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Un'altra settimana era iniziata e i giorni scorrevano veloce, era quasi tutto finito, anche se sembrava lontano il traguardo. Ci si arriva, prima o poi.

Giulia in quei giorni pensava spesso, pensava che avrebbe  ringraziato per tutta la vita quel programma che le ha dato una nuova rinascita e scoperta di se. L'aveva messa su un palcoscenico, così piccola e ingenua. L'aveva messa davanti alle avversità della vita, della propria persona, le ha fatto fare i conti con se stessa. Cosi, da uscirne più grande. Una persona nuova.

Se ne sarebbe andata con un bagaglio pieno di tante cose e tutti sarebbero stati fieri di lei, a partire dalla sua unita famiglia che l'aveva sempre sostenuta.

Se ne sarebbe andata via con un bagaglio e un cuore pieno di battiti e di emozioni, con una pancia piena di farfalle che continueranno a svolazzare qui e la. Non sapeva come sarebbe andata a finire, ma non l'avrebbe mai dimenticato  quel ragazzo chiuso nel suo mondo, strano e pieno di idee che scriveva per lei. Non poteva dimenticarlo.

E neanche lui.
Lui si sarebbe ricordato di lei conunque, le aveva dedicato una canzone che aveva fatto tanti ascolti ed era pur sempre la sua lady, nel suo cuore resterà di sicuro lei.
Per una volta aveva conosciuto qualcuno che non era la musica, anzi, qualcuno che è riuscita ad affiancarla.

La ballerina si metteva in sfida ogni giorno, non aveva più paura di nulla, ne di mostrare se stessa ne le sue emozioni. Era un po più sicura. Stava salendo le famose gradinate della sua vita e alla fine era sicura che avrebbe trovato una vista mozzafiato.

Come ogni giorno, provava nuovi passi e nuovi stili di ballo. Imparava tante cose e non aveva più vergogna a mostrare neanche la sua dolcissima risata che per tanto tempo e stata motivazione di bullismo.

Rideva e ballava.
Non si sarebbe più fermata, lo sapeva.

"Sei cresciuta tanto" dice Samuele, guardando l'amica con fare orgoglioso "Davvero tanto"

"Si?" Ride "E menomale, almeno questo"

"Si, l'ho notato anche io" Afferma Alessandro, seduto sul divano con la testa appoggiata sulle gambe di Sam.

Si erano creati dei bei rapporti, non c'era competizione, non c'erano guerre. C'era il bene, la fiducia, l'aiuto; che si davano l'uno con l'altro ogni giorno, senza pensare a nessuna sfida.

"Ho voglia di guardarmi qualche cartone animato" fa lei "Mi mettono allegria"

"Io mi guarderei Belle e Sebastien" Ride Alessandro

"Sebastien" Ride Samuele

"Cosa ridi?" Chiede Giulia

"Mi fa ridere sebastien" fa lui "Sebastian, mi ricorda"

Lei tira un sospirone. "Ah anche a me"

"Un sogno proibito" ride Alessandro.

"Ma voi la immaginate una vita fuori da qui, tutti noi?" Interviene Luca che fino a quel momento non aveva detto una parola. "Se le nostre amicizie continuassero" 

"Sarebbe bello, arrivati a questo punto abbiamo stretto dei bei rapporti" Dice Ale "Per me si può fare, nel senso che io ci sarò"

"Anche io" Dice Giulia ridendo

"Non avevamo dubbi" Ironizza Sam "Io, per la persona che sono non credevo di trovare delle persone così, e di unirmi a loro"

"Perché sei chiuso caratterialmente" Chiede Luca e Sam annuisce. "Infatti,  ci siamo uniti tutti. Nenche io credevo questo, abbiamo scoperto una parte di tutti noi"

"Quando magari trovi le giuste persone poi ti apri pian piano. Quando quelle persone ti vengono incontro" Afferma Sam svelandosi "Poi ci siam sempre aiutati"

"Giusto, giusto" Sussurra Luca

"È vero" ride Ale "Sopratutto Samuele, mi viene a svegliare la notte" Lo prende in giro "Ale, mi puoi aiutare?" Lo imita provocando una risata generale

"Neanche la notte dorme più" Dice Giulia

"Giulia, neanche tu dormi. Da quando sei qui avrai dormito si e no una settimana"

"Ma dai, scemo" ride "Non è vero" 

"Cosa non è vero?" Arriva Sangio facendo il solletico a Giulia "Cosa?" Urla "Maledetta"

"Lasciami" la sua risata aumenta di volume essendo provocata da solletico

"Madonna" fa Sangio tappandosi le orecchie per la risata troppo alta

"Bravi, mettete i tappi così non me senti"

"Mettete i tappi, capito?" Lui la imita e imita il suo accento romano. "Non me senti"

"Smettila" fa lei "Te faccio vedé poi quando andrai a Roma"

"Te faccio vedé" ride "Ve faccio vedé io" dice vicino ai ragazzi. "Quando andremo a Roma e tu mi farai visitare tutto" sussurra nell'orecchio di lei. "Mi fai fare una gita scolastica"

Lei ride. "Eh si, te porti pure la merenda con lo zainetto"

Lui sorride. "Piccolo sangio" Passa una mano tra i capelli "Cazzo, io devo finire l'ultimo anno di scuola"

"Penso un pó tutti"  risponde Rosa

"Sarebbe bello farlo tutti insieme nella stessa scuola" Riflette Luca

"Stai dicendo la stessa cosa non so da quanti giorni" ride Rosa

"E beh, è quello che penso" Fa lui

"Che casino ragazzi!" Ride Deddy "Ma ci vedete? A far casino anche li?" 

"A me piacerebbe" Dice Sangio "Alla fine abbiamo creato dei bei rapporti, ci siamo aiutati e difficilmente forse troveremo questo fuori"

"È cosi" Dice Ale con tono deciso.

"Allora vedremo una volta usciti da qui"  fa Rosa

"Dovremmo organizzarci, ad esempio, l'ultima sera del programma ci incontriamo tutti e facciamo festa, magari dormiamo in albergo" Proprone Luca

"Wua, bello" urla Alessandro

"Venite tutti a casa mia a dormire, caccio fuori i miei genitori" Ride Giulia

"Si, sarebbe bello!" Esclama Sam, per dirlo lui.

"Poi, magari il giorno dopo partiamo e andiamo dalle nostre famiglie" Dice Deddy

"Tu sei di Vicenza, vero?" Domanda Rosa a Sangio. "Periferia diciamo" Risponde lui. "E lei è di Roma"

"Ci organizziamo, non è mica la fine del mondo" fa lui "Poi se dobbiamo andare tutti insieme a scuola" ride.
Poi prende la sua ragazza per i fianchi, la solleva e la fa sedere sul balcone della cucina poggiando la testa sul suo petto.

"È tutto da scoprire" Dice Enula sottovoce, parlava poco.

La bellezza dell'essere.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora