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-Allora? La smetterete mai di litigare ogni volta che me ne vado?- rimproverai i gemelli che si erano inginocchiati davanti a me come due bambini che vengono sgridati per la prima volta. Sakusa era dietro di me, sull'uscio della porta, con la gran parte delle buste della spesa e nascondeva un sorriso soddisfatto sotto la mascherina, che essendo giunti a casa tolse poco dopo. -Oh Kiyoomi-kun scusa! Per sgridare questi due mi sono dimenticata di aiutarti, dammi qualche busta-. Il ragazzo quasi come se non mi avesse sentita si diresse in cucina, portando tutto il carico da solo. Riportai quindi la mia attenzione ai gemelli che stavano sgattaiolando di sopra per sfuggire alla mia ira. -Voi due, non ho finito. Ripulite immediatamente tutto il casino che avete creato qui. ORA-.

-Kiyoomiiiiiii che cuciniiiiiiiiii????- era tornato anche Bokuto e con la sua solita allegria aveva invaso l'intera casa. -Sto preparando qualcosa che possa avvelenarti e farti stare zitto finalmente- -SAKUSA! CHIEDI IMMEDIATAMENTE SCUSA A KOUTAROU!- mi avvicinai al moro puntando i piedi per terra, assestandogli un pugno sulla testa (dopo essere salita su uno sgabello data la differenza di altezza) per poi dirigermi dal povero gufo che quasi in lacrime si era raggomitolato in un angolo della cucina con la punte dei capelli abbassati, proprio come le orecchie di un cagnolino mandato via. -Non ti preoccupare, è solo geloso perché non ha la tua simpatia, non vedi? È un musone- mi guadagnai un'occhiata di fuoco da parte di Sakusa, ma in compenso Bokuto si calmò un po', alzandosi anche in piedi. Quel ragazzo era così sensibile e bipolare...

-Ora che è pronto, e questo cibo non è letale per Bokuto- lanciai un'occhiataccia a Sakusa -possiamo goderci il pranzo. Ricordate di ringraziare gli dèi perché abbiamo qualcosa da mettere sotto i denti-. Dopo una preghiera generale, che si trasformò in realtà in un insieme di lamentele varie e suoni sconnessi, ci avvicendammo a mangiare.

Il pomeriggio passò alquanto velocemente, tra giochi da tavolo, film e sfida alla PlayStation. Bokuto ed io ci dilettammo anche a preparare dei fallimentari marshmallow-bread, che finirono per sgonfiarsi sul vassoietto in cui li avevamo appoggiati. Tendō aveva invitato anche il suo fidanzato e stavano in un angolino su una delle poltroncine a pomiciare. Osamu e Atsumu si erano, non so per quale miracolo, addormentati sul divano, abbracciandosi a vicenda come due neonati, mentre occupavano tutto lo spazio per noi poveri ragazzi che cercavamo di divertirci. Sakusa ed Eita si scambiavano occhiate che non sapevo se fossero più di fuoco o di ghiaccio e intanto cercavano di mandarmi segnali per far sì che mi avvicinassi a uno dei due. Alla fine Sakusa venne a prendermi in cucina, caricandomi di peso sulle spalle, come un sacco di patate, portandomi in salotto.
-Che maleducato, stavo cucinando!- -Stavi solo uccidendo quei poveri ingredienti, mi sono stancato a portare tutte quelle buste e tu mi ringrazi così e in ogni caso siete due disastri ai fornelli quindi ora giochi un po' con me. Semi vuoi per caso unirti a noi?- marcò le parole "Semi" e "noi", portando gli occhi del ragazzo a stringersi come due fessure. -Passo, non mi piace condividere ciò che voglio. Sono sicuro che T/n-chan dopo starà con me senza problemi, dopotutto si dice "il meglio alla fine", o sbaglio?-.

Il resoconto della serata fu quindi un avanti e indietro tra i due ragazzi, che quasi finirono per sbranarsi.

