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Kenma's pov.

-Fa attenzione.- Esclamò Kuroo aiutandomi a scendere dalla macchina.

Eravamo appena arrivati al locale dove si teneva una piccola festa per la nostra vittoria; ovviamente vi erano anche tantissime altre persone oltre a noi, tra queste anche altre squadre di pallavolo contro cui avevamo giocato.

-Ci sono!- Esclamai sicuro facendomi successivamente aiutare da Kuroo, il quale mi portò dentro al locale.

-Ci siamo quasi tutti credo.- Esclamò Lev bevendo poi un sorso di tequila.

-Mh..No, manca ancora Suna- Affermò Kuroo guardandosi attorno. -Arriverà sicuramente tardi, come al solito.- Continuò lui con tono divertito.

In seguito, andammo a sederci su delle poltroncine.

-Glielo hai detto a tuo padre?- Domandò Kuroo appoggiando un braccio sul tavolo.

-Si...Mi ha detto di stare al riposo e che non si sarebbe aspettato una cosa simile da me.- Affermai con tono leggermente divertito.

-Ma era arrabbiato?- Chiese lui aggrottando la fronte.

-No no, era sorpreso!-

-Ah menomale...Lo eravamo tutti in effetti!- Esclamò successivamente scompigliandomi poi i capelli in modo giocoso.

-Ehi Kuroo! Ti va una sfida a chi riesce a bere di più?- Chiese Yamamoto con tono leggermente alto per sovrastare la musica.

-Volentieri! Arrivo!- Esclamò lui per poi voltarsi verso di me. -Vieni?- Chiese successivamente sorridendomi lievemente.

-Passo.- Risposi vagando con lo sguardo, facendo ridacchiare Kuroo.

Il moro si alzó dalla poltroncina. -Non sai che ti perdi- Esclamò andandosene successivamente.

Presi dal mio zaino la mia amata console, iniziando così a giocare, sino a quando non arrivò Suna.

Successivamente arrivarono anche Osamu e Kevin, un ragazzo con cui si sentiva Osamu.

Era strano come ragazzo, ma non sembrava malvagio; sospirai leggermente quando Suna si alzò seguito da Osamu per andare a prendere da bere, lasciandomi poi con Kevin.

-Che fai??- Domandò quest'ultimo.

-Faccio una partita.- Affermai io non togliendo lo sguardo dalla console.

-Dimmi un po', sei fidanzato?- Chiese Kevin con tono ammiccante, portando il mento appoggiato ai palmi delle mani.

-Perché?- Domandai io iniziando a sentirmi a disagio; odiavo chi di punto in bianco ti faceva domande personali, specie se manco non li conoscevi.

-Si vede che lo sei, nonostante sei incollato a quel gioco ti vedo che sbirci quel moretto laggiù.- Affermò lui con un piccolo ghigno indicando con un gesto del capo Kuroo.

Sorrisi leggermente. -E tu? Sei fidanzato con Osamu?- Domandai successivamente riportando lo sguardo sulla console.

-No, ma ci stiamo sentendo...Ma penso proprio che smetteremmo di sentirci-

-Eh? Come mai?- Chiesi io con tono tranquillo.

-Perché lui ed il tuo amico si stanno baciando.- Esclamò lui con tono annoiato, appoggiando la guancia sul palmo della sua mano.

Alzai lo sguardo su loro due; era vero, Suna ed Osamu si stavano baciando in mezzo alla folla.

Nonostante questo, aggrottai la fronte. -E non ti da fastidio?- Chiesi io confuso.

-Mica era il mio ragazzo...Io volevo solo la mia limonata, che ingiustizia.- Esclamò Kevin alzandosi poi dalla poltroncina, avviandosi verso il bancone.

Quello era davvero un tipo strano.

In seguito, notai Kuroo raggiungermi; era letteralmente ubriaco fradicio.

-Ma quanto hai bevuto stupido?- Chiesi io con tono leggermente infastidito.

Scommetto che domani mattina avrà un mal di testa atroce.

-Kenma, tesoro! Vieni qui!- Kuroo ignorò completamente la mia domanda ed aprì le braccia come per volermi abbracciare.

-Sta fermo!- Esclamai io leggermente divertito, cercando di allontanarlo, ma fallì miseramente.

Kuroo appoggiò il viso nell'incavo del mio collo, respirò così profondamente che mi sembrava che dormisse come un bambino.

-Sei così importante per me- Sussurrò lui facendomi rabbrividire.

Non sapevo esattamente cosa rispondere, per me lo era altrettanto, ma in quel momento mi sentivo il cuore martellare all'impazzata.

-Prometti che non te ne andrai mai?- Chiese successivamente a tono basso, mentre io gli accarezzavo le punte delle sue ciocche.

-Te lo prometto- Risposi io sorridendo leggermente.

-Andiamo a casa?- Domandò in seguito alzando lo sguardo verso il mio; aveva gli occhi lucidi e rossi, tipici da ubriaco, ma era comunque bellissimo.

-Dai andiamo- Lo aiutai ad alzarsi cercando poi qualcuno che potesse accompagnarci, ma purtroppo, le uniche persone che conoscevamo erano più ubriache di Kuroo, mentre per le altre non vi era alcuna traccia.

Pensai al fatto che potevo guidare io, ma non avevo la patente, e se ci avessero fermati sarebbero stati guai.

Volendo avremmo anche potuto farla a piedi dal momento che non abitavamo poi così lontani, ma la mia caviglia me lo impediva.

Uscimmo dal locale, sentendo poi più tranquillità non appena la musica si fece più bassa.

-Aspettami qua, vado a chiamare qualcuno.- Affermai io lasciando Kuroo vicino al locale, mentre mi ero allontanato di qualche passo per sentire meglio.

Provai a chiamare Suna ma aveva il telefono non raggiungibile, così provai a chiamare Lev.

-Kenma, ho freddo-

-Kuroo! Ti ho detto di stare lì!- Esclamai io notando che era venuto da me.

Bloccai lo schermo del telefono riportandolo in tasca, mentre anche io mi avvicinai al moro.

-Ci metti troppo, sei lento- Rispose lui ridacchiando leggermente, mettendo successivamente il broncio.

Mi fu difficile arrabbiarmi con lui, sembrava sia un normale ragazzo ubriaco ma anche un tenero bambino arrabbiato.

In quel momento, si sentì un clacson di una moto; mi voltai velocemente vedendo davanti a noi quel veicolo venirci addosso.

Non riuscì a fare altro se non quello di spingere Kuroo il più lontano possibile, per poi coprirmi il volto con le braccia, strizzando gli occhi dalla paura.

La moto era ormai troppo vicina a me per potermi allontanare.

Riuscì a vedere solo quella luce abbagliante di quella moto venirmi addosso, mentre Kuroo continuava ad urlare con tono disperato.

Poi il nulla.


Spazio Autrice:

Allenterò la tensione dicendovi che oggi ho saltato scuola perché ero convinta che fosse ancora domenica HAAHAAH

Raccontami di teWhere stories live. Discover now