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-chia,ti prego dimmi che ci sei-
mi dice giulia,sperando in una risposta
io li vedo,e vorrei dire che ci sono
giovanni è seduto e giulia è affianco a me che mi stringe la mano
sento che una lacrima che tocca la mia mano, a quel punto non riesco a continuare a guardarli così, le stringo la mano,facendole capire che ci sono
-oddio,scusate,si è mossa-
dice giulia ad un medico,lasciandomi la mano
il medico mi alza un po' il busto controllandomi
-la signorina non è in coma, è svenuta,c'è,ma non ha abbastanza forze per svegliarsi,l'incidente l'ha segnata troppo-
in quel momento si spalanca la porta
-eccomi,ci sono-
entra tommaso molto affaticato
-tommaso,giusto?-
chiede un medico
-uhm..si,sono tommaso-
-prima di svenire,il ragazzo ci ha riferito che ha detto il vostro nome-
-oh mio dio,mi potete dire cos'ha?-
ecco..inizia ad andare in panico,e in questo momento vorrei solo calmarlo
-é svenuta,non ha tante forze per svegliarsi,fisicamente ha qualche lesione qua e là,niente rotture-
il medico chiacchiera ancora un po' con tommaso sulle mie condizioni,dopodiché va via
-gio' grazie mille-
si rivolge a giovanni,probabilmente per ringraziarlo per avermi "salvata"
anche tommaso mi stringe la mano
poi mi abbraccia
e sentendo il suo calore trovo la forza di aprire gli occhi
non vede probabilmente che ho aperto gli occhi,quindi allungo le braccia e a mia volta lo stringo
lui forse non se ne accorge nemmeno,ma giulia e sangiovanni dietro si
-t-tommaso-
-mh?-
dice mentre è ancora affondato nella mia spalla
-alzati-
facendo qualche verso contrario,si alza e si asciuga le lacrime con cui mi ha bagnato la maglietta
lo guardo sorridendo mentre lui si passa una mano davanti agli occhi per capire se sono sveglia o meno
subito mi stringe di nuovo,più forte di prima
-oi fai piano-
dico ridacchiando
poi si avventa sulle mie labbra
-ti amo-
riesco a dire mentre sorrido sulle sue labbra
-ti amo anch'io,sappi che guiderò io per i prossimi cinque anni-
mi fa scappare una risata
-aiutami ad alzarmi-
dico guardando i due dietro di lui
-no ferma lì tu,veniamo noi-
dice giovanni,con un sorriso stampato sul volto
-grazie gio,grazie davvero-
lo ringrazio mentre lo stringo
mi da un bacio sulla fronte e dopodiché si sposta di lato per darmi la possibilità di vedere meglio giulia,quasi impaurita ad avvicinarsi
-vieni qua patata-
subito le spunta un sorriso e si butta su di me
-mi sei mancata,la prossima volta vengo io da te-



qualche giorno dopo-a casa
sono stesa sul letto a pancia in giù
dopo che mi hanno dimessa hanno raccomandato a tommaso di mettermi una pomata sulla schiena, essendo che lì ho più lesioni rispetto a tutto il corpo
mi slaccio il reggiseno,rimanendo sempre a pancia in giù
-amore in questi giorni i tuoi vengono qui comunque-
-falli venire domani,ho gli stage poi-
-ma che stage vuoi fare? ti fai più male di prima-
-macché dai,devo anche assistere alla celentano-
si siede sul letto ed inizia a mettermi la pomata
-testa più dura della tua non si trova-

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