"Voglio Lasciare A Te L'onore"

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POV HARRY 

Erano passati più di dieci minuti da quando Ron era andato a cercare il medimago ed Hermione stava continuando il suo sproloquio, chiedendosi come fosse riuscita a non accorgersi prima della presenza di quella pozione sulla mia mano. 

-Hermione anche se l'avessi scoperto prima non sarebbe cambiato nulla- sbottai, avendone abbastanza di tutte quelle parole -Ora per favore avrei bisogno di un po' di silenzio, giusto qualche minuto- continuai.

-Oh scusami Harry, certo- disse la ragazza, abbassando lo sguardo, mortificata. 

Quando ci fu il silenzio più assoluto, mi rannicchiai sulla sedia accanto al lettino e cercai di fermare le lacrime che minacciavano di uscire, ma fallii. Ovviamente Hermione se ne accorse, ma non ebbe il tempo di raggiungermi perché dalla porta apparve Ron, seguito dal medimago. 

Mi asciugai frettolosamente il viso, cercando di assumere l'aspetto più decente possibile, intanto che Hermione spiegava la situazione al medico. 

All'improvviso sentii una mano posarsi sulla mia spalla: mi voltai leggermente per vedere il mio migliore amico che mi sorrideva confortante. 

-Andrà tutto bene Harry, ne sono sicuro- pronunciò queste parole con un tono che, immaginai, non rassicurò nemmeno lui, ma non importava. Infatti ricambiai il sorriso e riportai la mia attenzione sulla conversazione, oramai terminata.

-Allora? Che ne pensa?- ritenni opportuno porgere la mia mano all'uomo, dato che continuava ad osservarla. Una volta che le fu vicino, questo la esaminò per bene. 

-Le faccio i miei complimenti signorina- annunciò il medico dopo qualche minuto di analisi -la sua tesi è corretta: si tratta definitivamente di distillato di morte vivente-

-Ma come è possibile? Pensavo fosse della semplice acqua!- protestò Ron, vedendo andare in fumi la sua brillante teoria.

-Mi dispiace ragazzo, ma a quanto pare la sua amica ha avuto una vista più acuta della sua- lo consolò il medimago, ridendo sotto i baffi.

-Quindi è possibile ricavare un antidoto?- indagai, intanto che la speranza si faceva strada dentro di me.

-Certo, è assolutamente possibile. L'unico intralcio è rappresentato dal fatto che si tratta di un antidoto che richiede precisione e accuratezza, in poche parole si tratta di un procedimento che richiede il suo tempo- ci avvisò l'uomo.

-Ok e quanto tempo ci vorrà prima che sia pronto?- intervenne Ron, dimostrandosi stranamente interessato.

-All'incirca una o due settimane- 

-Ed è sicuro che funzioni, una volta terminata la preparazione?- continuò il ragazzo.

-Ma certamente. Ora ragazzi vi consiglio di tornare a scuola, i vostri amici saranno già preoccupati, vi informerò non appena sarà tutto pronto- propose l'uomo.

-Signore, se per lei non crea disturbo, avevo in mente di ritornare in ospedale durante le mie ore buche, così per dare una mano e velocizzare la preparazione- si propose Hermione, cogliendo al volo l'occasione per imparare nuove cose. 

Il medimago acconsentì e così ce ne tornammo ad Hogwarts.

*due settimane dopo*

Le ultime due settimane trascorsero in modo relativamente normale se non fosse stato per un particolare: non appena trovavamo un momento libero dopo le lezioni o durante il pomeriggio, io ed Hermione tornavamo in ospedale; lei dava una mano ai pozionisti e io facevo visita a Draco. Ovviamente il tutto con il permesso del preside.

E, oramai abituato a quella solita routine, le due settimane passarono senza che io me ne rendessi conto e finalmente il giorno tanto atteso arrivò. 

