ℭ𝔞𝔭𝔦𝔱𝔬𝔩𝔬 26

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Aspettai che Lux finisse di mettermi qualcosa sul viso e poi mi voltai verso di lui , i nostri occhi si incastrarono , ma per quanto mi potessi perdere nei suoi occhi non mi sarei dimenticata il suo comportamento, perciò quando cercò di afferrarmi mi alzai in piedi , abbassò la testa e mise le mani nei capelli color ebano tirandoli appena , i ricci rimanevano incastrati fra le mani e lui li tirava nervoso

<<Allora ? Sei rimasto senza lingua Lux?Parla altrimenti sai dov'è la porta >> alzò lo sguardo e si morse un labbro , era nervoso e si vedeva , ma non mi sarei fatta intenerire, si passò le mani sul viso

<<È stato difficile per me rivederti dopo tre anni viva e vegeta >> mormorò senza guardarmi , il suo sguardo vagò sulla mia stanza , scossi la testa amareggiata dal suo comportamento , si poteva essere stato traumatizzante vedermi dopo avermi creduta morta , ma nessuno aveva reagito come lui aveva fatto .

<<È una cazzata, è stato difficile per tutti , ma Gabriel non si è comprato così >> lui si alzò di colpo e mi fece arretrare fino a finire con le spalle contro alla parete , il mio respiro accelerò quando mi strinse il viso fra le dita

<<Gabriel ,Gabriel, Gabriel non stai mai zitta tu?>> mormorò ad un palmo dalle mie labbra , lo spinsi lontano da me in un moto di rabbia , pensavo davvero che sarebbe cambiato ? Infondo quello che ricordavo di lui erano solo ricordi di anni prima, probabilmente nemmeno io ero la persona che lui aveva conosciuto e con cui era cresciuto , e probabilmente non lo avrei più stata .

<<Sei venuto per comportarti così ? Ti sembra facile quello che sto passando io? Sai cosa vuol dire non ricordare nulla del poco passato , non ricordare dove sono cresciuta , il volto di mia madre e il suono della sua voce ? Sai quanto è difficile passare del tempo con delle persone che parlano di cose che non ricordo? Sentirsi messa da parte? Sentirsi stupida e inutile? No non lo sai , quindi se c'è qualcuno che deve fare la vittima in questa stanza , beh caro mio sono io.>> esclamai alterata nonostante la mia voce si incrinasse ad ogni parola , le cose poggiate sulla scrivania cominciarono a galleggiare per aria , Lux era paralizzato sul posto , nei suoi occhi c'era un fuoco, una tempesta

<<Ogni parola che mi hai detto è stata come un ascia che colpisce su una ferita già aperta Lux , non mi aspetto che tu capisca >> lui afferrò un libro e lo scagliò sul muro con violenza

<<IO TI SONO STATO ACCANTO AD OGNI PROBLEMA , AD OGNI LITIGO, TI HO IMBOCCATA QUANDO NON VOLEVI MANGIARE , TI HO FATTA RIDERE QUANDO NE AVEVI BISOGNO-urlò, ma il suo tono prese ad abbassarsi- e ora vieni qui , così sicura , così cambiata e mi sembra di non conoscerti , sei così diversa da prima >> mormorò alzando gli occhi ....

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