COMA

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Mentre Deaton visitava Stiles, Derek rimase immobile, appoggiato allo stipite della port. Il resto del branco, invece, era seduto sparpagliato per tutta la stanza. Nessuno fiatava, d'altronde cosa avrebbero potuto dire?

"Ha abusato troppo della sua magia, l'ha portata al limite. È in coma, il suo corpo aveva bisogno di riacquistare le energie e per riacquistarle ha indotto il così detto: coma rigenerante. Credo che non durerà molto in un paio d'ore dovrebbe tornare tra noi ma la magia di sangue è pericolosa. Ci saranno sicuramente degli effetti collaterali per quello che ha fatto." Disse con calma Deaton mettendo nella valigetta lo stetoscopio che aveva appena sfilato dal collo.

"Che tipo di effetti collaterali?" chiese immediatamente Derek il suo tono un misto tra arrabbiato e preoccupato.

"È difficile da dire al momento, cambia da persona a persone ma vi avviso: potrebbero esserci conseguenze non solo a livello fisico ma anche mentale. Fossi in voi mi preparerei a tutto."

"Mentale?" chiese Scott corrucciandosi.

"Eccessi di rabbia, vuoti di memoria, illusioni, allucinazioni e confusione."

"Fantastico! Sembra.." replicò Scott sarcastico premendosi le dita sulle tempie.

"Cosa possiamo fare per farlo guarire?" chiese Isaac con tono neutro nonostante la sua preoccupazione.

"Mi dispiace ma non ho una risposta a questo. Non sono così esperto sulla magia di sangue, io so soltanto che dopo un certo punto non si può più tornare indietro. Sinceramente non so se Stiles abbia raggiunto quel limite." Rispose il druido rivolgendo loro uno sguardo comprensivo.

Nella stanza cadde un silenzio inquietante. Nessuno sapeva cosa dire e tantomeno sapeva con certezza se Stiles avesse o meno passato il punto di non ritorno. Non sapevano come venirne fuori.

"Quindi cosa facciamo adesso?" chiese Boyd guardano l'alfa.

"Portatelo a casa e aspettate che si svegli. Per precauzione non lasciatelo mai solo, giusto nel caso in cui.." suggerì Deaton mentre porgeva un libro a Derek. "Questo è tutto ciò che ho per quanto riguarda i diversi tipi di magia, non c'è molto sulla magia di sangue ma.."

Derek afferrò il libro ringraziando il druido con un cenno del capo. Avrebbe fatto qualsiasi cosa per aiutare Stiles.


Tornati al loft Derek adagiò Stiles sul suo letto. Adesso che avevano avuto la certezza che Stiles sarebbe sopravvissuto, il branco si prese il tempo necessario per curare le ferite che si erano procurati in battaglia. L'alfa, invece, prese una sedia e si sedette accanto al letto con il libro di Deaton tra le mani. Passò le ore successive a sfogliare il libro e a leggere tutto quello che trovò sulla magia di sangue.

"Maledizione Stiles" scattò Derek chiudendo bruscamente il libro "come hai potuto farlo? Me lo avevi promesso" ma l'emissario rimase immobile sul letto. "Non sai neanche quello che mi stai facendo" continuò strofinandosi una mano sul viso stanco "mi hai fatto provare sentimenti che non provavo da tempo. Non voglio sentirmi così. Non lo capisci? E poi vai a commettere una pazzia come questa e.." i suoi occhi dardeggiarono sulle labbra pallide del ragazzo.

Derek non sapeva cosa fare e questa cosa lo stava letteralmente divorando vivo. Non voleva perdere nessuno e sebbene Deaton gli avesse assicurato che non avrebbe perso Stiles, Derek si sentiva come se in realtà lo avesse perso. "Non lo avrei mai detto prima perché non volevo che fosse vero ma.. io ti amo" Derek si passò una mano tra i capelli e strinse con forza mormorando "Cazzo." Non intendeva sentirsi così nei confronti di Stiles. Aveva provato in tutti i modi ad evitare di far rafforzare quei sentimenti ma adesso le dighe si erano rotte ed era li ad ammettere ad alta voce quell'amore dirompete che sentiva esplodere nel petto. Derek si alzò in piedi, doveva uscire di li. Aveva bisogno di prendere aria.

"Scott è il tuo turno" sibilò mentre attraversava la stanza in cui erano gli altri componenti del branco che stavano continuando a fare ricerche, chi sui libri chi sul pc, per cercare ulteriori informazioni sulla magia di sangue.

