Chapter forty four: an escape

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"There must be somethin' in the water
'Cause every day, it's gettin' colder
And if only I could hold you
You'd keep my head from goin' under"
-canzone: Bruises by Lewis Capaldi
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ERA PASSATO UN po' di tempo dall'ultima volta che Ophelia aveva visto la luce del giorno.

Non era sicura di quanti giorni fossero passati da quando era arrivata lì. Draco aveva inventato scuse per andare alla prigione quasi ogni giorno. Non aveva trovato un modo per tirarla fuori con successo. Si sentiva estremamente in colpa per il fatto che lei stesse praticamente morendo di fame nel suo seminterrato.

Non aiutava il fatto che Bellatrix facesse sempre visita a lei e agli altri prigionieri ogni mattina.

Si sedette con la schiena premuta contro il muro freddo. Il suo corpo dolorante, picchiato intorpidito.

Ophelia deglutì a fatica e si strinse le ginocchia al petto. I suoi denti le tirarono la pelle del labbro, cercando di impedirgli di fare domande. Chiuse gentilmente gli occhi e iniziò a cantare piano a sottovoce.

"Once I had a love in it was a gas
Soon turned out had a heart of glass"

Aprì gli occhi e fissò il pavimento di cemento mentre cercava di calmarsi cantando la sua canzone di conforto. Non aiutava come faceva di solito.

"Seemed like the real thing , only to find
Mucho mistrust, love's gone behind-"

La sua voce cominciò a incrinarsi mentre pensava a sua madre. Deglutì cercando di soffocare i singhiozzi che stava trattenendo. Voleva Draco. Aveva bisogno che lui scendesse qui e liberasse lei e tutti gli altri prigionieri.

Voleva tornare a casa.

La sua vista cominciò ad annebbiarsi mentre le lacrime le scivolavano sulle guance ammaccate. Si tolse gli occhiali rotti e li mise sul pavimento accanto a lei. Avvolse le braccia di nuovo intorno alle sue gambe e appoggiò la fronte sulle ginocchia.

"Amore non piangere"

La sua testa scattò all'improvviso per la voce.

Draco si guardò rapidamente intorno nel sotterraneo buio, assicurandosi di non essere visto da nessun altro. Si inginocchiò davanti a lei e tirò fuori qualcosa dalla tasca. "Mangia." Le diedeuna mela verde nelle sue mani tremanti.

Scosse la testa "Non posso," sussurrò "Non quando gli altri non mangiano."

Aggrottò la fronte "Ophelia" avvertì "Hai bisogno di mangiare io-"

"No," protestò "Non è giusto".

"Beh , la vita è ingiusta" guardò mentre il suo labbro inferiore tremava. Sospirò e le pose accanto la mela "Ti tirerò fuori presto," le mise le mani sulle ginocchia "Veramente molto presto, ho un piano."

Ha inclinato la testa "Qual è?"

Si leccò le labbra secche "La prossima settimana, di notte ti porterò di sopra di soppiatto, ti prenderò la tua bacchetta e poi ti materializzerò fuori di qui." La sua voce era appena sotto un sussurro. "Va bene?"

Lei annuì e gli fece un debole sorriso "Sì," la sua voce risuonò.

Draco sentì un senso di colpa formarsi nel suo stomaco mentre la osservava. Era lì da più di un mese. Un mese. Sapeva che lei non lo sapeva. Non c'era nemmeno un modo per lei di dire che ora del giorno fosse. Come avrebbe potuto conoscere la quantità di tempo trascorso? Come avrebbe fatto a sapere che suo padre aveva messo una parte del guadagno giornaliero su come sua figlia era scomparsa?

yellow - Draco Malfoy ; traduzione Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora