18. - Divorzio

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Treat people with Kindness, Harry Styles
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Se c'è una cosa che so perfettamente su di me è che non sono capace di flirtare.

No, sul serio, faccio pena. 

Potrei dimostrarlo raccontando uno dei miei numerosi tentativi falliti miseramente, ma ci tengo alla poca dignità che mi è rimasta e non ho intenzione di perderla così, quindi mi limito a dire che il mio essere sarcastica e il mio dire tutto ciò che penso senza pensarci due volte, rovina tutti i tentativi di approccio dei ragazzi nei miei confronti o i miei (che consistono solo nell'andarci a parlare, se dobbiamo essere sinceri) nei loro e siccome tutte queste imbarazzanti situazioni sono sempre state accompagnate dalle prese in giro dei miei amici e di mio fratello, adesso mi fa strano sentirmi fare dei complimenti da Camila e Ellie.

Appena ci siamo incontrate davanti ai nostri armadietti, ho raccontato tutto quello che è successo sotto i loro sguardi scioccati e quelli annoiati dei ragazzi, escluso Ryan che ogni tanto precisa il fatto di essere il mio preferito e di iniziare ad essere "geloso" di Carter.

"Insomma non capisco proprio questo tuo interesse per Carter, soprattutto quando ci sono io davanti a te che sono molto più bello, intelligente e simpatico di lui o meglio di chiunque altro." dice riprendendo il discorso una volta che ci siamo separati dagli altri. Dio, perché abbiamo questa lezione in comune?

"Quanta modestia." borbotto aumentando il passo anche se inutilmente dato che, per colpa di quelle gambe lunghe che si ritrova, Ryan mi raggiunge senza difficoltà mettendomi un braccio intorno alle spalle.

"In questo mondo non ci sarà mai qualcuno che riconoscerà il vero potenziale di una persona senza diminuirlo per colpa dell'invidia o aumentarlo per l'ammirazione, quindi tocca a te il duro compito di valutarti oggettivamente tesoro." dice dandomi un buffetto sul naso con la mano libera, mi scrollo il suo braccio di dosso e lo guardo curiosa dato che, nonostante il contesto, la sua frase è veritiera e mi fa anche pensare che ci sia qualcosa sotto

"E la gente cosa fa con te? Lo diminuisce e lo esagera?" chiedo curiosa e lui arriccia il naso per poi fare un sorriso sghembo "Beh, dipende a chi lo chiedi, perché se lo chiedi alle ragazze sappi in quel caso stanno dicendo la verità."

"Ryan!" lo richiamo ridendo e anche lui si lascia scappare una risata ma poi si ricompone e mi guarda con il solito sorrisetto "Tranquilla tesoro, non devi essere gelosa, per me non è contato niente, te lo giuro! Sei tu l'unico amore della mia vita."

Scuoto la testa divertita ed entro nella classe di matematica con lui al mio seguito mentre continua a sostenere che tutte le ragazze con cui è stato non sono nulla al mio confronto. Mi siedo al mio solito posto e lui si mette dietro me facendomi sospirare, questo ragazzo non mi lascerà mai in pace.

"Quando posso chiedere il divorzio?" gli chiedo ironica mentre la professoressa entra e tutti noi la salutiamo con un monotono 'buongiorno'. 

"Quando accetterai la mia proposta." ribatte prontamente lui facendomi sorridere. Mi giro e gli do le spalle prestando attenzione alla professoressa. 

Fra tutti, Ryan è la persona con cui sono entrata più in confidenza, nei miei limiti che lui ha abbattuto e io ho ristabilito più volte. Questo ragazzo è assurdo, davvero: supera la tua sfera intima senza che tu gli dia il permesso; ti tratta come se ti conoscesse da una vita, anche se vi siete presentatati il giorno prima e ti prende in giro anche se tu non gli hai dato la confidenza per farlo, tutto ciò però in maniera rispettosa e che non dà realmente fastidio. È una sottospecie di me in versione maschile più alto e ampliato all'ennesima potenza; l'unica differenza, che costituisce la differenza abissale tra me e lui ed è la sua caratteristica principale, è che lui è molto socievole, sempre pronto a stringere amicizia con qualcuno di nuovo mentre io sto bene nella mia cerchia stretta di amici.

Questa non è una fanfictionWhere stories live. Discover now