Capitolo 27

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Il giorno dopo siamo andati tutti al funerale dei Salvatore e nessuno dei fratelli sembrava particolarmente turbato, come se in quelle bare non ci fossero i loro genitori, ma due completi estranei. Ho cercato varie volte di avvicinarmi e accarezzare mio marito per dargli un po' di conforto, ma tutte le volte lui si è allontanato, come se non volesse far vedere ad altre persone che sua moglie prova dell'affetto lui o viceversa. So che i membri della mafia non mostrano mai nessun tipo di emozione o sentimento, perché a detta loro, sono cose per deboli,  ma credevo che almeno al funerale dei propri genitori fosse concesso uno strappo alla regola.
Ho anche incontrato mio padre, che mi ha abbracciato e detto quanto fosse fiero di me e soprattutto che non vede l'ora di diventare nonno. Io ho ricambiato l'abbraccio e abbozzato un sorriso senza replicare alle sue parole, non credo di voler diventare madre tanto presto.
Nel pomeriggio ho assistito alla cerimonia del giuramento, ero tra le poche donne presenti e per fortuna nessuno ha osato opporsi a mio marito, non avrei potuto assistere ad un duello. Per qualche secondo ho temuto che suo zio Michele avesse qualcosa di ridire, ma per fortuna ha tenuto la bocca chiusa tutto il tempo e ha anche applaudito quando hanno fatto l'incisione nella mano di Elias e versato un po' di sangue come giuramento di devozione totale alla Famiglia, fino alla morte e con la morte se fosse necessario. Alla fine Michael e Robert mi hanno accompagnata a casa e lui è rimasto a discutere di affari con gli altri membri.

Nei giorni seguenti ho passato la maggior parte del mio tempo a pensare ad una soluzione per mia sorella Betti, ma ancora non sono riuscita a trovare niente. La mia prima idea era quella di assumere un mercenario e uccidere Marchesi, ma ho troppo paura di essere tradita e non credo di essere pronta a vivere con la coscienza sporca per la morte di una persona; la seconda idea è stata quella di trovare una falsa identità per Betti e farla scomparire, ma non conosco nessuno bravo che possa creare una "nuova Betti" e limiterei la sua libertà perché dovrebbe passare il resto della sua vita in fuga per non farsi trovare dagli uomini di mio padre; la terza opzione a cui ho pensato è offrire a Marchesi qualcosa in cambio della libertà di mia sorella, ma non so che cosa, i soldi sono troppo scontati e francamente non credo ne sente la mancanza e un'altra moglie non so dove trovarla.
Così nella totale disperazione decido di chiamare mia cugina Lucia e confidarmi con lei.
<Ciao straniera!> risponde all'apparenza felice di sentirmi
<Ciao Lucia, scusa se non mi sono fatta sentire> dico con tono di voce realmente dispiaciuto <Purtroppo sono stata presa da un sacco di questioni importanti>
<Lo so, nei primi mesi di matrimonio ci sono un sacco di questioni importanti> capisco subito a cosa accenna, ma evito di commentare.
<Quanto bene conosci Marchesi?> chiedo andando dritta al punto
<Allora Betti ti ha già avvertita dell'imminente matrimonio> afferma un po' preoccupata <purtroppo non ho ottime notizie, le voci che girano su di lui non sono per niente buone. Un po' di tempo fa, mio marito mi ha raccontato che era al verde, quasi tutti i soldi che guadagnava li spendeva in droghe e puttane, poi è riuscito a guadagnarsi la fiducia di tuo padre facendo un accordo con qualcuno per portare la cocaina dal Messico a New York. Nessuno è riuscito ancora a capire come ha fatto!>
<Non so come mio padre ha potuto acconsentire a questo matrimonio!> dico con voce disgustata
<Ci siamo meravigliati tutti al riguardo, però negli ultimi mesi Marchesi è stato veramente un leccaculo con tuo padre ed è riuscito ad entrare nella sua cerchia privata.>
<Pensi che per una grossa somma di soldi si tirerebbe indietro?>
<Per una grossa somma di soldi e per una falsa identità sì. Marchesi vuole godersi la vita, non vuole figli e responsabilità. È stato costretto dalla famiglia a sposarsi e dato che tua sorella è bella e giovane non ha potuto tirarsi indietro. Se riusciamo a farlo scappare da New York su qualche isola tropicale sperduta, Betti sarà libera>
<Se riusciamo? Vuoi aiutarmi?> chiedo stupita
<Certo, voglio troppo bene a mia cugina per farla sposare con quell'animale!>
<Io so dove poter trovare i soldi, ma non conosco nessuno che possa creare una nuova identità>
<Lascia fare a me, ho l'uomo giusto. Non ti metterai nei guai con Elias?> chiede allarmata
<Può darsi, ma la vita di Betti è più importante>
<Ele, non possiamo dire ancora nulla a tua sorella, sennò desterà sospetti, lei deve continuare a comportarsi come sempre. Nessuno deve sapere quello che stiamo facendo>
<Non preoccuparti, non dirò niente> poi sento il suono dell'ascensore e capisco che mio marito è tornato a casa. Saluto velocemente Lucia e riattacco.
Mi dirigo nella cabina armadio e faccio finta di sistemare alcuni vestiti quando Elias entra nella stanza.
<Ciao piccola> mi stampa un bacio intenso che io ricambio immediatamente.
<Ciao> replico appena mi da l'occasione.
Elias inizia a sbottonarmi la camicetta e togliermi i jeans in fretta, ma io lo fermo. Stasera ho voglia di prendere il comando, così mi inginocchio, gli apro la cintura e gli sbottono i jeans. Alzo gli occhi per incrociare il suo sguardo e vedo che brilla di desiderio. Continuo con quello che ho iniziato e non appena gli tolgo i boxer, il suo uccello è molto duro, lo prendo subito in bocca e inizio a succhiarlo come lui mi ha insegnato.
<Eleonora> pronuncia il mio nome gemendo di piacere <Non voglio ancora venire> e mi tira leggermente i capelli per farmi smettere. Poi mi prende in braccio, mi butta con la schiena sul letto e scende con la lingua verso la mia fessura ormai completamente bagnata. Inizia a leccarmi e succhiarmi con molta foga ed io ansimo completamente in estasi.
<Ho troppa voglia di sprofondare dentro di te> mi sussurra e poi mi penetra lentamente.
All'inizio, sento ancora un po' di dolore e lo incalzo a muoversi piano, ma poi, il mio corpo si abitua e appena Elias se ne accorge aumenta un po' il ritmo. Continua a baciarmi sul collo e a sussurarmi cose dolci, in momenti come questi, mi dimentico del tutto che mio marito è uno degli assassini più temuti che conosco.

Eleonora Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora