✅Capitolo 20.

180 16 11
                                    

Kamira Higurashi  pov.

Non so se essere più seccata per il suo comportamento o per il mio.

"CHE DIAVOLO MI È PASSATO PER LA TESTA? IO CHE ABBRACCIO QUALCUNO, QUANDO MAI! SOPRATTUTTO... STAVO PIANGENDO?

Mah, da quando sono in questa dannata epoca mi sto rammollendo e per di più dietro ad un demone!

Non che io abbia qualcosa contro di loro è solo che è sprecato passare del tempo ad illudersi quando si sa che la loro vita è decisamente più longeva di un essere umano.

Voglio dire se mi innamorassi di Sesshōmaru, IPOTETICAMENTE PARLANDO, GIUSTO PER FARE UN ESEMPIO, PERCHÈ IO NON NE SONO ASSOLUTAMENTE INNAMORATA, quanto tempo potrei passare con lui? Forse dieci anni scarsi. A parte che sparisce magicamente e non si sa dove vada a finire, ma soprattutto una volta che io sarei invecchiata lui mi abbandonerebbe a me stessa.

Già i mariti umani sono infedeli e ti mollano in un attimo, figuriamoci cosa potrà essere un demone di quasi mille anni che ha l'aspetto di un diciassettenne... sarebbe imbarazzante, sembrerebbe come se fossimo nonna e nipote.

È vero che sono speciale, ma la mia condizione attuale non mi rende immune all'invecchiamento, o almeno non per ora, il che è assurdo.

A quanto pare non posso morire per mano altrui, ma la vecchiaia è il mio unico punto debole... chissà se sarei morta se la cicatrice mi avesse colpita?"

Penso facendomi venire un brivido lungo la schiena.

L'idea mi disgusta così tanto che sono costretta ad alzarmi e ad allontanarmi dalla causa del mio tormento interiore, eppure concluso questo mio pensiero per un istante, un piccolo momento breve quanto un battito di ciglia, non posso fare a meno di sentirmi angosciata all'idea di dover morire e sapere che a lui probabilmente non fregherà nulla.

L'idea mi disgusta così tanto che sono costretta ad alzarmi e ad allontanarmi dalla causa del mio tormento interiore, eppure concluso questo mio pensiero per un istante, un piccolo momento breve quanto un battito di ciglia, non posso fare a meno d...

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.

Cammino tra i boschi con la testa decisamente tra le nuvole, sono così assorta nei miei pensieri che non mi accorgo di essere arrivata in un piccolo villaggio, ovviamente quando mi vedono iniziano a farmi degli inchini in segno di rispetto, ed io in risposta mi limito ad un cenno del capo. È un villaggio visibilmente povero, sicuramente sopravvive soprattutto grazie alla pesca nel fiume visto che di campi ce ne sono pochi.

"È completamente differente da quello di Kaede, qui la terra è arida, memtre lì è forte e rigogliosa. Spero che non mi chiedano di esorcizzare il terreno perché sono ancora stremata e per di più i poteri di Midoriko sembrano parzialmente addormentati, perciò farei solo il triplo della fatica e per un nonnulla."

Passeggiando tra le stradine finisco per incrociare un gruppo di bambini che sta giocando allegramente con dei Taketombo (un pezzo di bambù che si fa ruotare fra le mani in modo tale da fargli prendere il volo) e dei Kendama (formato da un cono di legno connesso, tramite una cordicella, ad una sfera anch'essa di legno), mentre le bambine si divertono con degli Otedama (piccoli sacchettini di stoffa provenienti da vestiti ormai inutilizzabili con all'interno fagioli azuki, si usano un po' come le palline da giocoliere).

Inuyasha: La Reincarnazione.Where stories live. Discover now