Cap. 15

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MICHELA'S POV

-ti diverti in mia assenza?-

-certo! Tu puoi stare con altre ragazze e io no?-

-non è come sembra.. Piccola, non ti arrabbiare...-

-no.. Io non sono arrabbiata! E poi credo di aver capito perfettamente la situazione: è durato meno di quanto mi aspettassi.... Avrei voluto starti accanto come una ragazza da amare... Ma a quanto pare non riuscirò mai a diventarlo? Cosa ti ha fatto cambiare idea? Prima mi dici "ti amo" e poi mi tradisci? O in realtà tu non sei mai stato innamorato di me? Cosa ti ha detto Mei per convincerti a confessare il tuo amore fasullo? Odio le persone che sono bugiarde..... Gerry mi fai veramente schifo! Rispondi!! -

-in realtà....................... Sono stato convinto da Mei .....................-

-come ti ha convinto?!-

-usando...................... Il suo  corpo....................-

-!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! È finita puoi morire all'inferno!!!!!!-

Feci voltare tutti i presenti, ma poco mi importava. Gerry mi tradiva... Anzi no. Non mi aveva tradito... Non mi amava. L'unica ad essere bugiarda era Mei. L'unica ragazza da cui mi sarei aspettata tutt'altro. Mei ......... Compagna inseparabile di avventure, risate e scommesse, mi aveva tradito. In più aveva usato il suo corpo per costringere Gerry. Ma per essersi spinta fino a quel punto, anche se di poco, amava Gerry, o provava una certa simpatia... L'unica cosa che pensavo era: "muori Gerry... Muori Mei ". Credevo fosse mia amica.

Prima dell'ultimo ballo, Mei  mi si avvicinò per chiedermi alcuni particolari, ma io girai lo sguardo e camminai spedita verso il bagno. Mi faceva male evitarla, ma aveva fatto una cosa troppo estrema. Uscita dal bagno, la vidi aspettarmi davanti ala porta, per chiedermi che cosa non andasse bene..... Mi appoggiò la mano sulla spalla e io la scostai con molta violenza. La sua espressione cambiò e in più abbassò gli occhi e con un sorriso finto disegnato sulle labbra, mi chiese:

-Michela ci sono problemi...? Perché ce l'hai con me? Ti ho fatto qualcosa che non mi risulta?-

Che sfacciata che era. Aveva mentito per 2 mesi. Io ero stata all'oscuro di tutto per 2 mesi. Mei aveva recitato in maniera molto realistica. Non mi ero affatto accorta di nulla. La respinsi malamente e non sapendo dove andare, mi richiusi nel bagno. Non avevo voglia di festeggiare. Non avevo voglia di incontrare lo sguardo di Gerry. E di Mei. Non avevo voglia di ascoltare musica. Da piccola piangevo per qualsiasi cosa, ma poi cambiai. Non piangevo più, o meglio non riuscivo a piangere anche se lo avessi voluto sin dal profondo del mio cuore. Questo valeva fino a quel giorno. Chiusa in bagno, mentre mi guardavo allo specchio, iniziai a notare le lacrime che mi scendevano dalle guancie con molta rapidità, come represse per molto, tanto, tempo. Nella mia mente rividi l'espressione di Gerry mentre mi parlava del suo tradimento con Mei, e notai che non mi aveva rincorso. Allora tutto ciò che mi aveva detto era vero. Mei era così tanto crudele? Mi chiedevo. Possibile che fosse una persona del genere? Con queste domande i miei occhi si chiusero e la mia mente iniziò a cercare di eliminare tutto. Ad un tratto, come risvegliata da un sonno profondo, sentii una voce urlare il mio nome: Harry. Mi aveva salvato già due volte e io ero in debito con lui. Perché si accorgeva sempre di me? Avrei voluto tanto capirlo.

Raccontai tutta la questione a Harry. Mi ascoltava sempre con molto interesse dato che se non mi avesse dato retta, gli avrei spaccato il naso. Si, ero molto aggressiva e lo sono ancora. Harry, un po intimorito ma anche un po interessato, mi ascoltò fino alla fine. Quella serata sembrava essere infinita. Mei intanto cercava, in qualsiasi modo, di chiarire quel malinteso di cui, così diceva lei, non era a conoscenza. Mi stava iniziando a scocciare e decisi di raccontargli tutto quello che aveva detto Gerry della loro relazione. Ascoltò pure Sara.

