Capitolo 23

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 (lettori e lettrici, mi dispiace per l'assenza e aver interrotto lo svolgimento della storia così all'improvviso. In questo angolino vi avviso solo che, chi non dovesse ricordarsi cosa sia successo nello scorso capitolo, può andare a ricontrollare. PS. ho ripreso l'ultima scena, ma dal punto di vista di Taehyung. Buona lettura!)

Taehyung's pov

"ehm scusami tu sei Taehyung? Kim Taehyung?"

Una voce innocente risuona nelle mie orecchie e sta chiedendo di me. Senza pensarci ulteriormente, decido di voltarmi per poter finalmente guardare la persona che mi stava richiamando, magari si trattava di un collega di lavoro o qualcuno che aveva perduto la strada e aveva bisogno di una mano.

Non lo avessi mai fatto. Cosa ci fa lui qui...

Sfortunatamente non si trattava di qualcuno intenzionato a chiedermi delle informazioni e questo era più che evidente. Averlo visto di fronte a me, mi ha provocato dei brividi che hanno percorso rapidamente la mia schiena e mi hanno come catapultato da un'altra parte. Un vecchio ricordo che ora stava ritornando a galla e che stava quasi per scalfire tutti gli anni passati a costruire questa forte corazza che mi sono creato per non farmi abbattere più dal passato.
Pensavo o meglio speravo che questo incontro potesse avvenire in altre occasioni, magari quando avrei avuto più coraggio per affrontarlo.

Le chiavi della macchina che avevo precedentemente recuperato dalla tasca destra della mia giacca sono ormai cadute in terra. I miei occhi increduli tra pochissimo rischiano di uscire fuori dalle orbite per quanto siano spalancati dallo stupore.

"T- tu..." la mia voce trema. Non so cosa dire. Se qualcuno mi avesse detto che sarebbe venuto a cercarmi sul posto di lavoro non ci avrei mai creduto.
Ma come ha fatto ad arrivare fin qui... come sapeva che in questo preciso istante mi avrebbe trovato qui, nel parcheggio dell'agenzia pronto per dover tornare a casa?

"S-sii Taehyung- hyung, sono io. Penso che tu mi abbia già riconosciuto" dice il piccolo ragazzino davanti a me in preda all'imbarazzo e soprattutto all'ansia. Si, perché ho notato quanto è nervoso dai movimenti del suo corpo che non riesce a fermare e inoltre tra le mani ha un elastico nero per capelli che attorciglia attorno alle sue dita come se con quel gesto potesse trattenersi e mantenere la calma.

Lo avevo riconosciuto? Certo che l'ho fatto... come potrei dimenticare il suo volto. Stavo per saltargli addosso quella sera al parco pensando che fosse l'amante del mio ragazzo. Si perché lo considero ancora mio, anche se non sono certo che sia effettivamente così anche per lui.

"S-si, so chi sei e scusa i modi scortesi che ti ho rivolto, ma non mi aspettavo questo incontro improvviso tra noi. Jungkook-" e non mi lascia concludere la frase che continua lui.

"Ti prego non prendertela con lui, non ha fatto nulla di male. Sono stato io a spronarlo e convincerlo a dirmi dove fossi. Lui è un ragazzo buono e cortese, mi ha aiutato in qualunque modo e si è offerto anche di accompagnarmi qui, perché non voleva lasciarmi solo" dice serio e implorante.

"Jungkoook? Davvero ha fatto questo? Ed ora dov'è?"

Non potevo crederci. Quel ragazzo è un dono del cielo. Ha avuto talmente tanta premura nell'aiutarlo e stagli accanto per proteggerlo. Farebbe qualunque cosa per rendere felici gli altri, qualunque e la cosa che più gli fa onore è che non compirebbe un atto di bontà solo per poi trarne in cambio qualche favore o ricompensa, ma lo fa soltanto perché lui così facendo si sente fiero e felice.

Se ci fossero più persone come lui, il mondo sarebbe un mosto migliore e non lo dico solo perché lo amo, rispetto e stimo, ma anche perché è semplicemente un dato oggettivo.

SWEET NIGHT ❇ (taekook)Where stories live. Discover now