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Spero che la sorpresa riesca.

Tom spegne la macchina dopo averla parcheggiata nello spiazzo davanti a casa di Fabio, mi slaccio la cintura, ad una velocità che da fuori sarà sembrata a rallentatore.
T - "Ready?"
C - "I have to be" "But yeah I'm exited"
T - "C'mon"
Faccio un respiro profondo inalando più aria possibile, la trattengo un attimo all'interno dei miei polmoni per poi buttarla fuori tutta. 
Afferro la maniglia della portiera e la apro spingendo verso destra. Scendo dall'auto e mi metto in piedi, mi sembra che mi cedano le gambe, ma mi faccio coraggio, non ho mentito a Tom, sono davvero molto esaltata, infatti sgombero la mia mente da questi pensieri, recupero la borsa e chiudo la portiera, altro respiro di aria fresca. Devo dire che le temperature qui sono il top, c'è il sole ma non fa nemmeno troppo caldo, anzi all'ombra c'è un bel freschino.
Raggiungo Tom sul retro dell'auto per recuperare il mio trolley
T - "Leave, I do"
C - "Thanks, my gentlemen" dico scherzosamente, ridiamo entrambi.
Sono molto contenta del rapporto che si è creato con Tom, lo reputo davvero un ottimo amico, ha fatto moltissimo per me e per la mia storia con Fabio, è sempre stato, fin dal primo giorno, il nostro più grande sostenitore. Inizialmente non era molto espansivo, probabilmente anche per le difficoltà linguistiche dovute al fatto che io di francese non conoscevo nemmeno una parola (non che ora lo parli ahahah ne conoscerò forse 50 ahahah ma parlarlo proprio zero), quindi dovevamo parlare in inglese e per lui era difficile inserirsi nelle conversazioni visto che tra noi parlavamo in italiano o in spagnolo il più delle volte.  Ma nonostante queste piccole difficoltà iniziali ci abbiamo messo pochissimo a diventare davvero amici.

Ci avviciniamo alla porta, Tom inserisce la chiave nella toppa, terzo lungo, lunghissimo respiro, poi la porta si apre silenziosamente davanti a me.
Chiudo gli occhi per un attimo, inspiro, un profumo familiare colpisce il mio naso, butto fuori immediatamente l'aria appena inalata e inspiro nuovamente, sono già assuefatta nuovamente dal suo profumo, era da diverso tempo che non lo sentivo più, purtroppo dai suoi oggetti che erano rimasti in mio possesso era già sparito da un pezzo.
Riapro gli occhi, mi sembra sia durato un'eternità, in realtà si tratta solo di qualche secondo
T - "Come in, don't worry"
C - "I'm glad to be here"
T - "I'm so happy, I wish you all the best"
C - "Thankss" dico dandogli un abbraccio.
Ah ecco, abbraccio consentito, perchè prima di partire ho deciso di fare il tampone, non tanto perchè avessi sintomi o avessi avuto contatti con positivi, ma per scrupolo, non sarei mai partita con il dubbio di poterlo attaccare inconsapevolmente a Fabio rischiando di fargli saltare qualche gara. Risultato negativo quindi sono qui ora e posso abbracciare Tom e non solo ahahahah.
Entro in casa, è davvero bella, moderna e spaziosa, anche da fuori è bellissima, è proprio il mio stile, mi ricorda la montagna, uno dei miei luoghi preferiti, la facciata combina pietra e legno, mentre all'interno quello che prevale sono diverse tonalità di bianco e di grigio, combinati a arredo moderno e oggetti di design, mi piace. Sarei pronta a trasferirmi qui già da domani se solo non fosse per l'università.
Fabio non si vede e non si sente, buon segnale, può essere sintomo che sia ancora a letto a dormire, bene, tiro un mezzo sospiro di sollievo.
Tom mi illustra un po' com'è strutturata la casa, indicandomi dove sono collocate le varie stanze sui due piani, senza farmi fare un vero e proprio tour per fare meno rumore possibile cercando di evitare di svegliare Fabio proprio ora che siamo sul più bello.
Prima di raggiungere la camera da letto mi tolgo le scarpe e vado velocemente in bagno visto che è da questa mattina a casa mia che non ci vado e poi nonostante abbia già disinfettato le mani un miliardo di volte sento il bisogno di lavarle e di darmi una sciacquata al viso, Tom mi indica il bagno più distante dalla camera di Fabio (ce ne sono due di cui uno attaccato a camera sua al piano superiore e l'altro qui al piano inferiore dove ci troviamo ora) e dopo qualche minuto lo raggiungo nuovamente in salotto.

T - "Ok here we are" "Do you agree if I come home now? otherwise I stay here"
C - "No no don't worry, you can go" lo abbraccio e lo ringrazio di tutto.
Tom si chiude la porta alle spalle lasciandomi lì da sola insieme all'ansia che piano piano sta salendo.
Osservo ancora un po' la casa, specialmente il salotto, per cercare di non muovermi troppo, c'è una vetrata bellissima, e una porta finestra molto grande che permette una vista quasi panoramica delle montagne.
Appena mi giro per tornare sui miei passi pronta ad andare da Fabio noto sul tavolino basso del salotto il casco di Lewis Hamilton, subito mi inginocchio davanti al tavolino e con le mani tremanti lo accarezzo come se fosse il bene più prezioso su questa terra. Stravedo per lui e solo la possibilità di avere tra le mie mani il suo casco mi fa rabbrividire, una volta di sfuggita sono riuscita a stringergli la mano, ero al Gran Premio di Monza con mio fratello maggiore nel 2018, abbiamo seguito tutta la gara dalle tribune con bandiera e magliette, e non appena è stato possibile abbiamo fatto invasione di pista per andare sotto il podio, e dopo tutti i festeggiamenti Lewis è venuto a salutarci e a ringraziarci, noi fortunatamente siamo rimasti lì e quando si è sporto dal muretto io ero proprio lì sotto e gli ho stretto la mano, è stato incredibile.
Ora però non ho tempo di stare qui a guardare troppo in giro, spero di averne tanto tra un po', adesso è arrivato il momento di andare da Fabio, così in punta di piedi cercando di fare meno rumore possibile, mi incammino verso la camera di Fabio, ad ogni passo e ad ogni gradino mi sento sempre più pronta e sicura.

Arrivo davanti a quella che secondo le indicazioni di Tom dovrebbe essere la stanza di Fabio, la porta è chiusa, ultimo grande respiro prima di entrare e finalmente rivedere Fabio.
Afferro la maniglia, la sento fredda tra le mie mani che per colpa della tensione sono anch'esse leggermente fredde, la spingo verso il basso e finalmente apro quella porta, che ora assume un significato tutto diverso: l'ingresso verso quello che mi auguro possa essere un nuovo inizio.

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Ehiiii
Come state?
E cosa ne pensate di questo capitolo?
Settimana prossima spero di riuscire a pubblicare il quarto.
Grazie per le stelline, i commenti e i messaggi che mi lasciate, mi fanno davvero molto piacere 😊
Chiara ♥️

Ancora noiWhere stories live. Discover now