Pronto A Tutto

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POV HARRY
Ci incamminammo verso l'ufficio del preside e dopo nemmeno cinque minuti eravamo di fronte ai due gargoyles di pietra.
-Miseriaccia! Adesso chi la conosce la parola d'ordine!- esclamò Ron.
-Api frizzole- feci e subito le due statue si spostarono, rivelando il passaggio che ci avrebbe condotti da Silente.
Vedendo lo sguardo confuso del rosso non potei fare a meno di sorridere.
-Amico tutto bene? -
-S-sì Harry-balbettò quello riprendendosi a poco a poco. Dopo di che percorremmo la scala fino a che ci trovammo davanti all'entrata dell'ufficio. Dall'interno provenivano due voci: una era sicuramente di Silente, ma non riuscivo ad attribuire un'identità al secondo interlocutore. Così, spinto sia dalla necessità di chiedere una mano al preside che dalla curiosità di scoprire a chi appartenesse la voce sconosciuta, aprii la porta.
La stanza era come me la ricordavo: appesi alle pareti vi erano i ritratti di tutti i vecchi presidi di Hogwarts, su tavoli e mensole erano ordinati oggetti magici di ogni genere. Sul ripiano più alto giaceva il Cappello Parlante e accanto alla scrivania di mogano del preside era collocato il trespolo di Fanny. Tuttavia ebbi poco tempo per ammirare la stanza, perché la mia attenzione fu catturata dalla figura seduta di fronte al vecchio.
-E lei che diavolo ci fa qui?- sbottai, rivolto al professor Piton, che subito mi fulminò con la sua solita occhiata di disprezzo.
-Signor Potter, che gioia vederla- sibilò, sarcastico.
-Harry mio caro a cosa devo la tua visita?- domandò il preside e non appena vide Ron ed Hermione alle mie spalle si accigliò - oh vedo che non sei solo. Venite ragazzi miei, accomodatevi- Detto questo, con un movimento fulmineo della bacchetta trasfigurò alcuni libri, accatastati sulla scrivania, in tre comode poltrone di velluto.
I miei amici si accomodarono, titubanti, e notando che ero l'unico in piedi mi affrettai ad imitarli.
-Dolcetto?- non appena fui seduto, una scatola contenente schifezze di ogni genere mi si parò davanti.
-La ringrazio signor preside, ma abbiamo fatto colazione pochi minuti fa- dissi, lanciando uno sguardo ai miei amici che ancora non si erano ambientati del tutto.
-Tralasciando i dolcetti- mormorò Silente, riponendo il contenitore in un cassetto - cosa posso fare per te Harry?-
Osservai Ron ed Hermione, come per chiedere loro il permesso di parlare, e vedendoli annuire, cominciai.
-Ecco, vede, per farla breve Draco è stato rapito- ma non notando alcuna reazione da parte dell'uomo, immaginai che fosse già stato avvertito.
-E lei già lo sa, non è vero?- domandai per confermare la mia teoria.
-Esattamente Harry. Il professor Piton è venuto da me, proprio per avvertirmi della scomparsa del ragazzo. Nonostante questo desidererei che tu mi raccontassi cosa è successo durante la terza prova, tutto quanto- e con un gentile gesto della mano mi diede la parola. Così spiegai per filo e per segno come erano andate realmente le cose e non appena conclusi il mio discorso osservai il preside portarsi una mano al mento, pensieroso.
-Eh così da quel che ho capito, mi stai dicendo che Voldemort è tornato? - mi chiese, dopo qualche minuto di silenzio.
-Proprio così signore- convenni
-Bene e dove pensi possa essere Draco ora?- continuo il vecchio, come se sapesse già la risposta, ma la volesse comunque sentire da noi.
Diedi una gomitata alla ragazza al mio fianco, spingendola a spiegare.
-Beh, vede, ho trascorso l'intera notte a sfogliare libri nel tentativo di scoprire qualcosa, fino a che l'ho trovato. Pensiamo che Draco sia rinchiuso nelle segrete della sua stessa casa, Malfoy Manor- Hermione formulò il tutto così velocemente, che a stento riuscii a comprenderla.
-I miei complimenti... perché è proprio lì che si trova il giovane Serpeverde-confessò Piton.
-E lei come fa a saperlo? - esclamò Ron che fino a quel momento aveva seguito tutto il discorso, stando in assoluto silenzio.
-Si da il caso che io sia il padrino del Signorino Malfoy e uno delle persone più vicine al Signore Oscuro, questi due elementi mi hanno concesso di scoprire il luogo in cui Draco viene tenuto prigioniero e inoltre conosco anche il piano dei Mangiamorte-rivelò Piton, evidentemente irritato dall'inutile domanda che Ron aveva posto.
-E perché Draco non mi ha mai detto di avere lei come padrino?-
-Vedo, signor Potter, che il ragazzo non le ha detto proprio tutto sul suo conto-sibilò l'uomo, con un sorriso beffardo sul volto.
-Draco mi ha sempre detto tutto... non vedo il motivo per cui non mi abbia confessato una cosa del genere-borbottai più rivolto a me stesso che al resto delle persone nella stanza.
-Magari per il semplice motivo per cui non si fida abbastanza di lei, Potter?- infierì il professore.
-Non si azzardi a mettere in dubbio la fiducia di Draco nei miei confronti! - esclamai, scattando in piedi e puntando un dito contro all'uomo.
-Tornando a noi-si intromise, calmo Silente -da come avrete capito il professor Piton è in stretto contatto con tutti i Mangiamorte-
-Quindi?- mormorò Ron, sempre più confuso.
-Quindi, razza di idiota, posso entrare al Manor ogni volta che lo desidero, senza dover dare spiegazioni-spiegò il professore, alzando gli occhi al cielo.
-Questo significa che potrebbe salvare Draco?- intervenne Hermione.
-Esattamente-
-Allora abbiamo ri..- il rosso, entusiasta per il fatto di non dover più affrontare una missione che avrebbe potuto rivelarsi mortale, immaginò che avessimo risolto il tutto.
-Aspettate un momento, io di quest'uomo non mi fido- feci, indicando Piton.
-E sentiamo Potter per quale motivo non dovresti?- mi domandò il professore, scocciato che la faccenda stesse andando per le lunghe.
-Beh partiamo dal fatto che è un Mangiamorte ciò significa che potrebbe benissimo essere una spia di Voldemort. Potrebbe benissimo star mentendo e inoltre voglio salvare Draco io stesso, voglio vederlo con i miei occhi-spiegai, tenendo lo sguardo ffisso sull'uomo.
-Harry mio caro, ti capisco, ma fidati di me se ti dico che non devi avere alcun dubbio su quanto sia leale il professor Piton- Silente poggiò delicatamente una mano sulla spalla di Piton che la osservò disgustata.
-Io non mi fido comunque-Insistetti, incrociando le braccia al petto.
-Harry per una volta ci si sta presentando la possibilità di non rischiare la vita come abbiamo sempre fatto!Accidenti accetta l'aiuto che ci stanno offrendo- esclamò Hermione, spazientita.
-V-voi non capite- borbotta, con gli occhi che si facevano lucidi.
-Non capiamo cosa Harry?- fecero all'unisono i miei amici.
-Io lo amo cazzo! Lo amo e non posso lasciare la sua vita nelle mani dell'uomo di cui mi fido meno al mondo! Non mi importa se rischierò di morire, farò di tutto per averlo di nuovo con me!- gridai con tutto il fiato che avevo nei polmoni, spiazzando tutti i presenti nella sala.
Tutti tranne Piton ovviamente...
-Potrei vomitare- mi chiedevo come facesse ad avere sempre la battuta pronta, ma quella volta non mi importava.

ETERNI NEMICI... FORSE  || DRARRYDove le storie prendono vita. Scoprilo ora