Capitolo trentacinque

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"Cosa è successo tra te e Lee Jordan?" Domandò Janice, irrompendo come una furia nella stanza, Sarah la seguì con calma.
Voleva tanto dire loro la verità, ma aveva promesso a Lee di non dire niente a nessuno, quindi mentì "ci siamo baciati... È davvero bravo a baciare!"
"Ahhh non me la conti giusta. Era tutto sporco di rossetto" Continuò Janice, maliziosamente.
Irene sorrise "sono cose private tra me e lui" Era imbarazzata, non sapeva cosa inventarsi
"Lasciamola stare, ci dirà tutto quando sarà pronta" Intervenne Sarah, aiutandola inconsciamente.
Chiusero il discorso e si misero a dormire.

Era l'ultimo giorno di vacanza, stava nel cortile a leggere un libro di incantesimi
"Iraine, ciao!"
"Ciao Andrei, come stai?"
Il ragazzo si sedette accanto a lei "sto bene, pero tu non balare piu con me..." Irene era dispiaciuta, si era completamente dimentica della promessa fatta al ragazzo.
"Scusami tanto, è che ho avuto un problema, mi dispiace tantissimo!" Lui le sorrise "poso stare qvi con te?"
"Certamente" passarono l'intero pomeriggio insieme.
Lui sapeva molte cose e cercò di aiutarla, insegnandole qualche incantesimo nuovo.
Rientrarono nel castello insieme, lui la salutò baciandole la mano e raggiunse i suoi compagni.
Era felice, stava camminando sognante per i corridoi, perché i ragazzi ad Hogwarts non erano tutti come Andrei?

"Hai già dimenticato Lee?" Chiese George, interrompendo i suoi pensieri
"Oh George..." Rispose lei, tornando con i piedi per terra "quello che è successo tra me e Lee alla festa è stata una semplice follia, niente d'importante."
"Mi sembravate abbastanza presi... Non riesco a togliermi dalla testa l'immagine di voi due sul mio letto" Disse il ragazzo, rabbrividendo.
Quanto avrebbe voluto spiegargli le cose come stavano realmente, le dispiaceva mentire a George.
Quindi per evitare problemi, si limitò a sorridere imbarazzata...
"Però perché non mi hai detto che eri attratta da lui? Sono li tuo migliore amico..." Continuò il rosso avvilito
"Sono molti i ragazzi che trovo attraenti, mica posso parlare sempre e solo di loro, risulterei alquanto noiosa." Rispose Irene ridendo

"Ho sentito ragazzi attraenti... State parlando di me vero?" Domandò Fred, raggiungendoli.
La ragazza lo guardò con mezzo sorriso "George credo che Katie ti stia aspettando" Continuò lui, indicando una ragazza all'inizio del corridoio. George corse subito da Katie, lasciando Irene e Fred soli.

"Allora vale ancora la proposta dell'altra sera?" Domandò il rosso, avvicinandosi ancora di più
Le guance della ragazza andarono in fiamme, aveva un nodo alla gola
"C-certo. Quando vuoi" Rispose con tono agitato
"Stasera?" Le sussurrò all'orecchio, le gambe le iniziarono a tremare, cosa aveva fatto? Perché lo aveva provocato?
Aveva la mente vuota, non sapeva come rispondere.
Lui era vicinissimo, le poggiò una mano sulla guancia, guardandola dritta negli occhi.
Non riusciva a respirare, le mancava l'aria...
"L-l'agenda" Riuscì a biascicare
Fred era perplesso, aveva uno sguardo interrogativo, si allontanò leggermente da lei.
La ragazza si riprese, fece un passo indietro, senza distogliere lo sguardo e disse
"Dovrei controllare l'agenda"
"Quanto sei arrogante..." Affermò lui scazzato "non preoccuparti, era uno scherzo." Disse con un ghigno "Non voglio niente da te. Non mi piacciono quelle come te, ho gusti diversi..."
Quelle parole scatenarono una bizzarra reazione in Irene...
non era né arrabbiata, né offesa
"Bene ce n'è di più per gli altri!" Rispose orgogliosa.
Fred la guardò, era impassibile, non trasmetteva nessuna emozione "fai come vuoi! La vita è tua. Ti prometto che non mi intrometterò più nelle tue relazioni" Poi sorrise, allungò la mano "amici come prima?" Lei prese la sua mano "amici come sempre!"
Stava mentendo sia a lui che a se stessa, qualcosa tra loro era cambiato... Continuava a volergli bene, si sentiva comunque sua amica. Ma non come prima...
Era difficile da spiegare, perché lei in realtà non sapeva cosa stesse succedendo.
L'unica cosa certa è che la presenza di Fred la faceva sentire diversa... E non capiva se questa cosa fosse un bene o un male.

La fortuna di essere una SfigataWhere stories live. Discover now