III

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il giorno seguente arrivò lentamente, johnny passò maggior parte della notte a rigirarsi nel letto senza riuscire a prendere sonno.
quello che era successo qualche ora prima non aveva alcun senso per lui, se ten lo odiava tanto, perché avrebbe dovuto baciarlo?
probabilmente non avrebbe trovato una risposta a quella domanda fino alla mattina seguente, motivo per cui riuscì ad addormentarsi solo alle quattro, dopo ore di pensieri di ogni tipo.

l'aver dormito poche ore non lo aveva di certo aiutato nell'alzarsi alle sette quella mattina.
era abituato ad andare a dormire tardi, ma aveva comunque bisogno del suo sonno di bellezza per essere sicuro di non addormentarsi nel bel mezzo di una lezione.

quel pensiero però non gli aveva ancora lasciato la testa.
che cosa aveva spinto ten a baciarlo?
si senti più rilassato al pensiero che fra pochi minuti lo avrebbe scoperto.

le porte della scuola si aprirono e gli studenti iniziarono a prendere posto nelle piccole aule.
quel giorno johnny decise di sedersi in ultima fila, non voleva rischiare di essere visto e sgridato dall'insegnante nel caso si fosse addormentato davvero.
in un paio di minuti tutti i posti si riempirono, ma di ten non c'era nemmeno l'ombra.

e così la lezione iniziò senza di lui, un minuto, due minuti, dieci minuti, trenta minuti.
quaranta minuti dopo l'inizio della lezione la porta dell'aula si aprì, mostrando un ragazzo dai capelli corvini avvolto in una giacca beige che quasi toccava terra.
le sue guance erano rosse e aveva il fiatone, probabilmente aveva corso fino a lì.

prese posto silenziosamente lontano da johnny e non lo degnò neppure di uno sguardo, non che johnny si aspettasse altro.
odiava ten, non aveva alcun motivo per preoccuparsi di lui.

passò la prima ora, poi la seconda e finalmente suonò la campanella che segnalava l'inizio del primo intervallo.

l'americano era indeciso sul da farsi: rimanere in classe o alzarsi e uscire in corridoio come la maggior parte dei suoi compagni aveva fatto?
decise di restare seduto, in questo modo se ten avesse dovuto dirgli qualcosa non sarebbero stati in un luogo affollato.

ten non si era ancora alzato dal suo banco, teneva lo sguardo verso la cattedra del professore e non sembrava avesse intenzione di muoversi.
due ragazzi gli si avvicinarono, yangyang e dejun erano parte del suo gruppetto, si divertivano a fare scherzi agli altri studenti cercando di non farsi beccare dai professori.

iniziarono a parlare, fino a quando il ragazzo dai capelli corvini si alzò, occhi puntati su johnny e un sorriso forzato in volto.
❛❛mi aiuti a fare i compiti di matematica?❜❜
❛❛come scusa?❜❜
❛❛non fare finta di non aver sentito. allora?❜❜
❛❛va bene...?❜❜
❛❛alle due all'entrata di scuola, fai in fretta❜❜
e con quello se ne andò, tornando al suo posto.

la conversazione era stata corta e secca, si percepiva l'imbarazzo provato da entrambi e dopotutto johnny era felice che ten non avesse parlato degli avvenimenti del giorno precedente.

solito update delle due del mattino

questo capitolo fa abbastanza schifo gne
spero di riuscire a scrivere meglio il prossimo $^&#;%&×%

𝐋𝐎𝐕𝐄 𝐓𝐀𝐒𝐓𝐄Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora