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Seul, Korea

(Moral of the story-Ashe)

"Da quando fumi Hyung?" Chiese il moro inarcando un sopracciglio. Non l'aveva mai visto fumare prima d'ora.

"Ho iniziato da un po'" Rispose i ragazzo dai capelli lunghi. Ultimamente era troppo stressato.

"Avevi detto che non avresti mai fumato, perché poi da vecchio si hanno un sacco di problemi" Gli ricordò Jeongin.

"Calma principessa è solo temporaneo" Disse Hyunjin con un piccolo sorriso. Principessa, nessuno l'aveva più chiamato così da quando si erano lasciati. Essere chiamato di nuovo in quel modo gli faceva uno strano effetto. Il suo cuore iniziò a battere più velocemente.

Jeongin si avvicinò alla finestra, prese la sigaretta tra le mani del biondo. Se la portò alle labbra, fece un tiro e in fine la spense.

"Tu da quando fumi hm?" Chiese Hyunjin

"Non fumo, ho solo provato un paio di volte" Rispose Jeongin con una scrollata di spalle.

"Hyung potresti aiutarmi con una cosa?"

"Di che si tratta"

"Devo scrivere una relazione"

"Vuoi flirtare con me di novo?" Un ghigno si formò sulle sue labbra. Jeongin arrossì.

"Cos- No! Eh che a-avevo bisogno di" Hyunjin ridacchiò, non era cambiato per niente

"Stavo scherzando, rilassati" Jeongin sarebbe riuscito a fare tutto tranne che rilassarsi, aveva i nervi a fior di pelle, e qualsiasi cosa in quel momento poteva sconvolgerlo.

Perché glielo aveva detto? Non poteva starsene zitto? Jeongin conficcò le unghie nei palmi delle mani, non poteva lamentarsi.

"V-vado a prendere il computer e arrivo" Disse Jeongin rientrando nel propri appartamento. Non sapeva come comportarsi. Avrebbe fatto meglio a starsene zitto.

Prese il computer e il libro e si diresse vero l'appartamento del biondo. L'ambiente circostante era illuminato da una semplice lampada.

"Seungmin sta dormendo, è meglio tenere le luci basse, vieni andiamo in camera" Jeongin lo seguì in silenzio, senza sapere cosa dire effettivamente.

I due si misero a lavoro sulla scrivania del maggiore. Presero a studiare con calma iniziando a scrivere la relazione sul computer.

"Ahh sono stanchissimo" Esclamò Jeongin sbadigliando si girò di scatto trovandosi a pochi centimetri dal volto del maggiore. Lo sguardo del maggiore finì immediatamente sulle labbra rosee del moro. Restarono in quella posizione per un paio di secondi, la tentazione di unire quelle labbra era troppo forte. Hyunjin si allontanò per primo. Per quanto volesse non poteva farlo, sarebbe stato sbagliato nei confronti di Chan, nonostante non lo sopportava non poteva fargli un torto. Jeongin era fidanzato, doveva farsene una ragione.

"È meglio se torni a casa, si è fatto tardi" Disse Hyunjin senza guardarlo. Jeongin arrossì leggermente, raccolse le sue cose e si preparò ad andare via.

"Buonanotte Jinnie" Disse il moro uscendo dalla stanza. Hyunjin sussultò al nome, sentire il suo nome pronunciato in quel modo dal più piccolo gli aveva fatto perdere battiti. Il suo cuore aveva accelerato il battiti.

"Buonanotte" Mormorò il biondo, ma Jeongin non lo sentì, era già uscito.

Hyunjin usci dalla sua stanza per prendere un bicchiere d'acqua, notò che Seungmin fosse sveglio. Il ragazzo si mise sul divano e accese la TV. Hyunjin si accomodò al suo fianco guardando lo schermo della televisione, anche se non era interessato a quello stavano trasmettendo.

"Lo sapevi che Jeongin si era fidanzato" Disse tutto d'un tratto il ragazzo dai capelli lungi girando la testa verso il castano.

"Ho visto che usciva spesso con uno" Disse Seungmin ricambiando lo sguardo. Si sentiva male per Hyunjin. Sapeva che provava ancora qualcosa per quel ragazzino, era ovvio. Gli mise una spalla.

"Passerà" Disse Seungmin dolcemente accarezzandogli la guancia. Hyunjin lo abbracciò scoppiando in lacrime. Faceva male vedere la persona che si ama stare con qualcun altro. Seungmin lo lasciò sfogare, a volte piangere poteva aiutare.

Il biondo si lasciò cullare dalle carezze del castano.

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Jeongin si buttò sul letto rigirandosi tra le coperte bianche, non sapeva come comportarsi, si sentiva in colpa, tanto, tantissimo. Odiava se stesso perché una parte di lui non si sarebbe ritirato se Hyunjin avesse deciso di baciarlo. Voleva le sue labbra sulle sue, poi pensava a Chan e gli veniva da piangere.

Ora era sciuro che non era veramente innamorato di Chan. Jeongin si risvegliò dai suoi pensieri quando sentì bussare alla porta.

"Jeongin tesoro, sei sveglio?" Chiese la madre affacciandosi dalla porta.

"Si entra" Rispose il moro mettendosi a sedere. La donna sorrise mettendosi a sedere accanto al figlio.

"Tutto bene? Hai una faccia" Jeongin scosse la testa, non stava bene, per niente.

"Hyunjin è tornato" La madre capì, era per quello.

"Non mi è capitato di incontrarlo, dopo andò a fargli un saluto" Sua madre adorava Hyunjin, più di Chan. Non che lo odiasse certo, era educato, gentile e cortese, ma ahimè nessuno poteva sostituire Hyunjin.

"Non so cosa fare, sinceramente mi sembra che sia tornato tutto come prima, Ho paura di aver combinato un bel casino" Disse il ragazzo

"Tesoro, a volte ci si deve innamorare della persona sbagliata per rendersi conto di chi si è innamorati veramente, da giovani ci si innamora anche della persona sbagliata, ma serve per crescere. Non puoi stare con una persona se non ti rende felice" La madre gli prese il viso tra le mani baciandogli la fronte. Non sopportava di vederlo soffrire così.

Jeongin non riuscì a dormire quella notte. Non sapeva che fare.

Buffo come si erano promessi di non spezzarsi il cuore a vicenda, eppure eccoli qua, a piangere tra le braccia del proprio migliore amico, oppure della propria madre. Probabilmente non erano fatti per stare insieme, oppure lo erano così tanto da soffrire, se stavano troppo lontani l'uno dall'altro.

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THE BOY NEXT DOOR hhj.yjnDove le storie prendono vita. Scoprilo ora