Capitolo due.

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<Dove sei stato ieri? Non ti sei fatto sentire per tutto il giorno,razza di idiota!>
Quella mattina mi svegliai di malumore ,e andare a lezione di certo non aveva aiutato. Me ne sarei rimasto tra le lenzuola a non far nulla,ma quella donna cocciuta di mia madre non era stata molto d'accordo e allora mi aveva preso per le orecchie costringendomi ad alzarmi con la forza.
E allora avevo preso di mira la prima persona che mi capitò sotto naso,sfogando il mio pessimo umore tutto sul povero Jimin.

<Sei aggressivo questa mattina,mamma!>
Jimin scansò il mio schiaffetto dalla sua testa e mi regalò un broncio che trovai tenerissimo,seppure fossi incazzato col mondo.

<Dove sei stato ,nanetto!>
Continuai ad infastidirlo,e per sua fortuna il professore entrò in aula e non potei fare altro che sedermi composto accanto a Jimin,che scossava la testa esasperato.

<Peggio di mia madre, santo cielo!>
Bisbigliò per poi portare l'attenzione al ragazzo moro che aveva appena fatto la sua entrata -in ritardo come sempre- in aula,attirando lo sguardo di tutti i compagni su di sé,in particolare di una.
Quella cretina di Lisa lo stava mangiando con gli occhi.

<Zoccola...>
Borbottai tra me ma non sfuggì al biondo accanto me.
Guardai Jimin facendo spallucce e in cambio ricevetti uno sguardo confuso che sapeva tanto di un "dopo me lo spieghi".

<Ciao principesse>
Fu il saluto di Jungkook sedutosi al banco davanti noi.
Quel sorriso da coniglietto mi fece sentire un po' più in pace col mondo.
Ricambiai il saluto con un altrettanto sorriso e quello si voltò per seguire la lezione che stava per aver inizio.

La lezione quella mattina non era stata capace a coinvolgermi, perché qualcos'altro aveva attirato tutta la mia attenzione ,e lo sconcerto nel vedere Lisa lanciare occhiatine "sexy" al mio miglior amico era cresciuto a dismisura.

<Tae...vuoi stare fermo con quella penna? Sei irritante>
Jimin mi portò alla realtà e in quel momento mi resi conto che la mia mano si stava sfogando da sola con la penna sfortunata ,sbattuta ripetutamente sul banco fino a graffiarlo.
Lo guardai corrugando la fronte come offeso e in meno di un secondo tornai a guardare quei due.
Non riuscivo ad interpretare l'espressioni del moro dato che me lo ritrovavo di spalle ma non mi fu difficile immaginare che anche lui stava ricambiando le occhiate furtive e regalando dei sorrisi affascinanti che solo lui possedeva,a quella cretina.

<Prof,devo andare al bagno!>
Mi alzai di scatto dalla sedia -strisciata malamente sul pavimento- ritrovandomi gli occhi di tutti puntati addosso.
Forse la delicatezza non era proprio il mio forte.

<Vai pure, Taehyung.>
Ebbi il permesso di uscire da quella classe diventata un pochino asfissiante quel giorno.
Mi affrettai ad uscire ,quasi correndo verso il corridoio per ritrovarmi dentro il bagno della scuola.
Aprii immediatamente il rubinetto per poi ritrovarmi tra le mani accoppate una quantità sufficiente di acqua fresca per darmi sollievo al viso.
Faceva caldo quel giorno,tanto caldo.

<Sei scappato>
Strabuzzai gli occhi ,e con il viso ancora bagnato,portai la mia attenzione alla figura poggiata sull'uscio della porta.

<Fa caldo oggi,avevo bisogno di un po' d'aria>
Mi giustificai così e mi affrettai ad asciugarmi il volto tamponandolo con un pezzo di carta.
Mi diedi una sistemata davanti lo specchio , notando come la frangetta si era inumidita poco prima. Con una mano tra i capelli,la portai indietro,in modo tale da lasciare scoperta la fronte.
Mi stavano parecchio bene.
E non fui il solo a pensarlo.

<Ti stanno davvero bene così>
Jungkook sorrise avvicinandosi ma continui a prestare attenzione alla mia figura riflessa sullo specchio.
Sorrisi leggermente ma non risposi.

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