Gli sguardi scioccati dei suoi beta gli confermarono che avevano sentito tutto quello che aveva detto a Stiles, fortunatamente nessuno si azzardò a dire nulla mentre Scott chiudeva il suo libro e raggiungeva l'amico esanime.

"Nessun miglioramento?" chiese Boyd cercando di spezzare la tensione che si era creata nella stanza.

"No, nessuno" sussurrò Derek occupando il posto libero che aveva lasciato Scott sul divano. "Avete trovato altre informazioni?"

"Non proprio ma ho trovato un sito dove sembrano esserci delle informazioni valide. Ci si può mettere in contatto con una certa Bonnie" disse Isaac indicando il computer che aveva sulle gambe.

"Bonnie? Ma certo è la strega che ha fatto da mentore a Stiles magari lei può aiutarci!"

"Pensi che sia la stessa persona della quale parlava il nostro amico?" continuò Isaac girando il pc verso Derek così che lui potesse vedere lo schermo.

"C'è solo un modo per scoprirlo." Nei quindici minuti successivi Derek fu in grado di avere conferma che la Bonnie del sito fosse la stessa di Stiles e di avere il suo numero telefonico.

La telefonata che aveva inoltrato Derek fece appena uno squillo quando dall'altra parte rispose una voce dolce: "Derek?"

"Si, Bonnie suppongo" esordì Derek prendendo poi a spiegare semplicemente lo stato comatoso in cui si trovava Stiles e di quanto in quel momento necessitassero aiuto.

"Starà bene? Che cosa gli è successo?" chiese la strega sinceramente preoccupata.

"Noi ci siamo scontrati con un branco di alfa e Stiles ha usato la magia di sangue."

"No" disse con voce supplicante Bonnie "gli avevo detto di non farlo. Quanta ne ha usata? Ne deve aver fatta molta se si è ridotto in quello stato."

"Ha ucciso uno di loro." A quella affermazione la linea rimase muta per un bel po'.

"Ci sei?" chiese Derek per assicurarsi che fosse ancora in linea e che non si fosse disconnessa.

"Uccidere qualcuno richiede una quantità spropositata di magia di sangue. Non avrebbe dovuto farlo" il tono di Bonnie sembrava molto preoccupato e ciò non fece altro che fomentare le paure e le ansie di Derek.

"Un emissario, nostro amico, ci ha detto che si risveglierà ma che ci saranno sicuramente effetti collaterali. Però non sa quanto questi effetti potranno essere irreversibili."

"Molte volte non ce ne sono ma questo vale per i maghi con molta esperienza. Stiles pratica la magia da un po' e questo mi fa ben sperare ma ha ucciso qualcuno. Questo gli ha richiesto uno sforzo enorme e altrettanto il quantitativo di magia utilizzato. Posso provare a chiedere a qualcuno. Ti richiamo nel giro di un'ora e vediamo che informazioni riesco a raccogliere. Mandami un messaggio quando si sveglierà e quali sintomi manifesta. Assicurati che non si svegli da solo, avrà bisogno di essere circondato da persone di cui si fida: amici, familiari o un membro del branco. Aiuterà la sua mente a rimanere radicata nel presente."

"Ok grazie. Non so perché tu ci stia aiutando ma te ne sono davvero grato." Era così affamato di informazioni e disperato che avrebbe messo da parte i suoi sospetti e accettato l'aiuto di chiunque.

"Vi aiuto perché ci tengo. Le persone così talentuose come Stiles hanno bisogno di una guida. I cattivi nascono così:senza avere una guida e senza avere supporto da nessuno. Io mi sforzo di prevenire che ciò accada. Ti richiamo tra un'ora."

Una volta che Bonnie ebbe riattaccato Derek mise giù il telefono. Non si sentiva meno ansioso di prima ma almeno adesso sapeva che poteva contare su qualcuno in più e che poteva avere molte più conoscenze di loro.

"Ci fidiamo di lei?" chiese Erika non appena Derek chiuse la chiamata, incrociando le braccia al petto.

"si" annuì duramente Derek.

"Perché?"

"Perché Stiles si fidava di lei"

Sembrava una risposta sufficiente perché Erika si limitò ad annuire senza preoccuparsi di discutere ulteriormente.

For the love of ChaosWhere stories live. Discover now