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Ieri sera era stata proprio una gran festa, Rosa insieme a sua madre aveva organizzato tutto e aveva chiamato tutti. Tutti quelli che volevano venire.

Giulia si era divertita tanto, avevano mangiato e bevuto, avevano riso, avevano conosciuto la famiglia di lei.

Era stata con tutti i suoi compagni, aveva ritrovato i ragazzi della casa.
Alessandro e Samuele erano venuti insieme ed avevano aiutato ad organizzare tutto, con loro c'era anche Deddy arrivato in ritardo per via dei pullman e del suo negozio di barberia che aveva deciso di ampliarlo anche a Milano e Napoli. Non aveva lasciato la musica, ma neanche la passione per i capelli. C'era anche Tommaso alla festa che non aspettava altro che incontrare Giulia, c'era Leonardo che aveva fatto chilometri chilometri per lei. Alla fine lui aveva le sue cose e i suoi dischi da preparare.

Quello che non poteva mancare era Luca, il grande Luca. Il ciuffo giallognolo aveva quasi perso di colore e i suoi capelli erano quasi diventati tutti marroni.
Non viveva più a Napoli, ma lavorava presso gli studi di Roma.

Enula le aveva mandato un messaggio di auguri e si era scusata per la sua assenza, anche se a Giulia sarebbe importato poco, lei ha avuto lo stesso un bel pensiero per lei.

Esce dalla doccia e si veste, prende il telefono in mano e vede tante chiamate perse dal suo ragazzo. Si era fatto vivo finalmente. Nello stesso momento in cui lei sblocca il telefono le arriva una videochiamata che lei accetta. "Buongiorno piccola Giulia" dice la sua voce bassa dall'altro capo del telefono. "Ti sei fatta la doccia, sei bella"

"Mi dici solo questo?"  Fa lei.

"Ho fatto qualcosa?"

"Ieri sei stato completamente assente, credevo fossi morto"

"Addirittura" ride. "In realtà ho passato un po di tempo con la mia famiglia, il cellulare l'ho chiuso in un cassetto e oggi l'ho ripreso, volevo godermi un po di vita normale. Ho saputo della festa come stai?"

Lei guardava l'immagine di lui che rideva, quanto poteva mancargli? Anche a lui, lei, mancava tanto e si vedeva proprio nel modo in cui cercava di deviare l'argomento e di parlare di altre cose. Nel modo in cui lui la guardava mentre lei parlava e rideva. Era abituato a spostarle i capelli e a baciarla ogni tanto, era la prima volta che erano lontani. Ma entrambe erano consapevoli che ce ne sarebbero state delle altre.

"Si, tutto bene. Mi sono divertita" racconta lei.

Si raccontano un po quello che hanno fatto in questi pochissimi giorni, lei come sempre parla di tutto e lui l'ascolta senza battere ciglio. Poi arriva il turno di lui di parlare e lei è pronta a sentire ogni singola parola.

Dopo la chiamata, prende la macchina della madre e va verso la sua accademia. "Giulia!" Urlano tutti nel vederla, ed anche qui inizia a raccontare tutte le cose per poi ricominciare a ballare.

Era un po più felice quel giorno, aveva sentito la sua voce e aveva visto il suo sguardo.

"Sei diventata la docente di ballo dei bambini, fino ai dodici anni" Batte le mani il capo, stappando una bottiglia di prosecco.

Quell'accademia ha sempre amato e sostenuto Giulia, fin dal primo giorno.
Finalmente, era diventata non solo la solita allieva ma era anche una docente da quel giorno. E aveva iniziato a provare insieme a loro, finalmente era tornata a ballare lì dentro.

Aveva tanto da imparare e da insegnare. Era un esempio di vita per tutti.

La bellezza dell'essere.Where stories live. Discover now