Capitolo 8 - Natale nero

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Natale era alle porte, l'inverno era ufficialmente arrivato ad Hogwarts e la neve, già da qualche settimana, aveva imbiancato i prati e i colli che circondavano il castello. Draco aveva ottenuto una A (Accettabile) in pozioni, che non era un voto alto, ma sempre meglio di D (Desolante) che il professor Piton gli aveva messo dopo la prima verifica dell'anno. Il rapporto tra lui ed Eva migliorava ogni giorno di più, certo si limitava allo studio, ma in quelle lezioni i ragazzi iniziarono anche a conoscersi meglio. Draco, dopo il rifiuto silenzioso di Eva, non chiese più alla ragazza di passare del tempo insieme dopo le lezioni, ma dopo tutto erano passati già quattro mesi dall'inzio della scuola, e il ragazzo aveva ottenuto pochi risultati, non poteva tornare a casa per le vacanze invernali senza un briciolo di notizia da dare a suo padre.

«Allora oggi proviamo a preparare la pozione restringente, è nel programma del terzo anno, quindi dovresti ricordartela giusto?» cominciò Eva sistemando i libri sul banco difronte a quello di Draco.

«Ehm, si, diciamo di si.» rispose Draco poco convinto.

«Ti va di cominciare con il dirmi a cosa serve?» chiese Eva sedendosi sul banco.

«Serve a restringere gli oggetti e fa anche ringiovanire chi la beve?» domandò Draco titubante.

«Proprio così! Non essere dubbioso, non ti sto mica valutando, stai tranquillo.» lo rassicurò Eva. «Ti ricordi per caso anche qualche suo effetto collaterale?» chiese Eva avvicinandosi alla lavagna.

«Mi pare che bisogna stare attenti alle dosi. Cioè, ne basta veramente poca per ottenere un risultato, un eccessivo dosaggio potrebbe far scomparire sia l'oggetto, che eventualmente la persona che la beve.» affermò il ragazzo giocherellando con la piuma.

«Ottimo! Sai, credo che il prossimo voto in pozioni sarà almeno una O (Oltre ogni previsione). Adesso dimmi gli ingredienti necessari e poi iniziamo a prepararla.» disse Eva con aria soddisfatta.

«Sarebbe straordinario, ma sei troppo positiva Nemsi. Lo sai che me la cavo con la teoria, il mio problema è la pratica.» rispose Draco portandosi una mano fra i capelli.

«Sciocchezze! Su elencami gli ingredienti.» lo riprese la ragazza sorridendo.

«Radici di Margherita, bruchi, milza di topo e... aspetta, me lo ricordo, mmm ...                 SI! Succo di sanguisuga.» rispose Draco sbattendo un pugno sul banco in segno di esaltazione.

«precisamente! Ora prendi tutto l'occorrente e mettiamoci a lavoro.» concluse Eva legandosi i capelli.

A lezione terminata i due uscirono insieme dall'aula di pozioni, dirigendosi nella Sala grande per il pranzo.

«Sei sicura? Nel senso non era perfetta, potevo fare meglio.»

«Si che sono sicura. Il tuo problema è solo la pigrizia. Non fai errori sulla teoria, e potresti essere perfetto anche nella pratica. Ma sei troppo approssimativo sulle dosi e su alcuni procedimenti. Lo studio delle pozioni è meticoloso, preciso e non ammette errori, un piccolo cambiamento compromette il risultato. Te l'ho detto mille volte.» spiegò Eva.

«Lo so, lo so. Ci farò attenzione promesso.» disse il ragazzo sorridendo. Draco poi fece un respiro e si fermò di colpo in corridoio, poco prima di arrivare difronte la porta della Sala Grande.

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