20 CAPITOLO

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Io: guarda che ho paura del buio, potrei finire nel tuo letto in cerca di coccole

Chiudo gli occhi sperando che non mi blocchi dopo questa cosa

Niky: beh, a chi non piacciono le coccole
Io: mi aspettavo che mi bloccassi
Niky: nah, tra tutti i modi di approccio che ho visto utilizzare dai ragazzi, tu sei uno dei meno irritanti e poi non blocco mai, a meno che non siano casi davvero "gravi"
Io: ci sono stati casi gravi?
Niky: beh, era sicuramente qualcosa di non fondato, ma all'inizio delle superiori ho avuto problemi con una persona che mi metteva molto ansia
Niky: la prima volta che vidi questa persona stavo tornando da aver accompagnato una mia compagna alla sua fermata, questo ragazzo che avrà sui 24 anni mi ha chiesto informazioni per un treno, io sapendone qualcosa gli ho risposto, sono andata a cercare un posto dove sedermi, lui si mise affianco a me, non trovai nulla di strano in questo gesto, perché per l'amor di dio, anch'io se non sapessi cosa fare mi metterei vicino a chi ne sa di più di me

Aspetto in ansia che continui, so già che non finirà bene

Niky: lui mi chiese come mi chiamassi, io non so se chiamarlo sesto senso o semplicemente sono troppo paranoica, ma non me la sentivo di dire il mio nome, dissi il primo nome che mi venne in mente, Viviana, lui iniziò a dirmi che è una persona brava, che non devo avere paura e già da qua mi sembrava strano che qualcuno dovesse esplicitarlo.
Niky: infatti mi iniziai a irrigidire, quando in un italiano se dovessi dire la verità, molto scarso, disse in poche parole "io, te, casa" mi sono spaventata ancora di più, decisi di usare la tecnica delle cuffie e mi misi ad ascoltare la musica, facevo finta di non sentire, ma il fatto che lui continuasse a guardarmi non aiutava ad alleviare la tensione

Leggo come se stessi leggendo come andrà in futuro la mia vita, sono spaventato per cosa possa dire ancora

Niky: quando salì sul treno ero felice perché credevo di essermi tolta un peso, invece si sedette affianco a me e iniziò ad accarezzarmi il ginocchio, sfinita dalla situazione decisi di alzarmi e spostarmi, non pensavo che avesse la sfacciataggine di seguirmi, invece lo fece, mi spaventai così tanto che chiamai subito mia madre e le dissi in anticipo che stavo arrivando e che doveva farsi trovare in stazione, così sarei salita subito in macchina e saremmo andate a casa.
Niky: quel giorno non dissi niente a nessuno della situazione, solo alle mie compagne di classe, non volevo che le persone si preoccpassero per qualcosa che molto probabilmente non sarebbe capitato più, invece rincontrai di nuovo questo ragazzo e ogni volta che lo vedevo chiamavo questa mia compagna così che mi tenesse compagnia, inizialmente non si avvicinava vedendo che stavo al telefono, però poi non so cosa cambiò, forse si era stufato..
Niky: un giorno si avvicinò facendo finta di niente, io feci finta di non sentirlo e non vederlo, ma quando mi accarezzò le ginocchia non potevo certo fingere di non sentirlo, mi sono alzata ancora e mi sono spostata, andava avanti così ogni volta che lo vedevo

it's a flirtWhere stories live. Discover now