26.

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-No...non è possibile.
Questo è un sogno.
La regina gli si avvicinò con passo incerto, le gambe molli ed il cuore in fiamme.
Il ragazzo la guardava sorpreso e perplesso.
-Maestà, che avete?
Chiese preoccupato il biondo dai lunghi ricci.
Giulia sollevò una mano tremante, spostandola sulla guancia del giovane.
La barba le stuzzicò il palmo, proprio come faceva al tempo.
Spostò la mano, accarezzando la guancia.
Il messere la osservava, occhi negli occhi.
-Dio, ti prego...se è un sogno non svegliarmi.
Sussurrò la regina, continuando il movimento della mano, spostando la mano libera tra i riccioli dorati del ragazzo.
Fece scorrere le falangi, beandosi della morbidezza di quelle eliche dorate.
Il biondo chiuse gli occhi, godendosi quelle carezze così private e dolci.
-Oh caro Luca...sei di nuovo qui con me.
Sorrise Giulia, stringendosi al petto muscoloso e tonico del giovane.
Sotto i palmi riusciva a sentire le ferite ancora fresche e brucianti.
Sanguinavano ancora.
La regina si scostò leggermente, si sollevò sulle punte e azzerò la poca distanza presente tra le loro labbra.
Un bacio.
Un bacio così dolce e desiderato.
Gli schiocchi delle loro labbra si udivano per tutta la camera.
Le mani di lui accarezzavano i fianchi della nobile sovrana mentre le loro labbra si accarezzavano e amavano, come se fosse la loro prima volta.

Luca si scostò bruscamente, tenendosi le tempie ed accasciandosi in ginocchio,  ai piedi della regina.
Gli occhi stretti per il dolore insistente alla testa.
Gemeva mentre immagini sfocate di lui e la regina, gli scorrevano davanti agli occhi.
Buio.
Nuove immagini, raffiguranti lui ed una piccola creatura tra le braccia.
Altre immagini seguirono, più nitide.
La donna gli si inginocchiò accanto, stringendogli la mano.
-G-giulia.
Gemette il biondo prima di cadere tra le braccia femminili, lasciandosi inghiottire dal buio.

"Chi giudica non può aver amato mai."Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt