𝕮𝖆𝖕𝖎𝖙𝖔𝖑𝖔 15

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Non capivo cosa stesse accadendo in torno a me , era tutto così confuso e la testa mi esplodeva .

Posai le mani sui bordi della vasca e mi alzai in piedi barcollando fino al lavabo  

"Mi sono addormentata nella vasca ?Fantastico!"  pensai , mi specchiai  nello specchio e diedi un occhiata  disgustata al riflesso abominevole che mi si parava davanti , la lite con Domenic  mi aveva fatta piangere per un paio d'ore , nella quale non avevo lasciato il bagno neppure quando Rome mi aveva pregata di uscire.

Altre urla provenienti dal piano di sotto mi fecero scattare , corsi giù per le scale con il fiato in gola , temendo che fosse un altra crisi di Domenic, ma quello che mi si parò davanti fu nettamente peggio delle mie blande  aspettative.

Un ragazzo dai capelli bianchi teneva per il collo Elize mentre i suoi scagnozzi tiravano dentro donne e  bambini , gli uomini erano stati incatenati con catene d'argento e perciò costretti a non muoversi , Dom e Max erano in posizione d'attacco , così capì che era arrivato il momento mettermi in azione anche io , dalle mie mani nacquero fiamme nere , mi misi affianco al mio compagno lanciando uno sguardo a mio fratello che sembrava distrutto

<<Bene.. bene ..bene , guarda chi si rivede dopo tanti anni>> disse il ragazzo facendo lampeggiare gli occhi rossi come il sangue , la sua espressione era contorta dalla rabbia , i suoi occhi erano diversi , ma lo riconobbi all'istante , feci un passo verso di lui , ma Dom mi prese il braccio 

<<Non avvicinarti a quel figlio di puttana Nicole>> gli sorrisi e scossi la testa ritornando con lo sguardo a quello che era stato parte della mia vita per anni, gli anni più difficili 

<<Zero ,dai lasciala, per favore>> mormorai tendendo una mano verso di lui , nel suo guardo qualcosa cambiò, ma non demorse, strinse a se Elize che squittì terrorizzata, mossi un altro passo verso di loro 

<<Sei sempre la stessa , pensi sempre prima agli altri  prima mio dolce fiore>> disse con un sorriso crudele che gli imperlava le labbra , Dom si mosse velocemente tirandomi a se , i miei occhi non si mossero da Zero , che continuava a guardarmi con un ghigno , non era più il bambino con cui ero cresciuta  e me ne dovevo fare una ragione , dal suo sguardo però capì perché era venuto fin qui.

<<Sai perchè sono qui , vieni con me e lascerò tutti liberi , te lo prometto>> il suo guardò si intenerì quando vide delle grosse lacrime scendere dai miei occhi mentre prendevo la mano di Dom e la stringevo, mi voltai verso di lui e sorrisi accarezzando il viso di quello che, nonostante avesse un carattere terribile , era pur sempre il mio compagno per la vita , presi il suo viso fra le mani e lo baciai teneramente

<<Perdonami Domenic , lo devo fare per salvarvi tutti.>> lui scosse la testa ,la paura gli attanagliava gli occhi e la rabbia stava prendendo possesso su di lui

<<Non ti permetterò di andare con lui>> gli sorrisi dolce e gli accarezzai il viso 

<<Mio dolce Dom , c'è qualcuno che ha bisogno di me , non mi posso rifiutare >> feci un incantesimo e lui cadde per terra addormentato , tolsi la mia collana dal mio collo e la feci indossare a lui creando un canale di comunicazione fra di noi , abbracciai mio fratello che sorrideva triste 

<<Spiegagli tutto come si sveglia , nella mia scrivania a casa ho delle lettere per ognuno di voi, leggetele , non è un addio fratellone>> lui mi baciò la fronte

<<Lo so nana>> Nicole puntò il suo sguardo fiero su Zero e arrivò al suo fianco

<<Verrò , lasciala ora >> Elize appena le mani del ragazzo dai capelli bianchi lasciarono la sua gola corse dal compagno abbracciandolo singhiozzante , Zero mi afferrò dal braccio e fece un cenno ai suoi uomini che liberarono tutti , presimo ad uscire e io mi voltai verso di loro 

<<Vi voglio bene ragazzi , tornerò>> urlai loro annuirono , uscimmo dalla casa e Zero mi fece salire sull'auto , chiuse la portiera e il suo sguardo cadde su di me , ricambiai il suo sguardo e scossi la testa 

<<Che c'è'?>> mi domandò mentre accendeva una sigaretta , la macchina prese a camminare , si decisamente , lui non era il mio piccolo zero , quello che quando cadevo mi aiutava ad alzarmi e mi dava i baci sulle ferite , non era lo zero che mi aveva insegnato ad andare in bici.

<<Che ti è successo Zero?>> il suo sguardo subito si allontanò dalla mia figura e saettò fuori dal finestrino , prese un tiro di sigaretta e sorrise nostalgico .

<<Dopo che mia madre morì dovetti andare ad abitare con mio padre , li tutto è cambiato , io sono cambiato , quindi non ti aspettare che io sia come una volta,il concilio mi ha mandato a recuperarti , ma prima devi bere questa>> tirò fuori dalla tasca una boccetta con un liquido rosso e me la lanciò , alzai lo sguardo su di lui

<<Che cos'è?>>......

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