XIII

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Sun doveva fare i bisogni, saltò sul letto per svegliare Harry e Louis.

"Buongiorno amore, buongiorno Sun." disse Louis.

"Buongiorno occhi azzurri" rispose Harry.

"Vado un attimo a portare Sun fuori" proseguì Harry.

Louis annuì per rispondere. Non appena il ragazzo dai capelli ricci lasciò l'appartamento se ne approfittò per preparare la colazione.

Harry non aveva molto cibo in casa, notò della farina, delle uova e del latte. Optò per dei semplici pancakes.

Un cellulare iniziò a squillare.

Andò a controllare, ma non era il suo.

"È quello di Harry" pensò.. non voleva guardarlo per non invadere la privacy del ragazzo, ma al contempo aveva paura fosse qualche tipo di emergenza.

Decise quindi di controllare velocemente.

"Eddai riccio, rispondimi almeno" recitava il messaggio.

Riccio? Harry era il suo riccio. Sentiva un pizzico di gelosia.

Per cosa poi? Non c'era scritto niente di che.

Ma quel "riccio" lo aveva turbato.

Rimise il cellulare a posto. Chi era questo numero sconosciuto che scriveva a Harry?

Sentì la porta sbattere. Harry era tornato.

"Sento puzza di bruciato" disse il ragazzo dai capelli ricci.

"Merda" esclamò Louis.

Buttò dell'acqua su ciò che era rimasto dei pancakes.

"Ti è arrivato un messaggio, riccio" disse, un po' irritato, rimarcando la parola riccio.

Harry controllò il suo cellulare e vide l'ennesimo messaggio anonimo.

"Hai controllato il mio cellulare?" Chiese, un po' infastidito.

"Ho pensato potesse essere qualcosa di importante." rispose Louis, anche lui infastidito.

Entrambi rimasero in silenzio per un paio di minuti.

"Hai intenzione di spiegarmi o vuoi ignorarmi per un'altra settimana?" chiese stizzito il ragazzo dagli occhi blu.

"Cosa dovrei spiegare?"

"Chi è che ti scrive questi messaggi anonimi, riccio."

"Non lo so."

"Potrà essere anonimo, ma un'idea su chi sia penso tu l'abbia."

"Louis, non mi piacciono queste scenate di gelosia."

"A me non piace quando l'altra persona mi nasconde le cose, invece." disse per poi afferrare le sue cose ed andarsene dall'appartamento.

Harry diede un calcio al tavolino, ed emise un gemito di frustrazione.

Prese il telefono, rispose al messaggio: "cosa vuoi?!"

La risposta non tardò ad arrivare: "Te".

"Ethan?" chiese poi

"Bingo"

"Smettila, per favore. Lasciami in pace. Mi hai già distrutto completamente quando mi hai lasciato, cos'altro vuoi da me?" chiese in preda alla disperazione Harry.

"Lasciami spiegare"

"Spiegare cosa? Come hai smesso di amarmi da un giorno all'altro? Come te ne sei andato lasciandomi un biglietto di merda e portando via con te tutto mentre ero a lavoro?!"

"Sì. C'è tanto che non sai."

"E allora spiegami. Faccia a faccia" fu ciò he rispose Harry.

"Arrivo."

Sun on a cloudy day. [ITA]Where stories live. Discover now