Nodo in gola

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-"domani ti prendi il giorno, chiaro?" Mi disse lui duro
-"non posso.." dissi rammaricata
-"digli che non ti senti bene, si è creato un vuoto tra noi e credo ci farebbe bene passare un po' di tempo insieme" disse addolcendo i toni.
-"va bene"
Chiamai Zak, gli dissi che avevo dato di stomaco, lui comprensivo mi diede la giornata libera per riprendermi.
Non chiusi occhio fino alle 5 della mattina quando crollai. Mi svegliai verso le 10, ancora un po' assonnata e Lew mi portò la colazione a letto con una rosa:
-"buongiorno amore"
-"buongiorno"
Era seduto vicino alle mie gambe che accarezzava dolcemente, dopo un po' di silenzio parlò:
-"sai io sono un buon osservatore e ieri ho notato due cose in particolare, peggio di qualsiasi altra cosa... ho visto come gli tenevi la mano, come lo guardavi e sorridevi... anche se tu hai scelto me, lui non ti è indifferente anzi.. però io voglio ricostruire i pezzi, sanare questa crepa tra noi. Non mi interessa quanto lui ti interessi, tentare non costa niente"
-"Lew io ti vorrei parlare di una cosa.." il tintinnare irritante del timer del forno mi interruppe
-"aspetta è pronto! Me lo dirai dopo" disse alzandosi e andando verso la cucina.
Lasciai ricadere pesantemente le mani sul letto e lasciai ricadere la testa all'indietro.
Lewis tornò tutto sorridente:
-"ti ho preparato una sorpresa, ma la vedrai solo dopo pranzo!"
-"grazie amore.. mi dai almeno un indizio piccolo piccolo?" Feci il segno con la mano essendo molto curiosa
-"sono sicuro ne andrai pazza"
-"no, non mi viene niente ahaha"
-"vieni ad allenarti con me?"
-"certo, vado a cambiarmi"
-"ti aspetto in salone"
-"okay tesoro"
Mi andai a preparare, indossando la mia bellissima tutta della Nike rossa. Mi feci due trecce laterali e raggiunsi il mio ragazzo:
-"wow ma questa tuta ti sta uno schianto! Sei una vera bomba" disse spalancando gli occhi
-"attento a non distrarti troppo, cocco" gli sussurrai nell'orecchio prima di sorpassarlo.
Ci allenammo duramente e per alcuni esercizi specifici lo aiutai insieme a Roscoe, adoravo quel cane.
Alla fine di un esercizio che stava svolgendo sul tappetino tra uno scherzo e l'altro mi fece cadere... non smettevamo più di ridere. Il malumore mattutino che avevo sembrava essere scomparso, questi erano i miei momenti preferiti: quelli in cui eravamo felici; noi potevamo esserlo solo che faticavamo a trovare l'equilibrio giusto... avevamo due caratteri forti e alcuni scheletri nell'armadio che al momento giusto sarebbero venuti fuori...
Non potevo negare che tra noi ci fosse qualcosa, non era tutto svanito, finito, ma... forse le cose belle erano troppo poche per ritentare.. troppo poche se forse avevo trovato l'anima gemella.
Tutto ciò non toglieva il fatto che tra noi ci fosse fuego.
Lui era sopra di me, mi accarezzava il viso, mi guardava fisso negli occhi poi mi chiese:
-"non ti piaccio più, bambolina?"
-"non ho mai detto questo..." dissi mettendo un finto broncio
-"quindi ho ancora una speranza o.."
-"prova, poi vediamo che succede"
-"amo le sfide e sai che odio perderle"
-"lo so" dissi beffarda
-"tu sei la mia sfida preferita" disse con tono dolce e allo stesso tempo deciso prima di baciarmi.
Poteva sembrare orribile, ma mi piaceva il modo in cui mi baciava, mi era sempre piaciuto... in quel momento non stavamo pensando a niente, ma lo stavamo davvero per fare nella palestra?
-"aspetta, aspetta.. non mi sembra il posto giusto.." dissi
-"se non ci fossi io qui, ma lui te ne cureresti del posto? Io non credo" disse alzandosi
-"che vorresti dire? Io sto molto attenta alle cose che faccio e soprattutto uso la testa"
-"con lui no... non ti sei preoccupata di tenergli la manina davanti a tutti mi pare"
-"non è mica un atto osceno in luogo pubblico.. non esagerare"
-"la verità è che tu non provi più attrazione per me, ammettilo" disse puntandomi il dito contro
-"cosa?! Non ammetterò una cosa che non è vera"
-"qualche tempo fa non ci avresti fatto caso al fatto che siamo in palestra.."
-"oh ma andiamo Lew! L'ho detto così, potevi dirmi di no e filava tutto liscio"
-"quindi ora è colpa mia se non andiamo più a letto insieme" rispose polemico
-"questo è un altro discorso.. non ci sei mai, mi lasci sempre sola.." risposi a tono
-"quindi ti fai consolare da quel ragazzino"
-"ma che stai dicendo, eh? Ti ho già detto di non chiamarlo ragazzino... lui non c'entra con i nostri problemi"
-"certo come no... quanti giorni sono che non mi baci più eh? Quanti giorni sono che non mi sfiori più? Te lo sei chiesto??" Disse lui arrabbiato
-"Lew ascolta mi dispiace se sono stata assente... se ti ho fatto stare male... la verità è che la lontananza che si è creata mi ha toccato... mi sei mancato, ti sentivo distante"
-"già... e quando io sono distante lui invece c'è... lui c'è sempre stato e io sono un vero cretino... e non dire di no; con il mio comportamento ti sto spingendo tra le sue braccia. Sono umano anche io sai? Soffro anche io... non ti chiedo niente di particolare, solo di starmi vicino"
-"è vero lui c'è sempre per me, non mi ha fatto mai sentire sola.. non devi chiedermelo... io ti starò accanto, lo sai" dissi accarezzandogli la spalla. Lui si girò verso di me con i suoi occhioni scuri lucidi, mi guardava intensamente e mi ricordai della prima volta che dormimmo insieme, mi ero innamorata dei suoi occhi; il bacio che mi diede aveva lo stesso sapore del primo, un bacio cercato, voluto, disperato... un bacio vero, dato con il cuore. Questo bacio era diverso da tutti gli altri perché per una volta ci avevamo messo il cuore e tutto noi stessi.
Fece riaccendere la scintilla che avevamo spento come la pioggia fa con un cerino acceso. Adesso che un primo nodo era stato sciolto già ci sentivamo più leggeri.
Ci baciavamo attaccati a una colonna, ma avevo un nodo in gola... nonostante tutto non mi godetti il momento.. non c'era un attimo in cui non mi venisse in mente la notte del 25 e mi ricordai del motivo della mia scelta.
Lando per me era la cosa più importante e mai avrei voluto perderlo per nessun motivo... niente avrebbe potuto cancellare il dolore che Lewis mi aveva fatto provare e nemmeno l'amore che provavo per il giovane inglese.
Avevo la testa da un'altra parte... i miei pensieri erano rubati da due occhi magici, così profondi da perdermici dentro, due occhi che non avrei mai più dimenticato.
Mi mancava. Mi mancava più di quanto pensassi.
-"amore mentre tu ti cambi io preparo il pranzo, okay?"
-"okay.."
sotto la doccia non facevo altro che pensare e pensare... oddio, la mia testa era un frullatore. Appena uscita il telefono si illuminò:

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