardavo mentre guidava come si guardano le cose più belle al mondo, è bello guardarlo mentre è concentrato nel guidare, dopo la mia risposta ci fu ancora un silenzio strano, nessuno dei due si sentiva a disagio, è bello stare in sua compagnia anche se lo odio.
Robert: " ti diverte fissarmi?" Dice ridendo mentre io mi giro di scatto per far finta di nulla, la macchina si ferma e io mi rigiro verso di lui.
Robert: "eccoci arrivati.. e poi quando hai bisogno puoi chiamarmi" dice dolce
Io: " ma se non ho neanche il tuo numero"
Robert: " controlla nella tasca destra della giacca che ti ho dato" dice fancendomi l'occhiolino e io sempre più confusa.

Scende dalla macchina io prendo il mio zaino da sotto il sedile e lui mi apre la portiera come fa un vero gentiluomo, mi porge la mano,io l'afferro e uscita dalla macchina mi fa fare un giro su me stessa per poi chiudere la portiera. Arrossisco a quel gesto.

Lo vedo entrare in una meravigliosa villa e io lo seguo ammirando tutto come se fossi una bambina che è appena entrata in un parco dei divertimenti.
Robert: " vedo che ti piace.. benvenuta nella mia dimora" disse ironico,prendendomi la mano portamdomi fuori nell'immenso giardino con piscina e un campo da calcio.
E che dimora...
Io: "oh mio dio ma è tutto bellissimo" rispondo guardandomi in torno.
Robert: " si lo so.. me è ancora più bello se la si condivide con qualcuno" dice guardandomi fisso e vedo i suoi occhi brillare, é cosi bello anche lui.

Rientriamo e mi fa vedere tutta la casa, sono senza parole è bellissima, torniamo in salotto e ci sediamo sul divano. Poggio lo zaino ai piedi del divano e lui si alza e va in cucina. Sta un pò di tempo e inizio a preoccuparmi cosi mi alzo e vado a vedere se è successo qualcosa.
Lo trovo seduto al tavolo immerso nei suoi pensieri.

Io: "hey tutto ok?" Dico avvicinandomi e toccandogli la spalla lui si gira verso di me e mi fa cenno di si, mi allontano per tornare sul divano e sento la sua mano prendermi il braccio, mi giro e me lo ritrovo davanti a pochissini centimetri di distanza, ci guardiamo negli occhi, si morde le labbra e si avvicina di più, ma poi mi allontano accorgendomi della situazione, e non vorrei ne far perdere il lavoro a lui ne fare una cosa di cui poi ci staro male io, perchè non voglio più stare male, me lo sono promessa e così sarà.

Lui cerca di avvicinarsi e io mi allontano, ad un tratto il mio telefono suona e rispondono secondo squillo.
Maryka: "Anna dove cavolo sei? Io sono a casa e devo parlarti subito".
Io: " Sono da Robert".
Maryka: "Comee?? Da Robert? Anna fatti accompagnare sono a casa cosi parliamo"
Io: "ok sto arrivando" chiudo la chiamata ,
“Robert per favore mi accompagni a casa?"  È sul divano, si alza di scatto posa un libro e si prende il giubotto accennando un si e un sorriso. Entriamo in macchina e stavolta non parliamo proprio, appena arriviamo ci salutiamo solo un ciao come ci si saluta di normale.

Entro a casa, la porta era socchiusa, e stranamente c'era troppo silenzio ma poi...
Maryka: "Anna sono in bagno tra un pò arrivo" nel frattempo salgo in camera e mi infilo il pigiama, mi sistemo lo zaino per domani e -oh no cazzo- mi accorgo che non ho il mio diario, e se quel libro che gli ho visto posare velocemente era il mio diario?
Sono nella merda se lo legge... noto la giacca di Robert e mi tornano in mente le sue parole..  "Controlla nella tasca destra della giacca che ti ho dato" ... prendo la giacca,infilo la mano nella tasca e tiro fuori un bigliettino con un numero, di sicuro il suo, decido di memorizzarlo ma di non scrivergli per adesso, prima io e Maryka dobbiamo parlare, scendo in salotto mi siedo sul divano e aspetto che Maryka esca dal bagno.

The Destiny Is TrueWhere stories live. Discover now