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Recupero la mia piccola borsetta nera a tracolla di Furla, nel quale inserisco lo stretto necessario e sono finalmente pronta.

Raggiungo Fabio che mi sta aspettando in salotto, seduto sul divano, con telefono tra le mani mentre con i pollici fa scorrere le immagini sullo schermo.
Il leggero ticchettio dei miei tacchi a spillo sul pavimento richiama la sua attenzione, istintivamente blocca il telefono e mentre si alza dal divano riponendolo nella tasca posteriore dei suoi jeans neri, alza lo sguardo nella mia direzione
C - "Pronta!" Esclamo con un aria affannata come se avessi appena completato l'ultima missione sulla lista delle mille cose da fare.
F - "Woh" risponde invece lui, secco, spiazzato e basito.
Non credevo di aver scelto qualcosa di così spiazzante, si la tutina è abbastanza corta ma nemmeno troppo, forse la scollatura o i tacchi ma non è la prima volta che mi vede così, magari è merito del self confidence che mi porto dietro ultimamente, ero stanca di non sentirmi mai all'altezza, mai giusta, mai bella, così mi sono rotta le scatole, un giorno mi sono guardata allo specchio e mi sono detta "basta immaginare quali possano essere i pensieri della gente, basta vedere solo i difetti, basta cercare di essere qualcuno che non sono, basta cercare approvazione nelle persone, devo stare bene IO, piacerMI, e soprattutto fregarmene del pensiero altrui" e da lì il rapporto con me stessa è cambiato, e anche quello con gli altri, sono più tranquilla, più rilassata, meno ansie di dover essere sempre perfetta, che poi chi lo è?! Ho acquistato sicurezza e questo ha portato a un miglior approccio anche con gli altri e tanti lo hanno percepito come "sembri diversa, cos'hai fatto, sei dimagrita? Qualcosa ai capelli? Ti sei rifatta qualcosa?" No semplicemente mi sono iniziata ad apprezzare per quella che sono e di conseguenza ho guadagnato sicurezza, e come mi diceva sempre mia nonna "sicurezza mezza bellezza", ora ho capito cosa voleva dire, anche se troppo tardi per poterglielo dire.

C - "Che c'è?!" dico sorridendo e abbassando lo sguardo verso i miei piedi, sconvolta è un po' in imbarazzo per via della sua reazione, che proprio non mi aspettavo, non ero pronta a questo suo stupore, in fin dei conti è un look molto semplice.
F - "Mírate! Sei bellissima"
C - "Anche tu stai molto bene" dico osservandolo nei suoi jeans neri e nella sua camicia bianca grazie alla quale intuisco sia un posto molto serio quello in cui mi porterà tra poco, altrimenti non indosserebbe mai una camicia bianca
C - "Posto pettinato?" Dico ridendo facendo riferimento al termine milanese che aveva imparato una delle ultime volte che era venuto a trovarmi
F - "Si esatto" "pettinato" dice dopo una piccola ristata "Sono sicuro ti piacerà"

"Kökosnøt" è il nome che leggo sull'insegna dell'elegante locale davanti al quale mi trovo mano nella mano con Fabio.
C - "Promette molto bene" dico osservando il locale da fuori
F - "Muy bien" "entriamo?"
C - "Si si"
È un ristorante molto bello ed elegante, non me lo sarei aspettata da Fabio e mi fa molto piacere che abbia fatto questo per me e aver addirittura indossato una camicia.
Un cameriere ci fa accomodare al nostro posto, un tavolo da due ben apparecchiato, con tovaglie bianche e uno strano vaso con un solo fiore.

C - "Grazie per avermi portata qui" dico a metà della cena
F - "Sono contento ti piaccia, ne ero abbastanza sicuro"
C - "Hai fatto centro" dico guardandomi intorno per l'ennesima volta.
C - "Ehi ma ancora non abbiamo parlato del contratto che hai firmato per l'anno prossimo" arrossisce e il suo viso si apre in un sorriso meraviglioso, il sorriso di chi finalmente ce l'ha fatta ed è arrivato dove ha sempre sognato di arrivare.
"Sono felicissima per te, te lo meriti davvero, ne hai passate tante e ti hanno portato fino a qui, sei incredibile"
F - "Grazie, grazie davvero" "hai creduto in me fin dal primo giorno" prende la mia mano la che si trova appoggiata sul tavolo nella sua, e a questo suo gesto un brivido percorre la mia schiena come una scossa elettrica "è grazie a chi come te che mi ha sostenuto, ha creduto in me e mi ha spronato a fare sempre meglio standomi vicino che sono qui, che ce l'ho fatta" "senza di voi avrei rinunciato a tante cose, a tante sfide e molto probabilmente non sarei qui dove sono ora, quindi è anche merito tuo"
C - "Oh no questa volta non è il momento di fare l'umile, è tutto merito tuo Fabio, sei tu a non aver mai mollato e il primo ad aver creduto in te stesso, non hai mai ceduto alle parole degli altri" "mi spiace ma questa volta devi prenderti tutti i complimenti, anche se so che ti imbarazzano e non li vuoi mai"
F - "Va bene allora per questa volta li accetto" dice sorridendomi "mi sei mancata" dice poi scoccando la feccia con cui ormai stava tendendo l'arco da molto tempo, colpendomi in pieno, lì, alla bocca dello stomaco, mi si blocca il respiro, non ero pronta a sentirgli pronunciare quella frase mentre il suo sguardo è rivolto dritto nei miei occhi, quello sguardo a cui non sono mai riuscita a resistere e che già dal primo incontro mi ha fatta sciogliere completamente.
C - "Yo también te hice de menos" "mucho"
La distanza costretta dal tavolo e l'eleganza del locale mi dissuadono dal saltagli al collo o anche solo dal baciarlo, così rimaniamo mano nella mano, in silenzio, a guardarci negli occhi, a parlarci di silenzi, a studiarci, provando a capire le intenzioni l'uno dell'altro, la verità delle parole e delle emozioni messe a nudo in campo.
E rimaniamo così per diversi minuti, senza alcun imbarazzo, senza alcuna necessità di parlare, distogliere lo sguardo o interrompere il momento, così nudi dalle barriere e senza mai avere paura.

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Ehiiii
Come state? Spero tutti bene e meglio di me!!
Cosa ne pensate di questo capitolo? Spero vi sia piaciuto!
Scusatemi moltissimo per l'assenza ma l'università mi tiene particolarmente impegnata e in più ho avuto problemi in famiglia.
Nell'ultimo weekend di gara è arrivata la prima vittoria di Fabio per questa stagione e io come sempre mi sono emozionata dopo aver passato tutta la gara con l'ansia e le gambe che non riuscivano a fermare il loro tremolio, poi per fortuna è andata come meglio non avrebbe potuto fare.
E voi l'avete seguita?
Un bacio enorme, Chiara ♥️

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