- non fare la finta tonta Mei !!!!! Mi ha raccontato tutto Gerry!!!!-

- ma cosa ti ha raccontato? Cosa ti ho fatto di male?-

-tu sei andata a letto con Gerry e non mi hai detto nulla!!!-

- io?! Io? Ahahahahahahah! Sei brava a scherzare!! Io! Sarei andata a letto con quel deficiente? Ahahahahaha!!-

- me lo ha detto Gerry!!! E tu lo neghi pure?! Arrivata a questo punto, confessa!!-

- Michela ...... Tu credi che io abbia fatto cose sconcie con quel tipo? Gli credi sul serio?-

- si!!-

- tu non ti fidi di me?-

- no. -

- Michela aspetta non giungere a conclusioni affrettate...- era stata Sara a parlare. Io mi girai e mi avviai verso i cappotti mentre Sara cercava di raccontarmi la faccenda. Non volevo ascoltare nessuno. Ma mi faceva veramente male vedere Mei con lo sguardo basso come sul punto di piangere.

Dopo saluti e gridi allegri, mi separai dal resto della classe e me ne andai a casa. Harry si propose di accompagnarmi anche se lui abitava dall'altra parte della città. Lungo il tragitto lui cercò di acciuffare un sorriso dalle mie labbra, ma non ci fu verso: il viso e l'espressione di Mei era impressa nella mia mente troppo bene per essere rimossa. Arrivata al cancello di casa, Harry mi prese la mano e posò le sue labbra sul dorso della mia mano. Mi disse: "principessa, a volte le persone scaricano la colpa ad altri. Sei veramente sicura che Mei sia andata a letto con Gerry per convincerlo? Dovresti credere un po di più al tuo cuore. Buonanotte, mia cara principessa, ci rifletta su."

Mei non avrebbe mai fatto cose del genere. In fondo amava Peter! Decisi di ascoltare ciò che aveva da dire il giorno dopo a scuola.

Non si presentò a scuola. Il banco a fianco a me, era vuoto. Sara mi guardava con aria implorante e raccontata tutta la storia a Lala, mi sentii ancora una volta, colpevole. Anche Lala era dalla parte di Harry. A quanto pare, l'unica con le mele agli occhi ero io. Decisi di parlare il giorno dopo.

Il giorno seguente, appena entrata in classe, a fianco al mio banco, non c'era Mei ma Antonietta. Si erano scambiate di posto. Mei aveva lo sguardo rivolto al vuoto. Anche se cercava di sorridere, quel suo sorriso falso, non mi piaceva affatto. Neanche Peter riusciva a sollevarle il morale. A ricreazione, non si avvicinò ne a me ne a Sara, ma al contrario, Sara le si avvicinò e cercò di parlarle. Mei non voleva ascoltare nessuno. Come me ieri. Ora sapevo come si sentiva Mei tutte le volte che evitai di incrociare il suo sguardo. All'uscita di scuola, decisi di parlarle.

- mi spiace tanto......... ............... Io vorrei sapere come è andata realmente.-

- io non ho fatto niente con Gerry. Semmai quello di ha ingannato per metterti contro di me.-

- Mei ....................... Mi dispiace tantissimo!!!!!-

Scoppiai in un pianto senza fine. L'abbracciai. Speravo che ricambiasse, ma prima che mi staccassi da lei, mi abbracciò, con le lacrime agli occhi. Alla fine venne pure Sara che si unì all'abbraccio.

Scrissi a Gerry di volerlo incontrare quel pomeriggio. Volevo riempirlo di botte. Ma non fu necessario: ci aveva già pensato Mei. Gerry aveva l'occhio gonfio e un cerotto sul naso. A quella vista, scoppiai a ridere. Per completare la "torta" aggiunsi la cigliegina: un bello schiaffo dato dalla propria ex-ragazza è il miglior modo di concludere un rapporto. Lo lasciai a gemere di dolore e una volta voltato le spalle, gridai: "è finita, deficiente!"

Conclusa tutta quella storia, io e Mei eravamo tornate le amiche di sempre e mi accorsi di un nuovo evento che si manifestava dentro di me. Avevo conosciuto un ragazzo di nome Anthony e devo dire che mi piaceva molto.

La fiamma del mio cuoreOnde histórias criam vida. Descubra agora