Finalmente un pò di pausa.
Erano passati già 5 mesi dall'inizio del programma.
Se da una parte erano al settimo cielo di far parte della grande famiglia di Amici, dall'altra la stanchezza iniziava a farsi sentire.
D'altronde come biasimarli?
Dopo tutte le coreografie e i brani da imparare in vista del serale era più che plausibile il fatto che fossero sfiniti.
Forse era proprio per quello che quando scesero da quel van e si ritrovarono in un bosco, pensarono che una pausa era la cosa di cui più avevano bisogno
A causa del covid, non potevano né andare a trovare le loro famiglie, né uscire come se nulla fosse con il rischio di poter essere infetto.
Così, i ragazzi iniziarono a pensare e a Deddy venne l'idea
"Che ne dite se ci isoliamo da qualche parte?"
"Io propongo di andare in campeggio"
Disse Aka, proponendo l'opzione che tutti avrebbero accettato con entusiasmo.
Molti di loro non erano mai andati a fare campeggio.
Soltanto una di loro l'aveva fatto, ed era colei che meno si sarebbero aspettati tutti: Giulia.
Da piccola aveva partecipato ad un sacco di attività in campeggio, così si erano completamente affidati nelle sue mani dopo averlo scoperto.
Strano, no?
Essendo di quelle parti, sapeva anche dove andare.
Fu proprio lei, infatti, a consigliare ai ragazzi di passare quei 5 giorni che avevano di vacanza in quel camp che lei conosceva molto bene e anche a chiamare il proprietario, che era amico della sua famiglia.
Così, iniziarono le loro vacanze.
Più precisamente le vacanze di Pasqua.
"Che facciamo adesso?"
Le chiesero i compagni, non sapendo minimamente da dove iniziare
"Beh, se non volete che le pigne vi caschino sulla testa mentre dormite, dovremmo montare le tende"
Disse facendo ridere tutti.
Mentre gli altri si occupavano delle tende lei si trovava nei paraggi insieme a Tommaso a cercare della legna per fare un falò
"Giulia"
Venne richiamata urlando da Sangio
"Che c'è?"
Urlò lei per farsi sentire
"Non riesco a montare la tenda"
Urlò di nuovo il ragazzo che stava cercando di montare la loro tenda
"Le istruzioni?"
Chiese la ragazza ovvia
"Le ho lette, ma non riesco a montarla"
Disse Sangio, per poi proseguire subito dopo
"Aiutami"
Disse con tono supplichevole
"Aspettami, sto arrivando"
Disse, lasciando Tommaso con il legno da solo, iniziando già a ridere per lo spettacolo che si sarebbe ritrovata davanti.
Infatti, non appena lo raggiunse scoppiò a ridere che quasi cadeva per terra
"Senta, non tutti siamo stati dei piccoli scout in passato"
Disse Sangio, cercando di giustificarsi, ridendo anche lui
"Hai infisso quattro pali nel terreno e ci hai messo un telo sopra. Non hai neanche usato l'attrezzatura giusta"
Disse la ragazza, con un pò di difficoltà perché stava ridendo talmente tanto da essersi accasciata completamente al suolo
Sangio iniziò a ridere, facendo il finto offeso
"Dai, alza il tuo bel fondoschiena e aiutami, adesso, che sennò ti sporchi già tutta"
Disse anche lui, continuando a ridere.
La aiutò ad alzarsi e poi andarono a prendere l'attrezzatura giusta per montare la tenda.
Quando finirono notarono con grande sorpresa che tutti gli altri erano riusciti a fare senza problemi quel che Giulia aveva detto loro di fare.
Iniziarono a fare una passeggiata per riposarsi da quello, anche se piccolo, sforzo.
Erano pur sempre in vacanza, no?
Improvvisamente, davanti a loro si proiettò un'immagine meravigliosa.
C'era un laghetto, non molto lontano da dove si erano posizionati.
Sembrava di essere in una favola.
Era tutto così bello e rilassante.
Alle affermazioni di stupore dei ragazzi, ci pensò Sangio a rovinare l'atmosfera
"Hai portato il cambio?"
Si rivolse a lei, che non capì sul momento perché glielo stesse chiedendo.
I suoi dubbi vennero risolti quando il ragazzo si avvicinò pericolosamente a Giulia per prenderla a mo di sposa.
Ancora non è chiaro cosa sia successo?
Beh, Sangio la buttò in acqua.
Giulia risalì in superficie con la bocca aperta e i capelli bagnati sul viso, al che i ragazzi iniziarono a ridere, coinvolgendo anche la ragazza che nel frattempo lanciava occhiatacce omicide al ragazzo
"Fa fresco?"
Le chiese Sangio ironicamente
"Ah ah ah, molto divertente, vuoi provare tu stesso?"
Gli disse, facendo ridere tutti ancora di più
"Tranquilla, Giu, ci penso io"
Disse Aka.
Sangio non fece neanche tempo a girarsi che l'aveva spinto e fatto tuffare in acqua
"Che stronzo"
Disse lui, non appena salì in superficie, facendo ridere di nuovo tutto i presenti.
Passarono così quel pomeriggio.
Alla fine si tuffarono tutti.
Non facevano altro che schizzarsi l'acqua e parlare tra di loro.
Il cielo piano piano iniziava a diventare sempre più scuro, così i ragazzi decisero di tornare alle loro tende per cambiarsi e levarsi i vestiti ancora bagnati.
Nella tenda, Sangio non si fece problemi a spogliarsi di fronte a lei.
D'altronde, l'aveva già fatto altre volte, ma per Giulia era sempre una situazione incredibilmente imbarazzante.
Lui non l'aveva mai vista più di quanto anche gli altri l'avevano fatto.
Giulia sapeva che Sangio era diverso da ogni persona che avesse incontrato nella sua vita, che non l'avrebbe mai giudicata.
Non era per lui.
Sapeva di potersi fidare ciecamente di lui, ma aveva una paura incredibile di farsi vedere.
Era un disagio immenso quando si trovava in quelle situazioni.
Quanto avrebbe voluto spogliarsi di fronte a lui senza farsi milioni di problemi.
Senza pensare che avrebbe cambiato opinione su di lei dopo averlo fatto.
Lui l'aveva aiutata ad accettare piano piano il suo corpo, centimetro dopo centimetro.
Ma quando si trovava in quelle situazioni, i ricordi degli anni pieni di bullismo sia fisico che psicologico riaffioravano come un fungo.
A riportarla alla realtà fu la voce del ragazzo
"Ho capito che sono bello, però..."
Giulia scosse la testa mentalmente e poi sorrise lievemente
"Che fai? Non ti cambi?"
Chiese il ragazzo impulsivamente, al che Giulia abbassò lo sguardo.
Era la prima volta che si ritrovavano in una situazione simile, quindi, Sangio, dopo averle fatto milioni di discorsi su quanto fosse bella nella sua diversità, nella sua unicità, pensava che Giulia non avrebbe avuto problemi a cambiarsi di fronte a lui.
Non c'era nulla di più bello.
Lei lo pensava, ma era fatta così
Si limitò a dire
"Aspetto qualche minuto"
"Perché?"
"Ho un pò freddo adesso"
"Se rimani con i vestiti bagnati avrai freddo per forza"
"Aspetto comunque un pò"
"Perché non me lo vuoi dire"
"Lo sai"
Gli disse, ricevendo uno sguardo storto e confuso da parte del ragazzo
"Cosa?"
"Non mi sento a mio agio"
"Beh, so che sono talmente affascinante da metterti in imbarazzo, però non pensavo a tal punto"
"Non per quello"
"Stai dicendo che non sono affascinante?"
Fece il finto offeso, guadagnandosi un leggero sorriso da parte della ragazza, che abbassò subito dopo la testa
"Sono stanca di sentirmi così"
Disse con una faccetta che lasciava poco all'immaginazione.
Sangio alzò mentalmente gli occhi al cielo.
Non era perché era stanco di farle quel discorso, ma perché era amareggiato.
Era da un pò che Giulia non tirava fuori l'argomento.
Aveva quasi iniziato a pensare di essere riuscito a lanciare via quei brutti pensieri che le invadevano la testa
"Mi sono rotta di sentirmi sempre a disagio, persino con te. Con te, capisci?"
Continuò la ragazza, accentuando il fatto che nonostante il ragazzo l'avesse e la stesse aiutando tanto, lei si sentiva costantemente in imbarazzo nel suo corpo.
Lui la guardava come intenerito dalla questione.
Sapeva che non fosse semplice starle dietro.
Paranoie continue.
Un pò si sentiva in colpa.
Però almeno si sentiva capita da lui, nonostante non avrebbe mai potuto provare quel suo senso di disagio
"Giulia, il passato è passato"
Affermò Sangio, capendo che alla radice c'era ancora quel problema
"Sai adesso quegli stronzi quanto staranno rosicando perché tu, Giulia Stabile, stai con un tale figo e non con loro?"
Disse, continuando, strappandole un sorriso
"A parte gli scherzi, sono serio, Lola. Davvero. Lo so che ti ha fatto male e che continua a farti male, ma adesso sei qui. Guarda cosa ti sei conquistata nonostante tutti i loro insulti. Sei incredibile. Non ti senti riscattata?"
Disse, più sincero che mai.
Non poteva davvero credere che qualcuno fosse stato capace di guardarla negli occhi e farle del male.
A lei.
Era la creatura più innocente che esistesse sulla faccia della terra.
Giulia lo guardava sognante.
Sapeva sempre esattamente come prenderla e cosa dire.
In ogni occasione.
Stava per ribattere, quando
"Sangio, ci aiuti a prendere la legna?"
Urlò Alessandro.
Sbuffò leggermente, curioso di cosa Giulia stava per dire.
La ragazza, come per colmare quel suo dubbio, lo richiamò poco prima che uscisse definitivamente dalla tenda.
Sangio si girò e Giulia si avvicinò al suo orecchio per sussurargli un leggero e sincero
"Grazie"
Guadagnandosi un sorriso a trentadue denti e un bacio sincero sulle labbra da parte del ragazzo.
Sarebbe voluto rimanere con lei da un lato.
Dall'altro lato, però, ne fu contento e ringraziò mentalmente Alessandro.
Sapeva di aver smosso un altro pò Giulia, però sapeva anche che forse era troppo presto ancora, così uscì, approfittando di quella scusa per uscire dalla tenda e lasciare la ragazza tranquilla a cambiarsi.
Passò mezz'oretta e, quando Sangio tornò nella tenda con l'intento di chiamarla per fare il falò insieme agli altri, notò quella piccoletta che stava dormendo tutta rannicchiata come per non voler occupare troppo spazio e per non essere d'intralcio.
Sorrise a quella dolce visione.
Avvertì gli altri e poi la imitò.
Si mise accanto a lei ed iniziò ad accarezzarle i capelli.
Anche se stava dormendo, gli venne nella maniera più spontanea assoluta dirle
"Sei bellissima"
Peccato che non lo sentì.
O per lo meno, era quello che pensava.
Giulia l'aveva sentito, ma era troppo assonnata per realizzare la situazione.
Capì, però, dopo qualche secondo che il ragazzo era steso accanto a lei, così non aspettò altro tempo ad abbracciarlo, accoccolandosi completamente sul suo petto.
Si addormentarono insieme.
Passarono diverse ore e Sangio improvvisamente aprì gli occhi.
Si sentiva strano e particolarmente esuberante.
Aveva fame.
Il suo stomaco implorava una cosa.
Come poteva procurarsene una?
Si domandava ed in effetti come biasimarlo.
Era sicuro che la mitica Giugiulola avrebbe risolto tutto.
Non avrebbe voluto svegliarla, ma in quel momento la voglia che aveva era irrefrenabile
"Giulia?"
Improvvisamente le disse il ragazzo
"Giulia? Stai dormendo?"
Chiese Sangio, dopo qualche secondo, non ricevendo risposta da parte della ragazza, svegliandola definitivamente
"No, sto esercitando gli occhi a quando andrò in letargo"
Disse la ragazza sarcasticamente con la voce impastata dal sonno
"Dai, seriamente"
Le disse il ragazzo
"Dimmi"
Giulia alzò la testa per guardarlo negli occhi, visto che sembrava serio
"Sai che certe volte mi prendono alcune voglie, no?"
Sangio iniziò a parlare
"Si, me lo ricordo bene"
Disse, ancora ad occhi chiusi per il sonno, ripensando a quando il ragazzo aveva avuto voglia di avocado toast e di torta al cioccolato nel bel mezzo della notte.
Cosa fece lei da grande sottona che era?
Glieli preparò entrambi.
D'altronde, ne valeva la pena visto che dopo le riempiva il viso di baci
"Ecco, adesso ho voglia di banane"
Disse Sangio, riportandola alla realtà
"Banane? Gio, sono le 3.50 di notte e siamo in un bosco"
"Eh, lo so, ma ho troppa voglia di banane"
Disse seriamente convinto
"Questa frase è altamente fraintendibile, lasciatelo dire"
Disse Giulia, che da semi addormentata, riusciva a dire cose che normalmente non avrebbe detto
"Giulia Lola Stabile, da quando in qua lei ha una mente così perversa?"
Disse con un finto fare indignato, mettendosi una mano sulla bocca e una sul petto, con fare teatrale
"È colpa tua"
Disse, facendo formare sul volto del ragazzo un sorriso malizioso, avendo detto anche lei una frase abbastanza fraintendibile. Dopo che si rese conto di ciò che aveva detto arrossì e si precipitò a dire
"No, aspetta, non quello, cioé, forse si, ma non adesso... Ah, andiamo a prendere le banane"
Disse, alzandosi, cercando di cambiare argomento.
Non era riuscita a formulare una frase di senso compito.
Sangio, però, rimasto divertito a vederla in difficoltà, le cinse la vita con le braccia, buttandola addosso a lui.
Fece scontrare le loro labbra, per poi dire
"Adesso si che possiamo andare"
Con tono soddisfatto, tanto da fare imbarazzare la ragazza.
Una volta fuori dalla tenda, cercando di non fare troppo rumore per non svegliare i compagni, Sangio disse
"Allora, dove possiamo trovarne una?"
"Gio, siamo in un bosco. Dove possiamo trovare una banana in un bosco secondo te?"
Improvvisamente, dopo qualche secondo di riflessione, a Sangio si accese la lampadina
"Il proprietario"
"Vuoi chiedere al proprietario se ha una banana alle 4.00 di notte? Non sono sicura neanche che ci sia"
Disse Giulia ridendo
"Appunto per questo. Ci intrufoliamo in casa e ne prendiamo una"
"Tu mi fai paura a volte. Non possiamo entrare senza il permesso in una casa"
"Lo so, ma se non trovo una banana rischio di impazzire"
Giulia fece un grande respiro e si rassegnò
"Come facciamo?"
Disse, una volta arrivati davanti al cancello della proprietà
"Dobbiamo scavalcare"
"Questa cosa non finisce bene, io già lo so"
"Hai ragione, ma ricordati qual è il premio"
Giulia per i suoi baci avrebbe fatto di tutto
"La banana, chiaramente"
Disse lui, ovvio, scherzando
Giulia iniziò ad arrampicarsi
"Cosa non si fa per amore"
Pensava.
Quando si dice "l'amore è cieco".
Niente di più vero.
Giulia neanche nei sogni l'avrebbe fatto, ma per lui, avrebbe preso anche la luna.
Iniziò a pensare al loro percorso nel programma.
Alla loro conoscenza.
Alla loro relazione.
E se fuori di lì lui non volesse più stare con lei?
Lui non le aveva mai dato delle certezze.
Neanche quando Giulia gli aveva detto che le sarebbe tanto piaciuto fargli conoscere sua nonna.
Per lei era una cosa importante e ci rimase male quando lui si limitò a sorridere a quell'affermazione.
Le sarebbe piaciuto se il ragazzo le avesse detto che anche lui voleva presentarle la sua famiglia.
Sapeva quanto ci fosse legato e fu proprio per questo che rimase un pò ferita.
Sapeva, però, di non poterlo costringere a fare nulla e che le avrebbe fatto conoscere la sua famiglia quando avrebbe voluto.
Ma se non avesse voluto?
Se stesse con lei soltanto per passare il tempo in casetta?
Se una volta finito il programma non si fossero più parlati?
La ragazza era terrorizzata al solo pensiero.
Sangio era una parte fondamentale di lei ormai.
La verità è che Giulia sarebbe stata pronta a fare qualsiasi cosa, anche intrufolarsi in una casa alle 4.00 per colmare una sua voglia, pur di passare più tempo con lui.
Aveva paura che quei momenti fuori di lì non sarebbero più capitati
"Lui farebbe lo stesso per me?"
Iniziò a chiedersi.
Bho.
Forse si, ma l'avrebbe fatto anche una volta usciti di lì?
La ragazza si stava riempendo la testa di paranoie.
Ormai, quotidianità.
Era piena di dubbi in testa.
Dubbi che non avevano un vero e proprio fondamento.
Si, Sangio forse non esagerava troppo con le dimostrazioni, ma lui era fatto così.
Sicuramente, però, era certo che fuori di lì sarebbero stati insieme eccome.
Però non riteneva necessario dirglielo.
Però Giulia non era così.
Aveva bisogno di conferme continue.
Era sempre insicura.
Non le piaceva sfogarsi sempre delle stesse cose con il ragazzo, come era accaduto quello stesso pomeriggio.
Si sentiva quasi un peso.
Se solo avesse saputo che il ragazzo adorava sollevarla di morale quando si fasciava la testa in quel modo.
Adorava aiutarla e farle capire quanto fosse stupida a pensare delle cose del genere.
Notando la sua distrazione, Sangio la richiamò
"Lola? Tutto apposto?"
La ragazza scosse la testa mentalmente e poi annuì
"A che pensi?"
Eh, niente.
Come al solito le aveva letto nel pensiero e aveva capito che qualcosa non andava
"A niente"
Disse Giulia con fare indifferente
"Sai com'è, stiamo per fare un'infrazione"
Continuò lei, cercando di nascondere il suo vero stato emotivo trovando una scusa, che chiaramente non l'aveva convinto del tutto.
L'aveva colpito quel suo cambio di espressione, ma lì per lì, decise di reggerle il gioco, senza porle ulteriori questioni
"Tu pensa al fatto che quando avrai preso la banana possiamo tornare a dormire"
"Aspetta. Cosa significa quel 'avrai'?"
Disse, sperando di far confermare al ragazzo il fatto di non dover fare davvero lei quel che stava pensando.
Sangio la implorò con lo sguardo, al che Giulia spostò il suo, sapendo di non poter resistere a quegli occhi supplichevoli.
Anche lui lo sapeva
"No"
Disse la ragazza, forse più a se stessa che a lui.
