28 - Tempo per capire

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Can

E' stato il risveglio più bello  vissuto in questo lungo anno,  ho visto realizzarsi il mio desiderio più grande, baciarla e tenerla stretta tra le braccia, vorrei  non lasciarla andare mai più.

Ma ad un certo punto  lei si divincola, mi guarda scioccata perché sta cominciando a realizzare finalmente che sono reale, che  non sono una visione. Prego Allah che questo non la sconvolga, non ho mai desiderato farle del male nè prima con la mia partenza nè ora.

Il mio cuore è lacerato al vederla così sconvolta e ancora di più mi lacera vederla scuotere la testa, cosa significa?

Devo essere cauto ed avere pazienza, devo darle tempo di metabolizzare e capire la situazione, alzo le mani in segno di resa.

- Tamam, ok Sanem, prenditi tutto il tempo che ti serve per pensare e vestirti, io vado a preparare la colazione, mi trovi di là quando vuoi, va bene? Tranquilla, sono qui, sono aldilà di quella porta quando vorrai parlare con me ok? -

Detto questo lascio la stanza, chiudo la porta e mi ci appoggio contro per riprendere fiato, non deve essere affatto facile per lei, dopo tutto quello che ha passato le sue emozioni sono molto fragili, devo darle tempo e spazio.

Mi avvio in cucina per cominciare a preparare qualcosa da mangiare, Sanem ha sempre ragionato decisamente meglio a stomaco pieno. Mentre preparo qualcosa compongo il numero di Mihriban e la metto al corrente della situazione, è meglio che  per quel giorno nessuno venga al cottage di Sanem,  sarà lei se vorrà ad andare da lei, abbiamo bisogno di stare da soli per cercare di trovare un terreno d'incontro comune.

Mihriban è chiaramente preoccupata per la sua amica ma mi dice che ha fiducia in me, che saprò come gestire la situazione al meglio.

La colazione è pronta, mi sembra sia passata un'eternità da quando l'ho lasciata nella sua stanza quando, finalmente, sento aprire la porta.  Alzo lo sguardo e la vedo ferma lì che mi guarda con le mani nelle mani, chiaramente in imbarazzo.

Mi alzo e vado da lei, le prendo una mano e la porto alle labbra per baciarla.
-Vieni a sederti, la colazione è pronta -

Ci sediamo in un silenzio imbarazzato, solo il rumore delle stoviglie per un po', cerco di sbloccare la situazione.

-E' veramente bello questo posto, è un vero paradiso, il tuo cottage poi è davvero grazioso -

Mi guarda intenta senza parlare, continuiamo a mangiare nel silenzio più assoluto.

Comincio a sentirmi veramente nervoso, sembriamo due estranei al primo  appuntamento al buio quando nel mio cuore c'è tutto l'amore possibile per lei.
Sospiro pesantemente, lascio cadere la forchetta nel piatto  e decido di partire proprio da lì, dall'essenziale, dal mio amore per lei.

-Bak, guarda Sanem, può essere successo di tutto, rabbia, rancore, incomprensioni, errori, ma di una cosa ora sono assolutamente  certo, del mio amore per te.
Non c'è niente di più importante di te, voglio te, ti voglio nella mia vita e voglio essere nella tua se me lo concederai-

Mi guarda a lungo, l'espressione seria, non so cosa aspettarmi e come interpretare questo suo lungo silenzio, ma devo avere pazienza, devo darle il tempo di metabolizzare la situazione.

Si alza da tavola, mi guarda e con un filo di voce  mi dice - Scusami, ho bisogno di schiarirmi le idee, ho bisogno di muovermi e di pensare-

E con ciò esce dal cottage spedita, la vedo imboccare il viale che porta al porticciolo, sono costretto a lasciarla andare, non devo pressarla, ha bisogno di tempo ed io devo concederglielo, non posso fare altrimenti, non posso assolutamente rischiare di provocarle un'altra rottura emotiva.

Sistemo la cucina per poi dirigermi a mia volta verso il mare, rimango ai margini della foresta senza farmi vedere, devo solo accertarmi che stia bene. E' seduta sul pontile con i piedi che ciondolano nel vuoto, assorta nei suoi pensieri guarda in alto il cielo azzurro in cui si rincorrono nuvole bianche di tutte le forme, ha sempre trovato conforto nella natura, spero che anche questa volta le sia d'aiuto.

Prego che trovi la forza per affrontare la realtà che ha di fronte  e di perdonarmi per averla lasciata. Lo spero...

Il ritornoWhere stories live. Discover now