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Avrei voluto davvero stare ancora abbracciato a Kuroo sul letto, ma lui ha preferito la partita a questo.

È già la seconda volta che mi fa dormire senza farmi fare neanche una partita al mio videogioco, e dire che non potevo neanche lamentarmi visto che le mie occhiaie erano leggermente diminuite, segno che tutto questo mi faceva bene.

-Tra poco arrivano, muovetevi!- Esclamò il coach battendo le mani, come per svegliarci.

Stavamo sistemando la palestra mettendo la rete e pulendo le palle dal momento che avremmo giocato sul nostro campo.

-Non vi siete parlati?- Domandai io con tono basso mentre aiutavo Suna a sistemare la rete.

-Manco visto- Affermò lui allungandosi, finendo poi il suo lavoro.

In quel momento, iniziarono ad arrivare già numerose persone sugli spalti.

Speriamo bene..

Ci voltammo tutti non appena il pubblico iniziò ad urlare scatenandosi, probabilmente erano già arrivati.

-Che presenza..- Sussurrò Lev rabbrividendo leggermente.

-Ma quei due sono uguali..- Affermai io continuando a guardare i due.

-Sono fratelli gemelli- Rispose Kuroo affianco a me, avanzando non appena l'altra squadra ci raggiunse.

-È un piacere giocare questa partita!- Esclamò il moro stringendo la mano al capitano di quella squadra.

Uno di quei gemelli stava fissando in un modo spaventoso qualcuno; seguì il suo sguardo fino a raggiungere la figura di Suna, il quale lo stava guardando in modo divertito.

Qua finisce male, ve lo dico io.

Lo raggiunsi. -Evita di guardarlo così, gli stai dando fastidio.- Sussurrai al mio amico.

-Lo guardo apposta.- Rispose continuando a fissarlo; capì subito che si doveva trattare del suo ex.

Sospirai leggermente raggiungendo il resto della squadra, cominciando poi a parlare tra di noi di qualche tattica.

-Sì, sicuramente avranno capito il livello di Kenma, sapranno per certo che è bravo nel darci istruzioni!- Affermò Inuoka rivolgendosi a Kuroo.

-E quindi?- Chiesi io facendo spallucce.

-Ti faranno stancare, cosicché andrai in panchina- Rispose Shibayama guardandomi.

Non sarebbe male stare in panchina, ma dal momento che mancava davvero poco alla vittoria, forse, farei meglio a giocare dando il massimo, come faccio nei videogiochi.

Una volta fatte le presentazioni, ci avviammo tutti sul campo nella nostra solita formazione.

Ero riuscito in pochi minuti a memorizzare tutti i loro nomi, e nel primo match riuscì anche a capire i loro movimenti e i loro ragionamenti.

Erano veloci, furbi e forti, non c'era niente da dire.

Ma noi non eravamo da meno.

Riuscimmo infatti a vincere il primo scontro.

-Bravi, bevete per bene e vincete di nuovo, mi raccomando!- Esclamò il coach distribuendo l'ultima bottiglia.

-Tutto bene?- Domandò Nobuyuki portando la sua mano sopra alla mia spalla.

-No, sono già stanco.- Risposi io posando la bottiglia, cercando in qualche modo di recuperare tutto il mio fiato perso.

Credo che nel primo martch la Inarizaki volesse solo farmi correre prendendo tutte le palle che mandavano nella mia direzione o accanto a me, non mettendoci troppo impegno, cosicché avessero le energie necessarie per vincere il prossimo match.

Raccontami di teWhere stories live. Discover now