Sangio sapeva che bastava pochissimo per convincerla.
Fece anche il labbruccio
"Eh, no, eh. Il labbruccio, no"
Disse di nuovo Giulia, così il ragazzo le si avvicinò e le diede tanti baci leggeri e veloci su tutto il viso
"Adesso?"
Giulia sapeva che stava facendo tutto quello per convincerla.
La verità era che aveva ceduto immediatamente al labbruccio, ma voleva vedere fin dove si sarebbe spinto
"Ruffiano"
Gli disse per poi avviarsi verso la finestra di quella casa, che stranamente trovarono aperta.
Sangio le fece da appoggio e la ragazza si arrampicò.
A che punto si era spinta... non poteva crederci.
"Vedi qualcosa?"
Disse, con un pò di difficoltà Sangio per via della fatica che stava facendo a tenere la ragazza in piedi sulle sue spalle.
Si erano affacciati proprio alla cucina, per grande sorpresa e felicità di entrambi.
Giulia infilò la testa e iniziò a guardare, per fare una risposta al ragazzo.
Improvvisamente, un'illuminazione
"Trovate"
Disse quasi urlando per la felicità.
Stava esultando per delle banane.
Già, per delle banane.
Però, almeno, dopo avrebbe avuto tanti baci da parte del ragazzo per la seconda volta quella sera.
Come avrebbe rifiutato una proposta così allettante?
"Oh, si. Prendile, ti prego"
Disse in tono soddisfatto e subito dopo supplicandola di esaudire i desideri del suo stomaco.
Giulia allungò le braccia per prenderne una
"Fatto, mettimi giù"
Disse, soddisfatta
"Prima passami le banane"
Disse lui in tono serio
"Gio?"
Disse lei, quasi indignata sul fatto che le proprietà del ragazzo fossero prima di prendere le banane e poi, forse, di farla scendere da lui.
Sapeva che stava scherzando, ma anche lei gli desse il gioco
"Scusa, ma sto impazzendo"
Disse facendola ridere
"Dai, mettimi giù"
Gli disse la ragazza, che non ne poteva più di essere sospesa per aria tremando per l'appoggio non molto stabile che aveva il compito di reggerla.
Una volta a terra gli passò le banane.
O forse...
"Ma solo una?"
Le chiese in tono deluso, ma scherzoso
"Adesso ti picchio"
Disse Giulia, nonostante avesse colto il tono ironico del ragazzo, che non fece passare altro tempo per fare quello che lei desiderava dall'inizio della loro avventura.
Lasciò una scia di teneri baci su tutto il suo viso, come ormai in quei casi era solito fare.
Si staccarono e poi si rivolsero un sorriso sincero
"Grazie"
Le disse lui sinceramente.
Non tutti si sarebbero svegliati nel bel mezzo della notte per accontentare i suoi incontentabili capricci.
Ma lei si.
Erano complici.
Forse se si fosse trattato di qualcun altro, entrambi non avrebbero fatto ciò che avevano fatto quella sera.
Però era l'amore a guidarli.
Niente e nessuno li poteva fermare.
Scavalcarono il cancello e iniziarono a correre per allontanarsi il prima possibile da lì.
Entrare in una proprietà per rubare una banana era giustificabile dall'amore?
Forse no, ma poco importava loro.
Quando furono abbastanza vicini alle tende, Sangio colse di sorpresa Giulia, trascinandola e costringendola a seguirlo
"Non mi ributterai nel lago"
Disse, per poi ritrovarsi dopo qualche secondo ad essere sollevata e messa sulla spalla del ragazzo come un sacco
"Ne sei così sicura?"
Disse il ragazzo, preannunciando quello che stava per succedere.
Infatti, dopo qualche secondo, Sangio si tuffò nelle acque del lago con Giulia ancora sulle spalle.
Risalirono in superficie dopo essersi staccati da quella posizione per guardarsi negli occhi
"Sei un uomo morto"
Disse con tono intimidatorio
"Prendimi se ci riesci"
La stava praticamente sfidando.
Giulia si preparò come se avesse dovuto fare la maratona.
Però, l'acqua le impediva di correre velocemente, così quando si trovò lì vicino, ci si buttò sopra, facendo andare il ragazzo sott'acqua.
Una volta risaliti
"E la banana?"
Chiese Giulia, mettendo quasi subito fine a quella battaglia, curiosa di sapere il perché del fatto che il ragazzo non la stava mangiando dopo aver fatto tutto quello che avevano fatto quella notte pur di rimediarne una
"Lo sai che forse non ne ho più voglia?"
Disse, ridendo, avvicinandola a sé dopo averla presa per i fianchi
"Mi prendi in giro?"
Giulia alzò la voce e Sangio iniziò a ridere.
