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Gemma

Esco dall'edificio quando ormai è buio, le giornate non si sono ancora allungate però la mattina esci con un una temperatura piacevole e poi verso sera torna tutto più fresco, siamo a fine febbraio e non vedo l'ora che arrivi la primavera per vedere sbocciare i fiori lungo le vie e sul mio misero balcone dove coltivo diversi tipi di fiori dai geranei alle margherite.
Fiori che non hanno bisogno di grande cura, perché non ho mai avuto il pollice verde, da piccola per errore diedi dell'acqua calda sui fiori di mia nonna e glieli uccisi.
Mi aspettavo una lavata di testa ma si mise a ridere quando andai a comprarne un mazzo finti al negozio vicino casa sua per sperare che non se ne accorgesse.
Mia nonna Giuseppina mi manca come i miei genitori, era vedova fin da giovane, aveva cresciuto mia madre da sola perché nonno era purtroppo mancato sul lavoro in fabbrica, ma non le ha mai fatto mancare assolutamente nulla, e mia madre lha sempre ringraziata per tutto quello che le aveva dato.
Lei mi aveva lasciata pochi mesi dopo i miei genitori, era troppo il dolore di averli persi, amava mio padre come se fosse suo figlio e per un errore umano le era stata portata via tutta la famiglia, proprio come a me, e ancora di più aveva sofferto quando ero stata affidata ai miei zii anziché a lei, ma io mi ribellavo e andavo tutti i pomeriggi dopo scuola a trovarla e mi insegnava a cucire a maglia e mi preparava merende golose dal panino col salame ai biscotti di frolla e gocce di cioccolato.
Il rumore delle auto mi distrae dai ricordi, e mi guardo intorno vedendo se Jared è venuto veramente a prendermi, ma dopo cinque minuti mi accorgo che di lui nemmeno l'ombra così attraverso il marciapiede e vado verso la fermata dell'autobus che mi riporterà a casa, non vedo l'ora di farmi una bella doccia calda e poi mangiarmi qualcosa guardando il programma di dolci che trasmettono il giovedì sera, è così buffo vedere i concorrenti imprecare contro il tempo e le prove difficili ma poi venire ripagati dei bellissimi dolci che sfornano.
Il viaggio in autobus dura quaranta minuti, pensavo ci mettesse di più visto le strade ancora leggermente sporche, ma per fortuna arrivo giusto in tempo, come da programma.
Inserisco la chiave nel portone e vado verso la cassetta delle lettere a vedere se è arrivata qualche altra sorpresa, e con sorpresa intendo le bollette che ultimamente sono sempre più care, faccio estrema attenzione ai consumi dall'acqua alla luce, ma a quanto pare non serve a molto.
Vorrei sapere il ragazzo che abita con la madre tre piani sopra di me quanto spende visto che sua madre è casalinga e passa tutto il giorno a pulire casa (oltre a fare la pettegola) e suo figlio da sempre feste che trema la casa.
Per fortuna non trovo niente così prendo l'ascensore e salgo al mio piano, mentre sale inizio a togliermi il giubbotto e le scarpe, tanto su quel piano vivo solo io.
L'altro appartamento è sfitto da settimane, lo chiamano l'appartamento degli spiriti perché chiunque ci vive dice che sente rumori o voci, e quindi per paura e superstizioni è vuoto.
Appena entro il calore di casa e il profumo delle candele al muschio si diffondono nell'aria, segno che la mia migliore amica è passata da casa mia per lasciarmi qualcosa e poi è scappata.

