= 𝟔𝟗: ropes, lawyers and exhibitionist underage

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Poi l'orgasmo mi arrivò, forte come uno schiaffo. Il piacere esplose pulsante, come l'acqua che cola da un recipiente. Incontenibile. Mi inebriò i sensi tanto quanto tre bottiglie di Gin.
I fiotti caldi esplodevano nella bocca di Jimin. Lui era ancora li, fermo immobile, non deglutiva neppure, si prendeva il mio orgasmo. Quando si spostò le sue labbra rosse si sporcarono un po' di me. Sorrisi appagato e lui ricambiò con una risatina, si toccò la bocca sporca e poi si gettò su di me incollandosi alle mie di labbra. Di certo non sapevo che quello sarebbe stato il primo bacio con l'amore della mia vita.

Dopo una serie di baci, Jimin si ritrovò a cavalcioni su di me. Abbassò il capo verso la mia erezione svettante e si inumidì il labbro inferiore. Si vedeva che aveva paura, paura di farsi male. Non era stato neppure preparato e non avevamo il lubrificante, se non la saliva.
Di getto lo strinsi a me, le mie mani si poggiarono sui suoi fianchi, tastando la pelle calda. Nel frattempo, anche se era gia completamente nudo, lo spogliai con lo sguardo, lo lessi dentro, dentro al petto, dentro la luce dei suoi occhi.
Lui appoggiò invece le sue mani sulle mie spalle e si avvicinò pericolosamente a me, quel gesto fece pulsare la mia erezione che si fece sentire sotto di lui.
Jimin si sistemò meglio così che il mio membro potesse trovarsi proprio in mezzo al suo sedere.

Mugolammo entrambi per la piacevole attenzione, lui notò la mia reazione e così iniziò, piano piano a muoversi contro di me, arpionando con le unghie le mie spalle ossute.
Stessa cosa feci io, stringendo tra le dita affusolate i suoi fianchi, deciso. Assecodai i suoi movimenti. Lui si strusciava esperto, veloce, come se conoscesse i miei punti deboli senza sapere che l'unico vero punto debole, da poco tempo fosse lui.
Jimin continuò con movimenti circolari e lenti con il bacino, continuava ad inarcarsi ulteriormente verso di me e io impazzivo sempre di più.

Anche la sua di erezione diventò sempre più dura e i movimenti più disperati e veloci.
Decisi di far scendere le mani, dai suoi morbidi fianchi fino al suo sedere sodo e rotondo che finalmente toccai. Lo sollevai ulteriormente e gli aprii un poco le gambe, mi impossessai lentamente della sua bocca con un bacio calmo e dolce. Jimin mi alzò il lembo della camicia e la sbottonò.
Lui si alzò di nuovo sulla imponente erezione e la accolse dentro di sè, stava facendo tutto lui. Io ero immobile e incassavo i colpi, osservando il suo corpo minuzioso che si muoveva su e giu tra le mie gambe. Ascoltavo i battiti del mio cuore e cercavo di non gemere come una ragazzina durante la sua prima volta al college, cercavo di non tremare, di non sudare, perchè tutto quello era dannatamente sbagliato. Perchè non era Jimin stesso a volerlo ma uno psicopatico a cui piaceva vedede il suo giocattolo incontrare altri giochi mentre lui si toccava come un vecchio perverso chi sa dove.
Che anche Jimin avesse avuto strane fantasie, per quanto riguarda il sesso?

Jimin gemette in modo dolce ad un movimento un po' più deciso, si stava abituando alle mie dimensioni.
Mi leccai le labbra guardandolo quasi saltellare su di me. Volevo godermi il suo piacere dal basso, a pieno. Volevo guardarlo mentre si contorceva tra gli spasmi e mi inondava di gemiti l'orecchio.
Lui incontrò i miei occhi, un po' sorrise, forse non aveva capito che mi stesse piacendo e che stesse prendendo anche a me tutto quello. Forse era solo dispiaciuto che anch'io fossi finito in mezzo ai suoi guai.
Forse gli stavo solo simpatico e non gli piacevo neanche un po'.

«È bello...» sussurrai, o forse lo pensai solamente nella mia testa. Con quei pensieri mi mossi anch'io, una spinta forte, veloce, completanente al suo interno. Jimin gridò e io iniziai a leccargli la spalla, a mordergli il collo. Il mio respiro pesante e concitato sbattè sulla sua pelle e sul bagnato della mia saliva. Rabbrividì e rabbrividii anch'io quando i suoi gemiti aumentarono di volume, i suoi movimenti si velocizzarono, le sue gambe si alzavano e piegavano a tempo con i miei sospiri avidi. «Oh Dio...»
Il mio sesso si contraeva e lo sguardo mi cadde proprio lì, in basso dove anche lui era duro come il marmo e caldo come l'acqua. Lo presi in mano e strinsi sul glande.

Lui si fermò, seduto totalmente su di me. Scivolammo quindi dalla sedia e cademmo a terra. Non mi fermai nemmeno con quello ed anzi mossi circolarmente la mano sulle sue vene pulsanti.
«Non...Non c'è bisogno di farlo.» mugolò, tremò ancora. Iniziai a pompare la sua erezione con il pugno stretto, lui si appese alla mia camicia, ci conficcò le unghie e le manette cigolarono con i movimenti. Mi mossi ancora dentro di lui, alternando i movimenti del bacino con quelli della mano. Lui continuava a muoversi e urlava, urlava, urlava dal piacere. Faticava a respirare, eravamo un tutt'uno di desiderio, compiacimento e dolcezza.

Si arrese ai miei tocchi, aveva capito di essere stato ignorato. Assecondò i miei movimenti con i fianchi, io lo penetravo con forza e potenza, uscivo e rientravo, uscivo e rientravo. Il suono delle nostri pelli che si scontravano era martellante, danzava nel mio cervello. Cazzo, questo ragazzo.

Jimin venne, senza preavviso e velocemente. Si alzò dal mio corpo, lo guardai confuso ma me ne pentii, non doveva importarmi. A quanto pare il sogno era finito e io non avevo neanche avuto un orgasmo. Lui si inginocchiò per terra, le mani ammanettate sotto la pancia e il sedere in aria.
Mi ero sbagliato perchè «Mettimelo dentro, ti prego.»

Il mio sesso ebbe uno spasmo sconvolgente dopo quelle parole. È incredibilmente...mostruosamente eccitante.
Le mie mani presero le sue natiche, le palparono e le allargarono e poi scivolai con fretta dentro di lui. Jimin aveva le guance paffute tutte rosse, gli occhi lucidi e brillantini, i capelli scompigliati e cazzo era così vulnerabile!

«Yoongi! Ah! Non...Non ti fermare!» gridò ancora, si morse i boccioli rossi con una presa ferrea dei denti. Giocai con le sue parenti interne, cercavo punti che lo facevano solo impazzire. E così accadde. Si contorceva, gridava. Cercò di arpionarsi al pavimento e poi alle mie braccia ma io non glielo permisi. Gliele tenni ferme sotto al suo stesso corpo mentre le mie spinte poderose non si fermavano e anzi lo riempivano fino infondo.

I suoi occhi si rivoltarono e si chiuserò a causa dell'eccessivo piacere, continuavo a muovermi in quel modo, non finivo mai. La sua testa pendeva di lato e io osservavo i suoi lineamenti corrugati dall'appagamento guardandolo di profilo.
La mia voce era più roca del solito, quasi dominante.
Non mi era mai capitato di fare quei pensieri durante il sesso, di voler sottomettere, far diventare il mio compagno esausto, fargli perdere la voce. Ma dopo quel momento, dopo l'incontro con Jimin, sentivo di aver incontrato un altro me. Un'altra parte di me, quella più nascosta.

Il petto di Jimin si alzava e si abbassava veloce, ritmico, in pura estasi. Lui stava per venire, di nuovo allora io mi fermai e mi staccai dal suo corpo.
Jimin si lamentò e si contorse per il senso di vuoto che gli avevo lasciato.
Poi con un sorrisetto il mio membro entrò di nuovo nel suo sesso. Con quel movimento repentino e improvviso mandai Jimin fuori di testa, la decisione gli aveva spezzato il fiato, allora capì di non essere stato soddisfatto e appagato fino a quel momento.
Continuai così ma poi decisi di fare un'altra cosa.

manca un capitolo alla fine di 34+35 quindi non ho riletto, ho deciso che rileggerò tutto appena sarà completa. grazie mille per averla letta, anche se è una long shot in pochissimo tempo è arrivata alle mille visualizzazioni con pochissimi capitoli. <3 cerco di aggiornare velocemente perchè poi inizierà TF's e quella è un a never ending story lol.
win

- 34 + 35 ; ᵏᵒᵒᵏᵗᵃᵉ ʸᵒᵒⁿᵐⁱⁿ Where stories live. Discover now