Cap.32

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Sentii il suono di un motore. Con gran fatica aprii le palpebre ancora non del tutto cosciente e la prima cosa di cui mi accorsi fu che ero al coperto.

Aspettate un attimo... la mia, tra virgolette, auto era una cabriolet! Voleva dire che ero su un treno o qualcosa del genere, o.... o mio dio... ero stata rapita! Questo pensiero mi fece rinvenire dal tutti, e mi alzai di colpo. Una fitta lancinante mi colpì la testa ed emisi un gemito. Tutto intorno a me era sfocato e confuso. Vidi dei sedili color panna difronte a me è su entrambi erano sedute delle persone.

Una di esse si girò di scatto e mi urlò
"Ma sei per caso impazzita? Vuoi morire?" Io lo guardai stranita e spaventata. Cercai di mettere a fuoco il viso ma fu del tutto inutile. Afferrai la maniglia della portiera e la aprii in preda al panico. La raffica di vento che segui dopo quella mia stupida azione mi catapultò fuori.

"Elis!" Urlò qualcuno con voce terrorizzata

Non feci in tempo a riflettere o a capire quello che stava succedendo che mi ritrovai sul bordo di un'autostrada a piedi nudi. Cominciai a correre nel bosco più veloce che potei, ma ero stremata per la battaglia e così corsi da... da umana.

Sentii i freni della auto cigolare e dei passi correre verso di me. Subito mi accorsi che non erano due le gambe che mi seguivano, ma quattro... quattro zampe.

Ero comunque spaventata e quindi non mi fermai. I passi, o meglio, le zampate si avvicinavano sempre più e io correvo sempre meno velocemente. Improvvisamente fui atterrata e buttata per terra da un grosso lupo nero che mi guardò dritto negli occhi... mi sembravano familiari. Il lupo non mi attaccò, non ringhiò e non fece nessun atto offensivo mentre cercavo di divincolarmi da sotto il suo corpo muscoloso.

"Lasciami!" Urlai in preda al panico ma lui non accennò a fare ciò che gli chiedevo, anzi si accucciò sopra di me. Sentii i miei polmoni schiacciarsi sotto il suo peso. Era tutto muscoli e pesava un quintale! Non che avessi bisogno di respirare, sia chiaro, ma mi faceva sentire impotente.

"Lasciala andare" ordinò una terza voce maschile. Il lupo a testa bassa si alzò controvoglia e con tutta la lentezza di questo mondo si tolse dal mio corpo. Mi misi a sedere in fretta e furia, indietreggiando pian piano.

Un uomo, con un sigaro in bocca si avvicinò a me... io lo conoscevo!

"Salve mia carissima alpha" era l'uomo-sigaro! Spalancai gli occhi sorpresa... "quindi non sono stata rapita!" Ragionai a voce alta. L'uomo si mise a ridere e io lo fissai incredula

"Uno, io non faccio prigionieri. Se ho nemici li uccido sul colpo. Due, perché dovrei rapire la mia alpha" la sua risata era inquietante e mi fece pensare a Black, il mio acerrimo e stupido nemico. Sorrisi al pensiero di cosa stesse pensando in quel momento "e terzo, se ti avessi uccisa il tuo ragazzo mi avrebbe ammazzata"

Il mio ragazzo? Oh mio dio, Bumer! Mi ero completamente dimenticata di quel vampiro. Come avevo potuto dimenticarlo «stupida stupida stupida!» dissi fra me e me.

«Elis! Finalmente. avevo temuto il peggio... non potrei mai vivere senza di te e» non lo lasciai finire.

«dove sei!?» gli urlai

«in una jip... Non so dove sono!» pensò impanicato «credo di essere stato rapito da dei cacciatori! Tu dove sei? Stai bene? Sei stata anche tu catturata? Sei in una jip? Ti sei ripresa? Oddio ho una voglia immensa di baciarti e abbracciarti!»

«wow, wow... calmiamoci» dissi confusa «chiedi chi sono i tuoi rapitori»

«io non parlo con degli umani! E poi prima voglio» quanto pensava! Lo interruppi con voce risoluta

DIGITALISTempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang