CAPITOLO III.

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- Hey! Ci incontriamo nuovamente!- il ragazzo che sta passando fuori dalla porta si ferma e si affaccia alla stanza.

- Ciao, Nishinoya; cosa ci fai qui?- mi chiede.

- Entra pure- gli dico, mentre infilo le mani sotto alla coperta. Lui sembra titubante, ma entra comunque.

- Ho passato la notte a vomitare, così Ryu mi ha portato qui- affermo.

- Intendi il ragazzo dell'altra volta?- mi chiede. Annuisco.

- Siete molto uniti- commenta e sorrido.

- Ryu è il mio migliore amico dai tempi del Liceo. Mi sta ospitando a casa sua per tenermi d'occhio... è stato gentile a propormelo, ma vorrei che lui e la sua ragazza facessero meno rumore- sbuffo.

Sono stato veramente felice quando lui e Shimizu si sono finalmente messi insieme, ma le molle di quel letto andrebbero veramente sistemate.

- Vivevi da solo?- mi chiede.

- Dalla morte di mio nonno si. E tu?-. Lui annuisce.

- Anche se Suga e Daichi passano a trovarmi ogni giorno...- borbotta. Sorrido.

- Si vede che ci tengono a te- affermo.

- Già... anche se abbiamo potuto giocare insieme solo pochi anni, siamo sempre stati molto uniti- racconta.

- Uh, giocano anche loro? Anche Ryu! Magari un giorno possiamo fare una partitella tranquilla tutti insieme- propongo. Ogni tanto mi alleno con Ryu, ma è da un pò che non faccio vere partite... ho voglia di divertirmi in campo.

- Tu puoi ancora sforzarti?- mi chiede.

- Nei periodi buoni non ho praticamente restrizioni- rispondo - quindi, anche se non posso giocare una vera partita, un pò di divertimento mi farà bene. E tu?-. Lui sembra esitante.

- Penso di poterlo fare- mormora. Sorrido.

- Perfetto!- afferro il cellulare e mando un messaggio a Tanaka.

- Gli dirò d'invitare anche Yamamoto, così saremo in sei- affermo. Asahi annuisce.

- Per quando la stai organizzando?- mi chiede.

- Pomeriggio dovrei essere dimesso, quindi... tra un paio di giorni?-. Lui ci pensa un attimo su.

- Penso vada bene- risponde. Sembra esitante però.

- Tutto bene?- gli chiedo.

- Si, è solo che... non ne sono molto delle malattie al fegato- mormora. Sbatto le palpebre.

- Se era per questo potevi dirlo subito. Nel mio caso, la malattia è stata scoperta a seguito di disturbi alimentari; facevo fatica a mangiare e a prendere peso e i dottori hanno notato che c'era un accenno di diabete. Hanno voluto fare controlli più accurati e hanno scoperto la malattia... purtroppo non è facile scoprirla prima, quindi non è che possano fare molto. Ogni tanto ho dolori all'addome e alla schiena, debolezza, nausea e vomito. Però finchè la pelle e gli occhi non mi si coloreranno di giallo sarò felice- affermo.

Purtroppo, i sintomi della mia malattia diventano chiari solo quando essa è ad uno stato avanzato, e quando l'anno scoperta era ormai praticamente inguaribile. Grazie anche all'aiuto di Ryu però, per me non è un problema convivere con i sintomi.

- Tu invece?- gli chiedo in risposta.

- Ho iniziato ad essere molto affaticato mentre giocavo a pallavolo, e sono svenuto durante una partita. Mi hanno portato in ospedale e... hanno scoperto la malattia. Mi comporta dolori ai muscoli e al torace, palpitazioni, molto affaticamento, il respiro affannoso, stordimento e a volte quando mi sforzo troppo svengo. In futuro mi si potrebbero manifestare gonfiori alle gambe o ai piedi, ma per il momento è tutto a posto- mi spiega.

- Bene, allora direi che siamo ancora nel pieno della nostra breve vita! Non ti sembra un bene?- gli chiedo. Lui sembra volermi dire qualcosa, ma si limita ad annuire.

- Ora devo andare; ormai ho finito gli esami- afferma.

- Va bene. Ci vediamo tra un paio di giorni nella palestra vicino al parco, dall'altra parte della strada; va bene?- gli propongo.

- Certo; ci vediamo- detto questo, esce dalla stanza.

Sorrido e alzo lo sguardo: sapevo che c'era qualcun altro come me.

Porto le mani in alto e mi osservo le unghie: stanno diventando leggermente giallognole. Però per ora mi basta tagliarle; in questo modo, potrò continuare a sembrare normale.

ASANOYA-UN'ALTRA OPPORTUNITÀDove le storie prendono vita. Scoprilo ora