19.

510 28 23
                                    

L'auto si fermò sulla brecciolina del parcheggio dell'hotel. Mi strinsi nel tessuto della mia felpa, mentre un venticello estivo mi faceva rabbrividire. Mi avvicinai al mio ragazzo, cercando maggiore calore, mentre sentivo ancora schiamazzare il resto della banda alle mie spalle.
Entrati nella haul avvertimmo subito il cambio di temperatura. Salutai alcuni ragazzi seduti sui divanetti dell'atrio, erano compagni di squadra di Sakusa, infatti il ragazzo si intrattenne un po' a scambiare due chiacchiere con loro, i quali gli porsero qualche brick di latte comprato al bar dell'hotel.
Intanto il resto dei ragazzi si erano disperso e rimanemmo soli il moro ed io.

Mi trascinai un po' dolorante sulle scale per raggiungere la mia camera. Entrai seguita da Kyoomi. Gettai la felpa sul letto, stropicciando un po' il lenzuolo che era stato accuratamente cambiato quella mattina.
Mi diressi verso il bagno, lasciando una scia di vestiti e accessori alle mie spalle. Man mano che mi avvicinavo alla stanza infatti toglievo un capo.
Finalmente giunsi alla stanza rimanendo solo in intimo e cominciai a struccarmi.
D'un tratto sentii la stanchezza accumulata quella sera svanire, lasciando il posto ad un'idea piuttosto malsana.
Corsi verso l'armadio spalancandolo, rovistando  tra i bagagli, come un procione farebbe con i resti dell'immondizia.
Estrassi dopo qualche ricerca un bikini non molto coprente. Era un bikini classico, con lo slip con i lati che si legavano con un fiocco e il pezzo di sopra a triangolo. Corsi di nuovo in bagno ad indossarlo.
Uscii sfilando un po' ed incitando il moro ad indossare un costume anch'egli. Il ragazzo, stranamente, mi guardò malizioso, non perdendo tempo ad indossare l'indumento.
Per attraversare il corridoio che ci avrebbe portati alla piscina indossammo degli accappatoi.

Era circa l'una di notte e la piscina era completamente vuota, lasciata a noi due.
Mi tuffai, schizzando acqua ovunque. Kyoomi invece, sempre più calmo di me preferì entrare dalle scale apposite. Si sedette su queste e mi fece cenno di avvicinarmi a lui. Ci arrivai nuotando vista la profondità della piscina dal lato in cui mi ero buttata.

Il moro mi fece mettere cavalcioni su di lui, seduto su uno scalino. Le sue mani cingevano avidamente le mie natiche mentre l'acqua copriva metà del mio corpo, lasciando le spalle scoperte, colpite da qualche brivido. A causarne ancora di più fu il tocco di una mano di Sakusa, che dalla parte posteriore del collo mi scostò i capelli, scendendo poi fino al fondoschiena, seguendo la linea della schiena. Il ragazzo si sporse all'indietro, trascinando anche me in modo che il mio fondoschiena potesse emergere dall'acqua. Un sonoro schiaffo risuonò nell'ambiente e un segno rosso a forma delle cinque dita cominciò a diventare evidente sulla pelle. -Ayo! Che ti prende? Non sei mai così aggressivo..- sbottai, non che mi dispiacesse quel suo comportamento, ma non vi ero molto abituata, di solito dopo le partite, durante le sveltine era abbastanza rude, ma mai fino a quel punto. -Credo che abbia fatto la cattiva bambina sai?- mi disse, incatenando i suoi occhi ai miei. -E..quando mi sarei comportata male...?- decisi di assecondarlo, mordendomi un labbro e trascinando un dito sui suoi pettorali. -Non mi è piaciuto come ti ha toccata quel ragazzo stasera. Per questo ora devo farti capire di chi sei veramente, mi sembravi un po' presa da quel ragazzo..- affermò, slacciandomi i nodi che tenevano legato il mio pezzo di sopra, che cadde in acqua alzando qualche piccolo schizzo. Il ragazzo lo allontanò giusto un po' in modo tale che non lo infastidisse, scese poi con le mani lentamente verso i fianchi, stringendo i nastri del costume. -Omi...so che ti sono irresistibile..ma è un luogo pubblico lo sai- -Quando mai abbiamo avuto problemi a farlo nei luoghi pubblici? Mi sembrava che lo spogliatoio della mia palestra ti piacesse alquanto, ma magari mi sbaglio...- ribatté, sfilandomi anche il pezzo di sotto. Portò una mano verso la fine del mio bacino, massaggiando il clitoride. Mi morsi un labbro per evitare che i suoni uscissero dalla mia bocca. Divertito spostò le dita più giù, infilandone subito due, il che mi fece sobbalzare e non riuscii a trattenere un pesante sospiro. -So che ti piace, ma so cosa ti piace ancora di più- mi disse, prendendo la mia mano con la sua libera e portandosela sul costume, proprio sopra al rigonfiamento che cominciai a massaggiare in modo un po' interdetto poiché ero troppo concentrata a non lasciarmi completamente andare al suo tocco.
Si mosse più velocemente e anche la mia stretta si fece più serrata, finché non decise di togliersi il costume. -Ora facciamo sul serio piccola~- mi fece riposizionare su di lui a cavalcioni, prendendo tra le mani le mie natiche ed agitandole su e giù, facilitandomi i movimenti. Presi subito ad ansimare pesantemente. Il mio corpo sbatteva contro l'acqua che andava ad infrangersi in piccole ondine contro il mio petto. Il moro si fiondò sulle mie labbra, baciandole avidamente, mordendo anche il labbro inferiore, prima di spostarsi più giù a provocare la pelle del mio collo.
Sentivo il calore del suo corpo riscaldare il mio che lui agitava per avvicinarlo a sé e trarre maggiore piacere. Sentivo la mia temperatura aumentare come la sensazione di appagamento che stavo provando. Quel corpo muscoloso contro il quale mi avvicinavo mi inebriava la vista e quel suo fare rude mi ipnotizzava, impedendomi di riflettere lucidamente. -È arrivato il momento di cambiare chibi-chan..- con uno scatto mi spinse forte contro di sé, per poi alzarmi tenendomi per i fianchi e senza mai lasciare la presa farmi girare. Mi fece poggiare i gomiti sul bordo della piscina, mentre lui era in ginocchio dietro di me qualche gradino più sotto. Con una mano prese i miei capelli bagnati, tirandoli e l'altra la poggiò sulla mia schiena, poco più su del mio lato b, esercitando una lieve pressione su quella zona. Sentii il suo membro penetrarmi di nuovo, di botto. Prese a spingere decisamente più forte rispetto a come aveva fatto in precedenza, continuando a tirare i capelli. Le mie urla di piacere ormai si propagavano nel grande salone che ospitava la vasta vasca e si univano ai suoi pesanti sospiri e grugniti di piacere che mi facevano eccitare ancora di più. -Om..omi..ii non..no..non v..venire dent..ro..- -Perchè tesoro? Non ti piacerebbe un baby me?- a quelle parole diede una botta più forte, estrasse il membro e tenendomi per i capelli fece in modo che avessi il viso rivolto verso di lui. -Apri la bocca- mi disse, puntando i suoi occhi pieni di lussuria sul mio corpo stremato.

~Io 🤝 scrivere smut alle due di notte.

Pretty boy -Sakusa Kiyoomi x reader  |ita|Where stories live. Discover now