2.

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La ragazza era lì, in riva al fiume, le maniche del suo semplice  abito erano arrotolate e alzate poco più sotto dei gomiti, lasciando  scoperti i candidi e delicati avambracci.
La sua voce melodiosa risuonava nel bosco, mentre immergeva gli abiti nel fiume per poi strofinare le stoffe tra loro, utilizzando della cenere per candeggiare le camicie.

Luca  era lì, nella sala del trono, dinanzi a suo padre, re di Verona.
Il suo corpo, tonico e giovane, presenziava dinanzi al re Franco, ma la sua mente era persa nel ricordo di quella dolce e fresca voce.
Quella serva, no...quella ragazza, gli era entrata in testa e non riusciva a liberarsi di lei.
All' improvviso uscì dalla sala del trono, posta nell' ala nord del castello,attraversò tutto il maniero e raggiunse le stalle.
Sellò il suo cavallo Ares e, montando in sella partì al galoppo.

Lei era lì, al fiume e stava cantando.
-A quale stella,
a quale Dio,
devo il suo candido cuore,
che cos'è mai un nome
proibito amore mio.

Smontò da cavallo e, cauto le si avvicinò, posandole una mano sulla spalla.
All' improvviso tocco, lei sussultò e si voltò.
-Mio principe che ci fate qui?
Chiese inchinandosi, devota.
-Nulla mia cara, ero quì per pensare.
Rispose lui, accarezzandole una guancia rosea e puntellata da castane lentiggini.
Giulia arrossì visibilmente, a quel tenero contatto.
-A cosa,se posso sapere.
-All'amore.
Arrossì, sorpresa.
-Sei arrossita Giulia.
Le fece notare, il principe, sfregando il pollice sulla morbida guancia.
-Oh davvero?
Sarà un po' di caldo.
Continuò, abbassando lo sguardo sul prato.
Si alzò, pronta ad allontanarsi da quel fiume, quando  un serpente, intrufolatosi nella cesta, uscì da essa.  La ragazza urlò di terrore e indietreggiando cadde nel fiume, subito lui la aiutò ad uscire dall' acqua, si tolse la casacca azzurra e la donò alla sua serva rimanendo  solo in camicia di seta.
-V-vi ring-ringraz-zio.
Chinò il capo, tremante, stringendosi nella casacca azzurra.
-Stai tremando, su vieni.
La fece salire su Ares e la riportò al castello, la fece accompagnare nelle sue stanze assicurandosi che lei stesse bene.

"Chi giudica non può aver amato mai."Where stories live. Discover now