Tesoro ciao!
Ho pensato di lasciarti un profumo della Scozia, le ho comprate pensando a te!
Scusa se non sono restata ma ho un sacco di cose da fare...
Che ne dici domani di un drink ?
Ti amo!
Rosa

Sorrido come se avessi letto chissà che cosa, e dopo aver chiuso la porta vado a vedere le candele che mi ha comprato questa volta e le adoro, oltre al profumo fantastico hanno anche una forma particolare, sono a forma di cuore e piene di brillantini, proprio come piacciono a me.
Ha una passione per le candele da tanto tempo, diciamo che quando lho conosciuta ha quasi preso fuoco con un cero, però a parte quel momento che direi esilerante, ogni viaggio che fa me ne porta qualcuna, quando era stata in Giappone me ne aveva portata una al the matcha ma era troppo forte che la misi sul balcone a raffreddare, solo che cadde e vabbe si era sfracellata al suolo, ma lei questo non deve saperlo o credo che mi ucciderebbe.
Lei comunque è l'unica ad avere una copia della chiave del mio appartamento, come io ce lho del suo, c'è un legame così forte e pieno di fiducia che ne sono davvero contenta.
Decido di mandarle un breve vocale dove la ringrazio e accetto il suo invito e dopo averlo posato sul divano, o meglio lanciato, vado in bagno. Ogni volta che faccio una doccia apro sempre prima l'acqua calda e poi mi spoglio, così quando entrerò nel box doccia mi scalderó subito.
Appena accendo la luce vedo che più che un bagno è diventato un laghetto, faccio correre gli occhi lungo tutti i rubinetti presenti ma sono chiusi, finché il mio occhio non cade vicino al calorifero dove c'è la lavatrice e vedo che è da lì che esce l'acqua, così mi Tolgo le scarpe e i calzini e vado a vedere come fermare questo casino, ci mancava solo l'acqua oggi.
Tocco con le dita il tubo che mi porta l'acqua in bagnoè usurato, non ci avevo mai fatto caso, ma credo che sia da un po che è in queste condizioni e adesso ha deciso di farmi questo scherzetto.
Prendo degli stracci e tampono l'acqua e ci metto vicino anche un secchio, l'unica soluzione è andare al negozio di ferramenta che fa orario continuato fino alle 20 e chiedere aiuto così esco dal bagno e dopo essermi asciugata i piedi e rimesso le scarpe e la giacca corro in strada frustrata verso il ferramentista.