La ragazza mise le sue mani sulle spalle per poi farlo andare di nuovo sott'acqua.
Peccato che poco dopo si sentì impugnare gli avambracci dalle mani del ragazzo, facendo andare anche lei sott'acqua.
Sangio agitò un pò la mano per capire dove fosse il viso di Giulia fino a che non lo trovò.
Lo prese tra le mani e lo avvicinò per darle un bacio.
Sott'acqua.
Ma era pur sempre un bacio.
Risalirono insieme in superficie e si rivolsero un sorriso a vicenda
"Usciamo?"
Chiese Giulia e Sangio annuì.
Uscirono e senza parlare decisero di non tornare in tenda, almeno per il momento.
Si sdraiarono sull'erba e iniziarono a guardare le stelle, indicandole quando riuscivano a riconoscerle.
Era tutto così bello.
Sotto la luna e le stelle.
Soltanto loro due.
Giulia avrebbe mai potuto godersi quel momento senza pensare le sue paranoie?
Certo che no.
Dopo qualche secondo, lo sguardo della ragazza si spostò da quel magnifico cielo e si posò sul viso del ragazzo, che invece la stava già guardando.
Aveva un'espressione angelica.
Come se stesse guardando la cosa che più lo affascinava ed in effetti era così.
Sapeva che si sarebbe maledetta mentalmente subito dopo, ma decise di chiederglielo comunque
"Sangio, io ti piaccio?"
"Che?"
Disse lui, pensando di aver capito male la domanda, anche se non era così
"No, niente, scusa"
Disse la ragazza, pentendosi immediatamente di aver aperto quel discorso in quel momento così bello
"Lola, ho sentito"
Giulia abbassò la testa alle parole del ragazzo, che continuò subito dopo, con tono più che ovvio
"Se mi piaci? Scherzi?"
"Rispondimi chiaramente, per favore"
Disse, volendo ricevere una risposta secca.
Ormai aveva aperto l'argomento, quindi, perché astenersi?
"Si, Giulia, mi piaci tanto"
Disse con fare ovvio e un pò interrogativo dopo qualche secondo.
Era confuso.
Non aveva idea di dove Giulia volesse andare a parare
"Cosa vuol dire 'tanto'?"
Gli chiese e i suoi sospetti si ingrandirono ancora di più.
Disse
"Beh, tanto vuol dire tanto. Che non è una cosetta da nulla, no?"
Sperava in una risposta diversa, ma di certo non si poteva lamentare
"Tu non stai con me soltanto perché ti sollevo il morale quando stai giù, vero?"
Disse dopo qualche secondo, senza mai alzare lo sguardo per incontrare quello di Sangio
"No, certo che no. Ma perché pensi questo?"
Sembrava esserci rimasto parecchio stranito a quella domanda.
Come poteva pensare una cosa del genere anche dopo quello che le aveva detto quello stesso pomeriggio?
"Non lo so. Il solito"
Disse Giulia, facendogli capire che il motivo erano le sue continue paranoie, che in quel caso riguardavano lui
"Guardami"
Disse con tono più addolcito
La ragazza alzò lo sguardo
"Lo so come sei. Non ti nascono senza un motivo questi pensieri"
Fece qualche respiro
"Prima... pensavo che... no, niente"
Disse, pentendosi nuovamente e quindi fermandosi subito dopo
"Dimmelo, dai, Giulia. Ormai hai tirato fuori l'argomento"
Disse lui, cercando di farla parlare
"Penserai che sia pazza"
Sentenziò lei
"Più di quanto già non lo pensi?"
Disse il ragazzo, facendola sorridere.
Quel sorriso vero venne sostituito poco dopo da un sorriso amaro
"Ho paura del futuro"
Confessò Giulia dopo aver preso dei grandi respiri
"Ho paura che fuori mi lascerai subito. Ho paura che possa smettere di piacerti, che comunque tutto questo possa finire"
Iniziò a sputargli addosso tutti i suoi timori
"Io immagino il mio futuro con te, ma tu?"
Disse, centrando definitivamente il punto.
Sangio la guardava storto.
Perché gli stava dicendo quelle cose?
"So che non è scritto da nessuna parte che io debba fare parte del tuo futuro, però bho. Mi sembra che si sia creata una bella intesa, no? Ti ho parlato di mia nonna. Di quanto io abbia voglia di fartela conoscere. Tu hai sorriso, si, ma sembravi quasi... non so come dirti, come se quasi non ti importasse di nulla"
Gli disse Giulia.
Sangio non aveva ben compreso il punto
"Avrei dovuto saltellare perché vuoi farmi conoscere tua nonna?"
Disse alzando leggermente i toni, mantenendo quel velo di curiosità
"Non sto dicendo questo"
Chiarì immediatamente la ragazza.
Sangio riprese
"Reagiamo in modo completamente diversi alle cose. Lo sai che non do a vedere quello che provo. Perché mi dici questo? Pensi che non ne sia contento? So del legame che hai con tua nonna e, anzi, ne sono felicissimo"
Giulia lo guardò, sentendosi un pò in colpa.
Lo conosceva e se lo sarebbe dovuto aspettare.
Se lui non reagiva come lei, non voleva dire che non ci teneva.
Gli venne istantaneo dire
"Scusa"
Abbassò lo sguardo.
Le dispiaceva il fatto di avergli dato colpe che non aveva
"Tranquilla, ho capito cosa vuoi dire"
Disse, facendole alzare la testa
"Non pensavo che fosse necessario dirtelo. Forse era anche abbastanza sottinteso da parte mia. Lo sai che non mi piace pensare al futuro. Beh, se fossi come te probabilmente in quell'occasione ti avrei detto anche io che ti avrei fatto conoscere la mia famiglia, ma ti ho detto, la ritengo una cosa quasi ovvia"
Disse, facendo formare sul viso di Giulia un leggero sorriso
"Sarò sincero, però. Proprio perché penso tanto a godermi il presente, io non voglio farti promesse che non sono sicuro di poter mantenere al 100%"
Disse il ragazzo.
Era vero.
Sangio era così.
Se non era sicuro completamente di ciò che stava per dire non lo diceva.
L'allegria formatasi sul viso della ragazza poco tempo prima venne sostituita da un'espressione un pò triste.
Quello che aveva detto significava che non era sicuro di quello che provasse per lei?
"Giulia, lo sai meglio di me che io con te sto bene. Mi fai, davvero, provare cose che non ho mai provato"
Disse, leggendole quasi il pensiero, smentendo i suoi pensieri
"Ma che se sai cosa può succedere finito tutto questo? Però ora per ora, eccome se te li voglio presentare"
Continuò.
Quell'"ora come ora" era un pò ambiguo.
Era proprio quello di cui stava parlando.
Che il ragazzo le desse delle conferme.
Giulia fece un leggerissimo sorriso, anche perché, nonostante tutto, aveva capito il discorso del ragazzo.
Le aveva detto che comunque in futuro avrebbe potuto conoscere la famiglia del ragazzo.
"Me lo fai un bel sorriso?"
Disse accentuando il "bel", facendole capire che voleva un sorriso sincero, perché ciò che le aveva detto non era solito a dirlo esplicitamente.
Giulia cercò di forzarne uno, non riuscendo ad ingannare la mente del ragazzo.
Non riusciva a smettere di pensare al fatto che, si, le avesse detto di piacerle e che lo facesse sentire bene, ma praticamente aveva anche detto che non era sicuro della loro relazione.
O, per lo meno, se ne era convinta.
Sangio non aveva detto quello.
Era più una questione personale.
Non dipendeva da lei.
Ma da lui.
Aveva frainteso ogni cosa.
La ragazza aveva una confusione in testa.
Cosa doveva pensare?
Voleva stare con lei anche fuori di lì?
Non voleva?
Non l'aveva capito chiaramente dal discorso di quella sera
"Dai, fammene uno"
Le disse quasi implorandola, tenendo il sorriso sulle labbra, come per volerla incoraggiare ad imitarlo.
Giulia provò di nuovo a farne uno, ma era più forte di lei.
Proprio non riusciva a fingere.
Così abbassò lo sguardo.
Sangio, di tutta risposta, impugnò il suo viso tra le mani come per infonderle sicurezza e disse, quasi urlando, come per volersi far sentire da tutti
"Cazzo, hai bisogno che ti confessi che non faccio altro che pensare a me e a te, fuori, e che voglio passare tutta la mia vita con te per farti sorridere?"
Come se avesse appena infilato la chiave nella serratura per aprire la porta, Giulia cambiò subito espressione.
Sapeva che Sangio tenesse tanto per sé tutti i suoi pensieri, e forse era proprio per questo che a volte creava delle incomprensioni tra di loro.
Aveva bisogno che facesse come aveva appena fatto, che le disse esplicitamente ciò che pensava.
Non era tipo da fare gesti eclatanti o cose del genere, e a lei andava benissimo così.
Non era neanche tipo da farle quelle dichiarazioni sdolcinate a parole, che non riusciva neanche a fare se non con la musica.
Ma in quel momento, quelle parole l'avevano colpita in pieno.
Sentirselo dire, così esplicitamente, senza giri di parole le aveva riempito il cuore.
Era certa che stesse dicendo la verità.
I suoi occhi non le avrebbero mai potuto mentire.
Tornò a pensare a ciò che il ragazzo le aveva appena detto.
All'incredibile felicità che poteva percepire persino lui.
Non solo le sorrise a trentadue denti, ma accompagnò il tutto con una grande e fragorosa risata.
