parte 9

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* PARTE D'AUTORE *

Mettete la canzone quando vedete questo: *
Detto questo vi lascio, ciauu🖤.

* T/N *

C'erano solo quei due buchi neri che mi risucchiavano ogni volta, anche solo pensandoli.

Sentii di nuovo una morsa allo stomaco e alla gola ma più forte di prima sentivo come se stessi per morire asfissianta da un momento all'altro.
Non riuscivo a guardarlo in volto, per così dire visto che era  interamente bendato; a differenza  lui mi guardava dritto negli occhi e,quasi miracolosamente, senza indifferenza anzi aveva un strano luccichio in essi.

Aizawa: "Signorina T/n non eviti il mio sguardo"

T/n: "..."

Aizawa: "Così non va, deve essere più rispettosa nei confronti di un suo sensei quante volte dovrei ripeterlo, mh ?"

Io non alzai lo sguardo neanche un po' e capii che non gli andò molto giù. Sentii le sue dita sul mio mento e con delicatezza e senza esitazione guidò il mio viso verso la sua direzione. Spalancai gli occhi e rimasi ferma poiché non avevo il coraggio di fare il minimo movimento e infondo non volevo. Stavo diventando rossa peperone e dentro di me stavo facendo lo stesso suono che fa una pentola a pressione.
Decisi,con tanta delusione, di sciogliere la sua presa e di girare la testa...dovevo difendere la mia reputazione.
Ma il maledetto sensei ne approfittò per afferrarmi il braccio e di buttarmi sul letto praticamente su di lui!
Ero seduta in modo scomodo sulle sue gambe ed eravamo a tre centimetri di distanza, mentre lui,ci avrei giurato, mi fissava con un ghigno sotto alle bende. Di una cosa  ne ero sicura: Aizawa non era il sensei che avevo conosciuto in classe; e questo mi spaventò molto.
Lasciò il mio braccio e poi, con mia enorme sorpresa, mi prese per le spalle e facendosi più avanti mi rimise sulla sedia(non chiedetemi con quale forza e come può essere possibile perché non lo so ma è figo e quindi sssssh🤫)
Dopo poco la porta della stanza fu aperta da un dottore che si girò verso di noi e poi grugnì con fare superiore aggiustandosi gli occhiali.
Io sentendomi leggermente a disagio mi alzai dalla sedia, feci un'inchino veloce e scappai da quella stanza chiudendo la porta che poco dopo si aprì facendo intravedere il dottore che si posizionò davanti a me con fare saccente.

Dt.: "Signorina per caso il Signor... Aizawa si è comportato stranamente?"

T/n: "Mh...sì"

Dt: "Stia tranquilla è solo un effetto collaterale delle medicine che gli abbiamo dato. Non si preoccupi"

T/n: "Ok, grazie.  Buon lavoro."

[ * ]

Iniziai a camminare con le stampelle verso la mia stanza. Ad ogni mio passo aumentavano i sensi di colpa che, ebbi paura di dover sopportare per tutta la vita. Era ciò che meritavo però dovevo nasconderli  perché io ero un villain, non potevo permettermi il lusso della sincerità.

* skip time*

Oramai erano passati due giorni e per me era la solita routine: Dormire, mangiare, prendere le medicine, visita,dormire e... dormire.
Stavo cercando di non pensare a nulla e dormire, quando vidi le tende della stanza fare un movimento ambiguo, cercai di non darci peso però il mio istinto mi diceva di rimanere in allerta e non potei non farlo. Dopo qualche minuto feci un respiro di sollievo, nonostante avessi ancora quel "nodo" in gola, e quasi mi rassegnai che la mia giornata sarebbe stata come tutte le altre; quando davanti a me si presentò una figura che riconobbi subito: Tomura.

Tomura: "Ehy..."

T/n: "Che vuoi"

Tomura: "Non ti dovevi immischiare, ti avevo avvisato..."

T/n: "MA NON SAPEVO CHE AVESTE FATTO UN BACCANO DEL GENERE! SEI STATO UNO SCONSIDERATO HAI AGITO ALLE SPALLE DI ALL FOR ONE E NON C'È BISOGNO DI SCOMMETTERE SUL FATTO CHE LO SA GIÀ!"

Tomura: "CAZZO ALLORA NON CAPISCI PROPRIO NIENTE!"

T/n: "COSA DOVREI CAPIRE!SE NON LO CAPISCO SPIEGATI MERDA!"

Tomura: "SONO PREOCCUPATO PER TE PORCA ALL MIGHT!"

T/n: "Cosa...cosa hai detto?"

Tomura: "Hai sentito!"

Il mondo mi cadde addosso, il motivo? Non lo sapevo neanche io ed era meglio così.
Nel mio cuore sentivo una vocina che mi diceva di non farlo, ma io non riuscii ad ascoltarla.

T/n: "Che cretinata, davvero pensi di essere qualcosa per me? Ma non farmi ridere...l'unica cosa che conta per me non è neanche la vita e pensi che mi interessi di te. Sembri così patetico..."

Tomura: "Cosa...perché dici questo? Siamo fratelli, siamo praticamente cresciuti insieme; e ora mi dici questo? Io...io non capisco"

T/n: "Puoi anche non capire basta che te ne vai, non voglio avere qualcuno di così patetico vicino a me"

* TOMURA *

Sentivo le mani tremare ad ogni sua parola che sputava con estrema freddezza e acidità.
Sentii quel poco di cuore che mi aveva dato andare in frantumi; quei pochi ricordi felici passati con "mia sorella" si sgretolarono lentamente facendomi solo stare peggio e quella poca tenerezza che avevo ottenuto da lei divenne solo un incubo tra i tanti che potrebbe fare un Villain.
La sua ultima parola mi fece male alla testa e non riuscii a togliermela dalla testa.

T/n: "Vattene"

Tomura: "Va bene, quando esci da quest'ospedale vieni alla base che Dabi ti vuole vedere"

Quelle parole le pronunciai senza un'emozione, come ogni parola che sarebbe uscita dalla mia bocca da quel giorno in poi...

* T/N*

T/n: "Fratelli...Ma scherziamo?"

Sussurai quella frase ma ebbi la sensazione che la stava dicendo qualcun'altro.
Sprofondai nel materasso bianco e chiusi gli occhi che aprii dopo poco, quando una donna entrò nella stanza e si diresse verso di me; il suo viso era coperto da un berretto per bambini.
Ad un tratto alzò lo sguardo e appena incontrò il mio sguardo iniziò contorcersi  dal dolore e iniziò a cacciare dalla bocca e dal bacino il liquido rosso cremisi afferrando la fine delle lenzuola bianche.
Presa dall'ansia toccai il mio occhio sinistro e  capii che non avevo più la benda.
La donna respirò l'ultima volta e poi mi guardò negli occhi. Mamma...

T/n: "MAMMA!!"

Mi misi una mano sulla bocca e iniziai a piangere senza sosta gridando il suo nome infinte volte. Cercai di alzarmi ma non ci riuscivo ero bloccata in quel letto bianco con  il bordo delle lenzuola ormai sporco di sangue.
Sentii dei passi veloci farsi sempre più vicini alla stanza.
Non riuscivo a smettere di piangere.
Ad un certo punto, presa dalla stanchezza e dall'odio, afferrai la prima cosa affilata che trovai vicino a me e recisi il mio occhio sinistro. Urlai dal dolore.
Abbassai lo sguardo e vidi quel colore così familiare che però odiavo a morte, sporcarmi le mani. Sentii la porta aprirsi e vidi un numeroso gruppo di persone farsi avanti.

? : "CHIAMATE GLI HERO...ORA!!!"

Io continuavo a gridare ma la gente stava solo a guardare, non muoveva un dito e la loro espressione, un misto tra terrore e rabbia, mi fece sentire piena di odio e più disperata di prima.

T/n: "PERCHÉ NON FATE NIENTE?!! PERCHÉ??! Perché..."

* SPIGOLO D'AUTORE *

( Mi maledico da sola per il gioco di parole che ho fatto con il nome che ho dato a questa parte).
Allooora, non so se mi piace devo dire sono rimasta confusa da quello che ho scritto io stessa. In realtà non avevo molte idee però poi ho iniziato a scrivere e non mi sono riuscita a fermare🤷🏻‍♀
Ho intenzione di scrivere un'altro libro ma non ne sono sicura, nel caso lo scriverò non lo pubblicherò subito. Comunque io faccio parte di un gruppo di scrittori/rici e stiamo scrivendo insieme(aizawawifes89) una raccolta di one shot su Aizawa:  "♟Aizawa Shota- one shot-". La trovate nel mio elenco di lettura; detto questo
Buona lettura a tutti. Ciauuu💜🖤

-  Meow-Sensei🐾 -  Aizawa × Reader Vi.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora