2. Non vale! mi hai fatto legare!

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Rimasto solo, accesi l'acqua della doccia e sistemai i vestiti che avevo in valigia nell'armadio. Mi diressi in bagno e lasciai che l'acqua calda sciacquasse via tutti i miei pensieri. Essere scappato da Redditch non mi aveva fatto sentire meglio, sapevo di essere fuggito dai miei problemi famigliari, dalla violenza ripetuta che avevo subito da parte di Nick, dal rapporto complicato con i miei coetanei e da tutte le paure che mi assillavano. Ero un codardo...

Dopo una quindicina di minuti, o meglio, tre canzoni di Ed Sheeran, uscì asciugandomi e indossando una maglietta nera e un paio di pantaloncini bianchi. Quando scesi al piano di sotto vidi i miei amici radunati in salotto, Niall giocava a just dance mentre Zayn e Liam erano accoccolati sul divano, uno tra le braccia dell'altro che si facevano le coccole. Bleah.

<<Harry! ehi>> esclamò Niall con il fiatone, causato dalle mosse di danza. Sorrisi e mi sedetti sul divano accanto a loro <<non guardarci come se ti facessimo venire il diabete>> mi rimproverò Zayn ridendo di cuore <<ma è la verità, siete troppo dolci>> sorrisi facendogli una linguaccia scherzosa <<siamo esattamente come tutte le coppie, sei tu che trovi particolarmente schifoso l'amore>> sbuffò Niall sapendo che l'idea che mi ero fatto sull'amore e il sogno delle anime gemelle erano stati rovinati da Nick <<non è vero>> arricciai il naso. <<Voglio vedere quando troverai il ragazzo o la ragazza che ti prenderà realmente il cuore, in quel momento sarà tutto diverso e diventerai come sono io>> ridacchiò Liam scompigliandomi i ricci <<fidati, una volta ci credevo, è stato stupido>> mi lasciai sfuggire sprofondando meglio sul divano <<Harry>> mi richiamò Niall smettendo di ballare per guardarmi con i suoi occhi blu preoccupati <<sto bene, era tanto per dire>> sorrisi debolmente, facendogli l'occhiolino <<allora balla con me>> strabuzzai gli occhi.

Ma che diavolo? Non poteva averlo detto sul serio
<<Come?>> mormorai, profondamente confuso <<ti sfido ad una partita di just dance, accetta se hai il coraggio>> disse Niall ghignando in segno di sfida <<ti odierò a vita Nialler, non posso crederci>> sbuffai, alzandomi controvoglia e prendendo il joystick che il biondino mi stava porgendo...

Iniziò la canzone e sulle note di Perfect di Ed Sheeran iniziai a seguire le mosse segnate sullo schermo ricevendo sempre il massimo del punteggio, la cosa divertente fu vedere Niall che s'impegnava per ricevere un semplice "bravo", mentre io ricevevo un "perfetto" senza muovere un dito: funzionava così con quel dannatissimo gioco e io lo sapevo. <<Non è giusto! Devi metterci un po' di allegria!>> protestò il biondino respirando a fatica per i continui saltelli <<non sto barando, sto seguendo le regole perciò pensa a non perdere>> ribattei, agitando il braccio per concludere le ultime note...

Dopo alcuni secondi la canzone finì segnando la mia vittoria schiacciante e la sconfitta del biondino.
Stavo per sedermi di nuovo quando Niall mi tirò per un braccio, segno che voleva la rivincita.

Stavamo ballando quando la porta di casa sbatté segnando il ritorno di Louis, io e il biondino lo ignorammo continuando con la coreografia. Sorrisi vedendo sullo schermo che stavo vincendo, eravamo a metà della canzone quando Niall fece un cenno con il capo e dopo qualche istante sentii due braccia stringermi i fianchi per poi immobilizzarmi contro il divano...

<<Ma che?>> boccheggiai sentendomi stretto contro un petto marmoreo <<lasciami andare!>> sbuffai di nuovo, leggermente spaventato <<ho vinto!>> gridò Niall saltando come un bambino felice <<non vale! Mi hai fatto legare!>> sbuffai, mentre il castano continuava a tenermi le braccia dietro la schiena <<Louis liberalo>> sorrise il biondino e immediatamente le braccia del ragazzo dietro di me mi lasciarono libero, sentii Zayn e Liam ridere come due cretini. Mi allontanai <<Nialler se avessi saputo quanto eri barone non avrei mai giocato>> mormorai, accasciandomi sul divano accanto ai miei amici <<oh riccio non ti scaldare per una semplice partita>> esordì Louis puntandomi i suoi occhi blu sul viso <<fottiti>> risi alzando gli occhi al cielo <<coraggioso il piccolino>> mi prese in giro il diciottenne, sdraiandosi accanto a me <<piccolino?>> domandai alzando un sopracciglio nella confusione più totale <<già, perché non lo sei?>> rispose semplicemente Louis facendo ridere tutti <<fottiti>> sbuffai.

Passammo il resto del pomeriggio a parlare del più e del meno, stavo ridendo quando sentii il cellulare nella mia tasca squillare, mi allontanai dai ragazzi facendogli vedere il display: Papà...

Presi una quantità infinita di coraggio, uscendo nel giardino, e risposi <<pronto?>> <<ciao figliolo, possiamo parlare?>> domandò la voce dall'altro capo del telefono: sembrava parecchio nervoso <<evidentemente sì, dato che ti ho risposto>> dissi schietto: dopo tutto quello che mi aveva fatto passare negli ultimi due anni non aveva il diritto di considerarsi padre <<devi sempre ignorarmi o rispondermi male?>> chiese trovando anche lui un po' di coraggio <<scusa se non sono un bravo figlio, forse è colpa dell'uomo che non mi ha cresciuto perché era impegnato a rifiutare la mia sessualità>> ridacchiai amaramente. Lui rimase in silenzio. Colpito e affondato, pensai...

<<D'accordo ti ho chiamato per chiederti se stavi ancora con quel certo Nick>> rabbrividii <<ovvio che no, credevi che sarei rimasto con lui dopo ciò che mi ha fatto?>> domandai scettico, o meglio, quasi scioccato. Volevo cercare di dissimulare la paura che provavo: ero terrorizzato al suono di quel nome <<hai ragione, non ci avevo pensato>> disse l'uomo <<perché non mi dici il reale motivo per cui mi hai chiamato?>> chiesi, sospirando pesantemente <<mi sposo di nuovo e stavo pensando di darti due opzioni: o vieni a vivere da me o le nostre strade si divideranno, già il fatto di avere un figlio gay è un grosso peso...>>

Non lo lasciai concludere, gli chiusi la telefonata in faccia e lanciai il telefono per terra, vaffanculo universo..

Mi asciugai gli occhi e tornai in salotto, Zayn mi corse incontro picchiettandomi un dito sulla spalla per farmi alzare il volto <<cosa ti ha detto?>> <<si sposa>> sussurrai, lasciandomi sfuggire una lacrima che il mio amico asciugò immediatamente: sapeva meglio di me quanto detestassi mostrarmi così fragile <<andrà tutto bene vedrai, non stare così>> sorrise Zayn abbracciandomi <<sto bene, torna dagli altri, io vado in camera>> dissi semplicemente, cercando di tenere il respiro regolare <<va bene, spiegherò io tutto a Niall e Liam>> concluse Zayn andando verso il salotto.

Arrivai in camera a tentoni, a ogni passo mi ripetevo di non poter crollare, di non poter stare male. Dovevo essere forte eppure, un enorme peso mi comprimeva il petto e m'impediva di sorridere come facevo un tempo...

Un cuore per due -larry stylinson🖤Where stories live. Discover now