La sua risata.
Aveva bisogno di sentirselo dire.
Aveva bisogno di avere quella certezza e le era grata di averle confessato tutto proprio in quel momento, quando più ne aveva bisogno
"In fin dei conti, bruciare le tappe, adesso, qui, sotto le stelle, ne vale la pena se mi tratti sempre così"
Disse il ragazzo, dopo che si staccarono da un bacio che fu proprio la ragazza ad approfondire.
"È la seconda volta oggi che mi fai da psicologo"
Disse lei ridendo, sottintendendo la sua enorme gratitudine nei suoi confronti
"Posso farlo altre mille volte, se ne hai bisogno"
Per lui non era semplice essere così esplicito.
Lui ci sarebbe sempre stato per lei e glielo aveva detto senza girarci intorno.
Sapeva che Giulia ne era consapevole e riconobbe il fatto di non ribadirglielo tanto spesso, nonostante il fatto che sapesse che Giulia aveva la mente invasa costantemente dalle paranoie, che molte volte lo riguardavano.
Non le aveva mai confessato tutto ciò che le aveva detto in quei minuti, ma forse, anzi, sicuramente, aveva beccato il momento giusto per farlo.
Giulia lo abbracciò.
Sinceramente grata per averle di nuovo fatto aprire gli occhi.
Non si dissero più una parola da quando Sangio aveva detto quelle cose.
Solo tanti baci.
Tanti dolci e innocenti baci.
Che valevano più di mille parole.
Ritornarono nella tenda, ancora bagnati fradici.
Spontaneamente, Sangio si girò per non mettere in imbarazzo Giulia mentre si cambiava, ma rimase piacevolmente sorpreso quando fu proprio lei a darle il consenso per potersi mettere di fronte a lei e a non darle le spalle.
Significava che le parole che le aveva riservato quello stesso pomeriggio le erano arrivate.
Non poteva neanche immaginare quanto avesse ragione.
Si addormentarono accoccolati uno all'altro.
Un abbraccio che si poteva paragonare ad un albero ed un koala.
Dormirono per quelle poche ore che rimanevano alle 8.00, quando i ragazzi li svegliarono facendo un enorme baccano, accompagnando il tutto con un
"Sveglia, dormiglioni"
Meritandosi un dito medio da parte del ragazzo.
Quella giornata fu particolare.
Si organizzarono per fare diverse attività durante la giornata, ma Sangio sembrò non volerle fare.
Rimase da solo nella tenda, con la scusa di aver dormito male quella notte e bho.
Sarà stata la tranquillità e l'ispirazione data da quel paesaggio.
Sarà stata la notte piena di azioni appena trascorsa.
Saranno state entrambe le cose.
Sangio fece ciò che meglio gli riusciva.
Prese carta e penna.
Buttò giù un testo.
Nel giro di mezz'ora aveva scritto una canzone.
Doveva soltanto trovare una base.
Era completamente entusiasta e soddisfatto di ciò che aveva scritto.
Chi l'avrebbe mai pensato che quella ragazza sarebbe stata l'ispirazione per ben, ormai, due delle sue canzoni?
Ogni parola era adatta.
Si, proprio così.
Erano giuste.
Ogni singola parola ricordava loro due e non ne poteva andare più fiero.
Quando tutto finì e tornarono in casetta fu, forse, la prima cosa che fece.
Andò da Rudy, con in mente una melodia abbozzata.
La incisero quel giorno stesso e Sangio la cantò nella puntata successiva, senza mai staccare lo sguardo da quello di Giulia.
Ancora non poteva credere che quella piccoletta fosse entrata nella sua vita così velocemente e senza farsi sentire, per poi arrivare addirittura ad essere il tema principale delle sue canzoni.
Era tutto assurdo.
Proprio come loro.
L'uno la forza dell'altro.Spazio autrice
Ciao a tutti. Come state?
È un capitolo un pò diverso da quelli che scrivo generalmente e spero che vi piaccia comunque.
Cosa ne pensate del daytime di oggi, anzi, di ieri? Ahahahahah. È un pò tardi, quindi, do la buonanotte ai notturni, il buongiorno ai mattinieri e un buon tutto a tutti gli altri. Ahahahahah.
Sapete cosa sto per dire. Se il capitolo vi è piaciuto, lasciate un commento dandomi la vostra opinione e/o dandomi qualche idea per scrivere i prossimi capitoli e, se vi va, lasciate una stellina.Xoxo
G💕

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Sangiulia's oneshot - storie su Sangiovanni e Giulia
Fanfiction"Gli aveva scavato dentro profondamente e, senza neanche rendersene conto, stava tirando verso l'esterno, verso di lei, quel filo a cui era appeso il suo vero modo di essere con una leggerezza tale da non fargli male. Anzi, da fargli il solletico. D...