parte 15

396 25 5
                                    

(24 ore prima, 2° parte)
* T/n *

Stavo sul divano a vedere a/p  (anime preferito) quando, vedendo l'orologio, mi accorsi di aver fatto molto tardi erano le 4:39. Mi alzai e andai in bagno per lavarmi e mettermi il pigiama.
Mi stesi sul letto,mi rigiravo in esso sentendo una strana sensazione. Mi alzai lentamente, uscii dalla mia stanza e mi avvicinai all'isola della cucina.
Presi dal frigo una lattina di caffè freddo e mi stesi sul divano. Ero così concentrata su i miei problemi che non mi accorsi di una chioma rossa che si era addormentata sul divano.
Capii chi fosse, mi sentivo di dover fare qualcosa così ,in un gesto naturale, gli poggiai un plaid addosso cercando di non fare il minimo movimento per non svegliarlo. Cosa che non successe poiché aprì i sui grandi occhi che luccicavano nonostante il buio.

Kirishima: "T/...T/n"

T/n: "Mh?"

Kirishima: "Ti va di vedere un film mangiando ramen?"

T/n: "Non me lo farò ripetere due volte."

Mi alzai dal divano accesi la luce di una lampada e presi il ramen istantaneo dal frigo per poi riscaldarlo nel microonde.
Kirishima si sedette sul divano e si accovacciò nella coperta.
Presi il ramen per poi prendere il computer e le cuffiette; lo poggiai sopra al tavolino davanti a noi e poi mi sedetti sul divano.

T/n: "Che vuoi vedere?"

Kirishima: "Che ne dici di Human Lost?"

T/n: "Mh va bene."

Iniziammo a vederlo anche se alla fine iniziammo a giocare con i pop-corn con il film da sottofondo.
Erano le 7:45 quando aprii gli occhi lentamente e abbassando lo sguardo vidi la testa di Kirishima sulle mie gambe. Il mio cuore iniziò a battere più forte e i miei respiri si accalvano fra loro impedendomi di respirare bene. La mano destra mi tremò per un attimo ma subito dopo riprese a tremare incontrallatamente. Il nodo alla gola che sopportavo quotidianamente divenne più grande della mia gola fino a chiudermi le vie respiratorie. Mi alzai dal divano facenso cadere la testa del rosso sul divano. Arrivai zoppicante e senza ossigeno al balcone. Lo aprii e  mi poggiai alla ringhiera con le gambe e le mani tremolanti. Le mie gambe scivolavano giù e mi portavano con loro trascinandomi in uno stato di "morte" lenta e sofferente. Sentivo la testa girare e iniziai a vedere buio. Quel ricordo mi passò davanti come la vita fa prima che arrivi la morte...forse per renderla più leggera o più...pesante? Credo non ci sia una risposta a questo e mai ci sarà.
Sentii dei passi correre verso di me e subito dopo delle mani prendermi saldamente ma meticolosamente. Mi allontanavo sempre di più dal balcone così come la speranza di aver perso un ricordo.

* skip time * (Bakugou)

Avevo appena finito di fare palestra quando, mentre andavo nel bagno della mia stanza, vidi capelli di merda in panico e che si manteneva un lato della testa.
Mi avvicinai preoccupato.

Kacchan: "Che cavolo è successo capelli di merda?!"

Kirishima: "T/...T/n non si è sentita bene l'hanno portat-"

Kacchan: "Non me ne frega nulla di quella! Che ti è successo ho chiesto!"

Kirishima: "I...io sto bene"

Kacchan: "No che non stai bene!, cos'hai alla testa? Perché la copri?"

Kirishima: "Nulla..."

Mi avvicinai a lui e gli spostai la mano dal viso prendendola per il polso e poi osservai. Aveva un livido grandissimo e un po' di sangue.
Sciolsi la presa dal suo polso e poi andai nel mio bagno.
Entrai, presi una piccola borsa e ritornai da Kir...capelli di merda.

Kacchan: "Siediti"

Kirishima: "O...ok."

Mi sedetti anche io vicino a lui. Aprii la borsa,presi il disinfettante, la crema  e un cerotto.
Mi girai verso di lui e avvicinia il suo viso al mio girando la parte del livido verso di me.
Presi la crema e la misi delicatamente sul livido poi presi il disinfettante e disinfettai il graffio un po' distante dalla chiazza color viola.
Improvvisamente mi fermai ad osservare il suo viso. I suoi lineamenti ben definiti le ciglia lunghe e le sue labbra grandi e definite.
Si avvicinò lentamente e io legato a la mia paura non riuscii a muovermi.
Ad un certo punto impugnò il bordo della mia maglietta e mi tirò verso di lui facendo combaciare le nostre labbra in un bacio tutt'altro che casto. Mi afferrò le gambe e mi costrinse a sedermi su di lui.
Le nostre lingue si intrecciavano in una danza lenta e bisognosa.
Il rosso mi prese di peso costringendomi ad allacciare le gambe attorno alla sua vita. Continuando a baciarci entrammo nella mia stanza e lui mi butto sul letto.
Ad un certo punto infilò la sua mano sotto la mia maglietta e iniziò a lasciarmi piccoli baci il petto.

-  Meow-Sensei🐾 -  Aizawa × Reader Vi.Where stories live. Discover now