Era un sabato mattina quando io e i miei amici fummo convocati nell'ufficio di Silente. Lo raggiungemmo subito e non appena richiusi la porta alle mie spalle, il preside ci mostrò la lettera speditagli quella notte dal medimago, il quale ci informava che l'antidoto era pronto e potevamo raggiungerlo la mattina seguente. 

Così con il permesso del vecchio, utilizzammo la metropolvere e in men che non si dica ci ritrovammo di fronte al San Mungo. 

-Eccoci di nuovo qua- biascicai. A dire la verità non ne potevo più di vedere quell'edificio, ma per fortuna Hermione mi ricordò che quella sarebbe stata la nostra ultima volta lì.

Così leggermente rassicurato, oltrepassai la finestra che conduceva all'interno dell'ospedale, seguito dai miei amici. 

-Oh ragazzi eccovi qua!- ci voltammo tutti e tre contemporaneamente, al sentire una voce famigliare: era il medimago che ci veniva incontro, con in mano una boccetta di liquido verdognolo. 

-Quello è l'antidoto giusto?- domandai non appena l'uomo fu abbastanza vicino per sentirmi. 

-Esattamente, ora seguitemi, è arrivato il momento- asserì l'uomo, guidandoci verso la stanza di Draco: ancora non potevo crederci da lì a poco l'avrei avuto di nuovo con me e nulla ci avrebbe più separati.

Una volta dentro, il medico agitò delicatamente la provetta, la stappò e successivamente fece una cosa che mai mi sarei aspettato: me la porse, sotto gli sguardi stupiti dei miei amici. 

Una volta che la ebbi tra le mani, scossi la testa nel tentativo di riconsegnargliela, ma l'uomo insistette. 

-Voglio lasciare a te l'onore- disse, ammiccando. Arrossii leggermente e subito dopo mi voltai verso Draco, portandogli la boccetta alle labbra e facendola trangugiare. 

-Dovrebbe svegliarsi a breve- ci informò il medimago -ora vi lascio soli- detto questo se ne andò, seguito da Ron ed Hermione. 

- Un momento dove state andando voi due?- esclamai, vedendoli fuori dalla stanza. 

-Harry è una cosa solamente tra te e lui, non vogliamo essere d'intralcio- spiegò la ragazza, chiudendo delicatamente la porta. 

-C-che cos'è questa cosa, bava di unicorno?- ero ancora girato verso l'uscita quando un lamento improvviso mi fece voltare. Non riuscii a crederci: davanti a me c'era Draco in carne ed ossa che si asciugava le labbra con il bordo del camice. 

Non appena mi vide si accigliò e subito dopo i suoi occhi si riempirono di lacrime seguito a ruota dai miei. Lo avvolsi in un caldo abbraccio, soffocando i singhiozzi tra le sue spalle.

Dopo quella che mi sembrò un'eternità ci staccammo e continuai ad osservare la meraviglia che mi stava accanto.

-Che hai da guardare?- ridacchiò il ragazzo, vedendo che non gli staccavo gli occhi di dosso. 

-Nulla- mormorai -non posso fare a meno di ammirare la bellezza che ho qui davanti- 

A quelle parole le sue guance si imporporarono rapidamente, ma ignorai quel particolare, dato che il suo viso si stava avvicinando sempre di più al mio. In un attimo mi ritrovai le sue labbra sulle sue, un bacio che racchiudeva tutte le parole mai dette, gli abbracci mai dati e le promesse non ancora mantenute, un bacio che non scorderò mai. 

-Ti amo Harry- bisbigliò.

-Ti amo anche io Draco- 

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Spazio autrice

Ehilà ragazzi! Sono tornata. Non pensate assolutamente che questa sia la fine, ho ancora molte cose che mi ronzano in testa, ma non preoccupatevi le scoprirete nei prossimi capitoli.

A presto! ❤ (come sempre vi invito a lasciare una stellina o un vostro parere nei commenti, mi farebbe davvero molto piacere < 3 )

ETERNI NEMICI... FORSE  || DRARRYDove le storie prendono vita. Scoprilo ora