Capitolo 6 parte 4

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Desirè pov

Mi sveglio a causa del mio telefono che squilla, lo prendo e rispondo senza vedere chi è.

Desirè:Pronto?

Dissi con voce assonata.

Cheryl:Desirè devi venire subito alla base abbiamo un problema.

Desirè:Ok sto arrivando.

Riattacco e faccio per alzarmi ma un braccio melo impedisce e poi i ricordi della sera precedente riaffiorono nella mia mente e mi viene spontaneo fare un sorriso. Sposto il braccio di Daryl per alzarmi facendo attenzione a non svegliarlo.
Prendo dalla borsa il cambio che mi ero portata dietro che si tratta di semplici jeans con una maglietta che inserisco all'interno dei jeans rigorosamente neri, le scarpe che indossavo alla festa e faccio una semplice coda alta e non so come il trucco sia rimasto tale e uguale a come lo era prima che io e il bel moretto che dorme come un bambino sul letto scopassimo.

Finisco di prepararmi e scrivo a Daryl un biglietto lasciandolo sopra il cuscino, prendo la borsa ed esco sia dalla stanza che dal pub e salgo subito in macchina buttando la borsa sul lato passegero inserendo le chiavi per poi accenderla e spingere sull'acceleratore. Ancora è notte fonda e sono l'unica sveglia, la città dorme tranquillamente ma è proprio di notte che i criminali aggiscono e io faccio parte della categoria.

Accelero e in 10 minuti arrivo alla base, scendo dalla macchina entrando dentro l'enorme villa dirigendomi nella sala riunioni.

Desirè:Qual'è o chi è il fottuto problema da non poter aspettare?

Dico con tono autoritario appena apro la porta della stanza facendo voltare tutti verso di me, Toni mi indica una cartella davanti alla mia sedia dove subito dopo mi siedo prendendo il fascicolo tra le mani e iniziando a leggerlo e per poco non rompo i timpani di tutte le persone presenti in stanza.

Desirè:QUINDI VOI MI STATE DICENDO CHE QUESTO FIGLIO DI PUTTANA A OSATO FARE UNA COSA DEL GENERE. LUI HA OSATO MARCHIARE IL MIO TERRITORIO SENZA IL MIO CONSENSO? MA IO QUESTO LO UCCIDO

Urlo incazzata nera facendo sobbalzare i presenti in questa stanza per il tono di voce autoritario e troppo alto.

Malia:Desy per favore calmati.

Desirè:Calmati un cazzo Malia, voglio quel pezzo di merda qui entro 24h legato a una sedia e non me ne fotte na minchia in che modo lo porterete qui basta che melo fate trovare legato

Dico incazzata per poi uscire dalla stanza e scendere al piano di sotto in cucina dove prendo un bicchiere d'acqua avendo la gola secca a causa delle trooppe urla.

Allyson:Desy...

Mi volto trovando mia sorellla sulla soglia della porta della cucina, faccio un sospiro profondo passandomi una mano sui capelli.

Desirè:Scusa ma voglio tornare a casa e farmi una bella doccia calda

Annuisce accendando un sorriso e si sposta permettendomi di uscire e andarmene, risalgo in macchina e parto ritornando a casa mia.
Attraverso i cancelli della mia vita parcheggiando la machina nel garage per poi scendere e salire in casa, salgo al piano di sopra e vado a mettermi il costume e vado nella piscina interna entrando all'interno accendendo l'idromassaggio.

Ultimamente è tutto un casino ma almeno ho fatto pace con Daryl e una cosa positiva c'è in tutto questo, inoltre mi sono assentata da lavoro almeno da una settimana cosa mai successa e se non voglio diventare povera mi tocca andarci.

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