-Buonotte a tutti, ci vediamo sabato prossimo. Koutarou! Che coccolone che sei! Dai vai altrimenti resti a piedi- salutai tutti i ragazzi con la mano, mentre cercavo di scrutarli nel buio attraversare il vialetto della mia villetta.
-Dormite qui? Tanto sapete che per me è come se questa fosse casa vostra, mi fa piacere se rimanete, ormai mi sono abituata-.

-Va bene buonanotte- -Notte!- -Buonanotte! Osamu fatti di là occupi troppo spazio- -Ma spostati tu! Io devo abbracciare T/n-chan- -NO QUELLO DEVO FARLO IO- -VOLETE FARE SILENZIO?!- -Scusa...-.

Minthe ❤️

Minthe come va?
00:03

One-chan!
00:18
Bene, te? Perché così tardi?
00:18

Dovevo raccontarti un po' di
cose successe ultimamente...
00:19
Credo di essermi seriamente
innamorata (٥↼_↼)
00:19

E TI LAMENTI?
00:20
CREDO TU ABBIA PERSO LA TESTA
SE TI LAMENTI PER UNA COSA DEL
GENERE, DAVVERO SORELLINA
SEI AMMATTITA?
00:20

mi ero dimenticata
della tua delicatezza ತ_ತ
00:20

Lo so, lo so ma davvero è
arrivato il momento di farti
notare, non capita mica tutti
i giorni di avere una cotta!
♪~('ε` )
00:21

No ma non capita nemmeno
che ti piacciono due ragazzi...
00:21

Spiegati meglio...
00:21

È semplice, credo mi interessino
due ragazzi e ad entrambi interesso
io, ma non riesco a capire chi mi
piace davvero...
00:22

Mh, capisco, in questo caso vedi
come si comportano, cerca di stare
attorno a loro e dovresti capire chi
ti piace di più, no?
00:22

Non so...non frequentiamo nemmeno
la stessa scuola, posso vederli solo il
sabato e in realtà uno dei due, Sakusa,
ha cominciato ad interessarmi un po'
prima dell'altro, ma non so nulla di lui
00:23

Prova a dormirci su, tutto qui
00:23
Ci penseremo domani, ho una
verifica da fare e devo riposare
00:23
Ti va se ti chiamo io? :) ❤️
00:23

Sì, certo ❤️
00:23

Sì, certo ❤️00:23

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Noi 🥰
00:24

Ancora fissata con i gatti?
00:24

Assolutamente sì
00:24

Per chi se lo stesse chiedendo, Minthe era la mia sorellastra, di qualche mese più grande di me ed era la figlia della nuova moglie di mio padre. Erano greche, ma si erano trasferite in Giappone anni prima che incontrassero mio padre. Mia madre non era morta, aveva solo deciso di lasciare mio padre, non che potessi darle colpe, ormai non si amavano più, così se ne andò anche se io ero molto piccola. La mia matrigna era sempre stata brava con me e avevo sempre vissuto con sua figlia Minthe per questo la consideravo come mia sorella effettiva e chiamavo la mia matrigna "mamma", probabilmente per riempire quel vuoto dovuto alla mancanza di mia "madre" biologica. Non mi richiamò mai più, aveva deciso di rifarsi la sua vita, ma forse l'avrei fatto anche io nella sua situazione e non le davo colpe, né provavo rancore verso di lei. Probabilmente se fosse venuta da me un giorno dicendo di essere mia madre l'avrei anche invitata a prendere un tè alla mia caffetteria preferita.
Poi i miei avevano preso a viaggiare sempre, non solo per lavoro, così l'unica che mi era rimasta era Minthe, che però non abitava nella prefettura di Hyogo come me. Si era trasferita dal fidanzato in una città vicina e ci vedevamo di solito qualche weekend oppure quando avevamo feste durante la settimana. Ci volevamo molto bene ed eravamo l'una per l'altra l'appiglio per i momenti difficili.

~Scusatemi se non ho aggiornato stamattina, ma non avevo molta ispirazione, di solito me ne viene mentre scrivo. Proverò a scrivere un altro capitolo entro oggi per farmi perdonare :) 💖

Pretty boy -Sakusa Kiyoomi x reader  |ita|Where stories live. Discover now