" no la prego davvero ho bisogno di qualcuno, non posso stare così fino a domani, esce molta acqua, rischio che mi si allaghi tutto l'appartamento" dico amareggiata
" mi dispiace signorina, ma il tecnico non c'è, anzi, dovrebbe essere libero da fine settimana prossima" dice il proprietario scuotendo la testa
" non posso stare una settimana qua! C'è un modo che possa farlo io?" chiedo scocciata
" ehm... Non credo che se ne intenda di chiavi inglesi e roba del genere" dice cercando di farmi capire che rischierei solo di far peggio
" senta mi dia tutto l'occorrente e cercherò qualcuno che mi aiuti"dico mentre lo vedo andare per le corsie e prendere tutto il necessario, e dopo avergli lasciato ben trenta euro torno a casa amareggiata e preoccupata, averlo saputo prima l'avrei fatto cambiare da tempo, ma ormai il danno era fatto.
Cammino lungo il marciapiede e l'ora di cena è bella che passata, missa che non toccherò cibo dall'ansia che ho di trovarmi domani mattina l'appartamento allagato.
" ehi ciao" mi sento chiamare alle spalle così mi giro e vedo Jared
" ciao" dico tranquilla e aspettando che dica qualcosa
" scusa se non sono venuto oggi, ma ho avuto un contrattempo a lavoro" dice mentre si passa la mano tra i capelli nervoso
"sinceramente è stato meglio così. E poi non mi devo giustificare niente. Sono una ragazza a cui hai dato un passaggio. Fine." dico cercando di non far trasparire che infondo avrei voluto vederlo risentire il suo profumo e calore.
" Gemma perché mi tratti così? "dice mentre si avvicina e siamo molto vicini
" è stata una brutta giornata. E sta finendo in bellezza" dico facendogli vedere il sacchetto del negozio
" pensavo fossero alcolici. Che è successo?" chiede curioso
" si è rotto un tubo in bagno. E nessuno può venire ad aiutarmi" dico sbuffando
" io potrei aiutarti. Sono capace" dice mentre aspetta una mia risposta
" no sarebbe troppo. Già questa mattina hai fatto tanto per me" dico facendo un timido sorriso
" per favore fatti aiutare. Voglio scusarmi per questa mattina. So di averti detto qualcosa che ti ha fatto sentire male, ferita. Prometto che faccio e me ne vado" dice alzando le mani in segno di preghiera
" va bene dai. Ti faccio strada" gli dico mentre vedo che mi si affianca e così poco dopo saliamo al mio appartamento e dopo avergli fatto posare la giacca sul divano gli mostro il bagno e il danno.
" cavolo... Okay hai una casetta degli attrezzi?" mi chiede mentre si leva le scarpe e le calze
" ehm si! E poi ho comprato queste cose qua" gli dico passandogli il sacchetto
" okay allora prendi la casetta per favore così inizio. Tu se vuoi intanto prendere altri stracci" annuisco e faccio come mi dice così mentre sistema il tubo io svuoto in cucina il secchio e torno da lui ad osservare
" non sapevo fossi anche un idraulico" gli dico spiritosa
" beh diciamo che si me la cavo. Mio padre mi ha insegnato tante cose, tra cui le basi in casa. Ma non ti sei mai accorta di questo tubo?" chiede mentre me lo fa vedere e mi rendo conto che adesso che è tolto è peggio di quanto mi aspettassi
" no... Mi dispiace. Comunque dopo ti pago. Come se fosse l'uscita di uno specialista " gli dico seria mentre metto il tubo in un angolo del bagno
" mi offenderesti. Comunque lho cambiato, adesso controllo che i bulloni siano ben avvitati e che non ci siano problemi con tutti i rubinetti " annuisco e poco dopo più di mezz'ora sembra tutto risolto, si alza facendo attenzione a non scivolare e vedo che ha tutti i pantaloni e la maglietta macchiati di sporco e di acqua
" accidenti ti sei rovinato i vestiti "gli dico mortificata
" esiste la lavatrice e un phone, mi asciugheró e appena arrivo a casa mi cambio e li metto a lavare. Non ti preoccupare. Quando si lavora ci si sporca no? Mi dice sorridente
" giusto! Allora adesso devi solo provare che sia tutto okay giusto?" gli chiedo mentre gli porgo un asciugamano pulito
" esattamente... Io provo questi, tu prova la doccia okay?" vedo che apre il rubinetto del lavandino ed è tutto apposto, così mi fa cenno di aprire l'acqua solo che anziché uscire il getto dal soffione esce dal doccino a parete spruzzando acqua come una fontana così mi fiondo a chiuderlo ma sono totalmente zuppa
" direi che è apposto cosa dici?" mi chiede cercando di non ridere ma quando vede la mia espressione scoppia a ridere contagiandomi
" si anche se sembra che siamo andati in piscina" gli dico mentre mi sposto
"attenta!" sento che grida ma scivolo sul foglio di carta bagnato e come questa mattina le sue braccia mi prendono prima che tocchi il marmo del pavimento
" grazie" gli dico mentre alzo lo sguardo e vedo i suoi occhi blu nei miei e credo che le mie guance si siano tinte di rosso
" è la seconda volta oggi eh?" chiede mentre sento il suo respiro infrangersi sul mio viso
" mhm si" dico mentre non stacco gli occhi dal suo viso
"hai degli occhi... Bellissimi lo sai?" mi dice mentre con una mano mi scosta una ciocca dal viso
" anche tu" gli dico come ipnotizzata e le nostre bocche si stanno per avvicinare, sento le gambe di gelatina e chiudo gli occhi pronta alla sensazione delle sue labbra sulle mie

Buongiorno e come promesso un piccolo pensiero per voi ❤️
Vi auguro una buona giornata!



Un cuore per dueDonde viven las historias. Descúbrelo ahora