Il Bagno Di Mirtilla

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Quindi tu mi stai dicendo che non provi mai la tentazione di leggere nella mente delle persone?-disse Ron incredulo,incrociando le braccia al petto.
Bè,no...certo che sono tentata,ma non lo faccio,ovviamente-risposi,sedendomi a terra e posando la testa sulle gambe di George.
Eravamo tutti seduti in circolo nella camera di Lee e dei gemelli,che erano appena tornati dal campo da Quidditch dopo un allenamento molto intenso,l'ultimo allenamento prima dall'inizio della stagione.I ragazzi erano tutti un fascio di nervi e l'ansia era ben visibile nei loro occhi,soprattutto in quelli di Ron che già dalla mattina aveva messo su una faccia da funerale che i commenti e gli insulti dei Serpeverde mentre passava per i corridoi di certo non aiutavano.Io invece ero scappata dalla mia stanza a causa di Angelina,che era diventata insostenibile e che sbraitava contro tutti e ripassava ad alta voce la formazione.Così avevo accampato una scusa ad Alicia e Katie,che erano rimaste con lei,ed ero fuggita nella camera dei gemelli,dove avevo trovato anche tutti gli altri.
Ma perché?!Puoi sapere tantissime cose leggendo le persone-ribattè.
Ron...non posso andarmene in giro a leggere le persone come se fossero la Gazzetta del Profeta,è sbagliato-dissi.
Ecco,Ron,è sbagliato!Si chiama violare la Privacy di una persona-convenne Hermione.
Quindi tu non lo faresti?-chiese Ron.
Certo che no,idiota-rispose lei offesa.
Sembrate una coppia di sposini che litiga-dissi ridendo,sia Ron che Hermione arrossirono.
Assolutamente,decisamente,categoricamente no!-sbottò Hermione,io e Ginny sorridemmo divertite.
Stai calma,non ti agitare-rise Lee.
Non mi agito,io-disse stizzita incrociando le braccia e voltando il viso dall'altro lato-Io e te dopo facciamo due chiacchiere-ringhiò rivolta a me.
Risi e cambiai discorso-Com'è andato l'allenamento oggi?-chiesi.
Non vuoi saperlo,fidati-mormorò Fred.
Non può essere andato così male,dai-disse Ginny.
Non è andato male,non dategli retta-disse Harry-Vedrete che domani andrà benone,e batteremo i Ser...- cercò di dire ma Ron lo interruppe coprendo la sua bocca con una mano e scuotendo la testa.
Non dirlo...giusto per scaramanzia,si-disse,alzai gli occhi al cielo.
Ron,non dire cavolate-sospirai,George intrecciò la mano alla mia e la strinse.
Ho fame...ho bisogno di mangiare,voglio del pollo...adesso-rispose Ron.
Mangerai a cena-disse Ginny noncurante.
Si,ma ho fame ora...l'ansia mi fa venire fame-ribatte lui.
Ron,tu hai sempre fame...non è ansia la tua è normalità-disse Fred alzandosi,tutti scoppiammo a ridere e Ron prese colore alle guance e si accigliò mentre Fred si diresse verso il suo comodino facendo piccoli inchini.
Fred,sei un cretino,lo sai vero?-dissi divertita,mentre giocavo con le dita di George.
Un cretino molto attraente...-rispose,iniziando a perlustrare il cassetto del comodino-Ehi,brutta copia,hai tu i documenti per gli ordini?-sbuffò.
Si,nel mio comodino,li ho controllati ieri sera-rispose George,poi si rivolse a me-Voglio che domani tu sia in prima fila,voglio vederti mentre gioco-sorrise dolce.
Certo che sarò in prima fila-risposi,mi sciolsi a quelle parole e a quel sorriso, mi misi a sedere nello spazio creato tra le sue gambe e poggiai la schiena al suo petto.
Trovati!-urlò Fred,poi riportò lo sguardo sul cassetto e si accigliò-George,cos'è questa?-ribattè sollevando una scatolina.
Diamine,lo avevo completamente dimenticato!-esclamò George spalancando gli occhi e prendendo la scatola dalle mani del gemello che si era rimesso a sedere.
La osservai bene poi capì-È il regalo che ti ho fatto al tuo compleanno!-dissi.
Esatto-mormorò,rigirandolo tra le mani.
E perchè è ancora chiuso?-chiesi.
Perché non ho avuto il coraggio di aprirlo dopo tutto quello che era successo-rispose ovvio con un velo di tristezza,gli baciai una guancia.
Cosa aspetti ad aprirlo?Che ci lasciamo di nuovo?-ridacchiai.
Ehi,noi non ci lasceremo di nuovo!-protestò-Dovrai passare sul mio cadavere...-borbottò.
Santo cielo,Amelia!Ma che gli hai fatto?-scoppiò a ridere Ginny.
Gli somministro giornalmente una pozione d'amore-scherzai io,George mi morse una spalla e iniziò a strappare la carta bianca che ricopriva la scatolina.
Quando la aprì fece un gran sorriso-È uguale a quello di Fred,è magnifico-disse.
Sono contenta che ti piaccia,dammi...te lo metto-sorrisi,presi l'orologio e lo misi al polso sinistro di George,che si avvicinò subito dopo al mio viso per darmi un leggero bacio sulle labbra.
È fantastico,amore,grazie-sussurrò.
Vedilo come un portafortuna per la partita di domani,e a proposito dobbiamo scendere a cena-feci per alzarmi ma le mani di George mi afferrarono i fianchi e li strinsero.
Io non ho fame-disse cupo.
Si,neanche io-convenne Fred.
Io credo che andrò a letto,sono stanco-si aggiunse Harry.
Vuoi rimanere qui?-mi sussurrò George in un orecchio facendomi venire i brividi lungo la schiena.
Non potete non mangiare nulla,domani dovete essere in forze!-protestai.
Domattina faremo colazione,tranquilla-disse Fred,sbuffai.
Va bene,ma se domani qualcuno di voi cade dalla scopa e muore spiattellato sul prato,io non voglio saperne nulla-dissi.
Sei così macabra a volte-rabbrividì Lee.
Uno dei miei tanti pregi,Jordan.-sorrisi altezzosa-Vado in biblioteca da Luna per qualche minuto,ci vediamo in sala grande.-dissi,poi uscì dalla camera.
Mi diressi in biblioteca di tutta calma,Luna doveva ridarmi il libro che le avevo prestato e ci eravamo date appuntamento in biblioteca prima di cena.Davanti alla porta della biblioteca non c'era anima viva,se non fosse stato per la mia presenza quel corridoio sarebbe stato vuoto.Dopo cinque interminabile minuti vidi Luna spuntare dal corridoio di destra.Passo fluttuante,al collo la solita collana di tappi di bottiglia e sul naso i suoi fidati Spettrocoli,al petto stringeva il mio libro.Mi sorrise e agitò una mano.
Ehi Luna,come va?-la salutai.
Bene,il tuo libro...-me lo porse-È carino,sono così curiosi i babbani-disse,sorrisi.
Tu vieni a cena?-le chiesi.
Oh,no...devo finire una cosa per la partita di domani.Io tifo per voi!-rispose.
Sei molto gentile,i ragazzi ne saranno felici,allora a domani-dissi poi andai via,diretta in sala grande.
Ero quasi arrivata a destinazione,camminavo per i corridoi del primo piano,anch'essi vuoti,tutta Hogwarts si era concentrata in sala grande per la cena,sentì delle voci bisbigliare...voci che conoscevo.
Le seguì e infine mi ritrovai ad origliare nascosta dietro la porta d'entrata del bagno di Mirtilla Malcontenta.
Sbirciai dalla fessura creata dalla porta e quello che vidi mi stupì,ma non moltissimo,me lo aspettavo.Quella voce l'avrei riconosciuta ovunque,in mezzo a centinaia di persone perché dopotutto era la voce di quella che era stata la mia migliore amica per così tanto tempo da rimanere impressa indelebilmente nella mia testa.Nel bel mezzo del bagno erano presenti quattro persone,due a me molto familiari:Madelaine,Adrian Pucey,Theodore Nott e Draco Malfoy.Quest'ultimo teneva in mano una pergamena e una piuma,rizzai le orecchie e iniziai ad ascoltare.
E poi cosa?-chiese Malfoy-Suggerisci qualcosa,Scott-disse spostando i suoi occhi da Nott a Madelaine.
Sbuffò-Non lo so,fate voi-fece per andare via,io scattai indietro e sfoderai la bacchetta per disilludermi ma Nott le afferrò il polso.
Oh,andiamo Scott,di qualcosa-alzò le sopracciglia per incoraggiarla.
Qualcosa sulla casa,sulla muffa...non lo so-disse seccata.
Sei un genio,Scott!-esclamò Malfoy con una risatina.
Non sapevo che una Grifondoro potesse essere così divertente-rise Nott,vidi Madelaine alzare gli occhi al cielo.
Oh,Theodore non ricordi?Adrian ci ha raccontato qualcosa sulle ragazze Grifondoro,com'è che si chiama la tua amichetta?-Malfoy scoppiò a ridere e diede una pacca a Pucey,che ringhiò in risposta.Sbiancai dalla mia postazione...parlavano di me.
C'è qualcosa che non va,Adrian?Abbiamo toccato un punto debole?-disse Nott sardonico.
Chiudi la bocca,razza di idiota!-rispose,Malfoy e Nott risero ancora.
Quindi?Abbiamo finito,posso andare via?-tuonò Madelaine.
Ci piace averti tra noi,devi proprio andare?-disse Nott.
Si!-rispose Madelaine,chiuse gli occhi e prese un respiro profondo-Nott,Malfoy,sapete perché faccio quello che faccio...non mi sto divertendo io qui,chiaro?-tuonò.
Puoi andare-disse Malfoy,appuntò qualcosa sulla pergamena e la guardò.
Madelaine si aprì in un ringhio e si girò.
Veloce come non mai mi disillusi e incollai la schiena alla parete,pochi secondi dopo Madelaine mi passò davanti a passo di marcia e rossa in viso.
Sempre disillusa e attaccata al muro di pietra,rimasi lì ad ascoltare ciò che gli altri dicevano.
Scriviamo qualche strofa sui loro genitori?-chiese Malfoy in tono perfido.
No,basta...così è abbastanza-rispose Pucey.
Che c'è,Adrian?Parlare della tua amichetta Grifondoro ti ha innervosito?Ti sei pentito di averla tradita?-replicò Malfoy,calò il silenzio.Il mio cuore sprofondò,
Aiah!Ma lei adesso sta con Weasley,cosa farai?-disse Nott.
Nulla,e comunque non sono affari tuoi.Piantatela e andiamo a cena-rispose freddo.
Nott e Malfoy si scambiarono un'occhiata divertita e seguirono Pucey fuori dalla porta.
Buttai fuori l'aria dai polmoni,era come se per tutto quel tempo avessi smesso di respirare,un pò troppo rumorosamente.Nott si guardò intorno e posò gli occhi su di me senza vedermi,mi morsi il labbro,poi seguì i suoi amici lungo il corridoio e io tirai un sospiro di sollievo.Aspettai qualche minuto poi mi lanciai il controincantesimo e mi diressi in sala grande,dove tutti stavano già mangiando.
Santo cielo,ci stavamo preoccupando!-esclamò Hermione con la mano sul petto.
Luna è arrivata mezz'ora fa-disse Ginny.
Mi dispiace-borbottai,mettendo delle salsicce nel mio piatto.
Sei strana,va tutto bene?-disse Ron.
Si,si sto bene,davvero-feci un sorrisetto per tranquillizzarli.
Amy,ti...ti sanguina il labbro-sussultò Hermione,automaticamente portai una mano sulla bocca e sfiorai il labbro.
Vidi il sangue sulle dita,mi ero morsa il labbro così forte da farlo sanguinare.
Come te lo sei fatta?-chiese Lee,tamponandomi il labbro con un fazzoletti.
Sono solo preoccupata per domani,per la partita...e quando sono nervosa mi mordo le labbra,sto bene lo giuro-mentì,decisi di non raccontare nulla di quello che avevo sentito.
Sei sicura?-disse Ron,ingozzandosi di budino.
Certo,tutto bene-risposi addentando una salsiccia.
Per tutta la durata della cena tenni la testa bassa sul mio piatto,la alzai soltanto per scambiare qualche parola con gli altri per non insospettirli e per gettare uno sguardo al tavolo Serpeverde,dove era seduta anche Madelaine.
La conversazione sentita nel bagno del primo piano mi perseguitò per tutta la sera e nel mio letto mi ritrovai ancora una volta a pensarci su.Le parole di Madelaine continuavano a ritornarmi in mente...
Sapete perché faccio quello che faccio...non mi sto divertendo io qui.
Si,ma cosa stava facendo?-mi chiedevo-E cosa c'entrano Draco Malfoy e Theodore Nott?
Il sonno prese il sopravvento e non mi permise di dare risposta concreta a queste domande.
Ma comunque anche se fossi rimasta sveglia fino alla mattina dopo,una risposta concreta non l'avrei mai e poi mai trovata.Di questo me ero certa.

//Just The Way You Are♡//George WeasleyWhere stories live. Discover now